Angeli

Commenti

  1. Caro Marco,
    condivido!
    da quando sono diventata madre ogni anno, il 2 Ottobre, faccio una torta per festeggiare il compleanno degli angeli custodi, ed i miei figli, tornano a casa per mangiarla.
    Mia madre da bambina mi ha reso intimo l’angelo custode, io spero di averlo reso "dolce" per i miei figli.
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  2. marcoguzzi dice

    Bello, davvero molto bello. Grazie.

    Cosa possono dirci gli angeli?
    Cosa possono suggerirci mentre siamo affogati nei fumi dei nostri pensieri, delle nostre paure?

    Gli angeli infiltrano un’altra voce nel nostro pensiero, finché esso non si accordi alla loro visione.

    L’angelo nomina le cose: l’orizzonte, le lenzuola, la nebbia…
    Nomina, evoca la bellezza del mondo, ci ricorda dove stiamo: nell’universo, in un mondo CREATO.
    Così ci consola riportandoci al cuore.

    Il poeta René Char invocava questa profonda intesa con l’angelo come unica guida stabile dentro l’orrore della guerra, e di tutte le guerre interiori ed esterne che costellano la nostra storia.

    Restare in ascolto del linguaggio evocativo, poetica-mente, o angelica-mente assorti,
    ci rende poi straordinariamente operativi, perché liberi.

    Auguri per questo a tutti

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  3. Fabrizio Falconi dice

    Grazie Marco,
    grazie anche per aver postato la sequenza del bellissimo film di Wenders.
    Personalmente, mi piace pensare all’angelo, al mio angelo custode, come a qualcuno che mi parla, e che rende le mie scelte meno ‘casuali’, indicandomi sommessamente la via.

    Sento la sua presenza anche nelle cosiddette ‘coincidenze’, quelle che noi chiamiamo così perchè non sappiamo trovare altri nomi.

    D’altronde, se non ricordo male, lo stesso Tommaso D’Aquino definiva gli angeli come coloro QUI MINIMA NUNTIANT – che annunciano le cose minime.

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  4. alessandro dice

    grazie Marco, per avermi ricordato la presenza del mio angelo…ci ho pensato un attimo … l’ho avverto… gli occhi si inumidiscono…
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  5. iside fontana dice

    Non sono mai stata particolarmente legata agli angeli, figure per me sfuggenti.
    Poi ho letto il commento di Marco Guzzi che invita a “restare in ascolto del linguaggio evocativo”.
    Allora ho provato a leggere le sue parole pensando a Gesù di Nazareth, figura a cui invece mi sento profondamente legata.

    Gli angeli infiltrano un’altra voce nel nostro pensiero,
    (Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida Abbà Padre Gal 4,6) finché esso non si accordi alla loro visione (i ripetuti “non capite ancora?” in Mt e Mc).

    L’angelo nomina le cose: l’orizzonte, le lenzuola, la nebbia…
    Nomina, evoca la bellezza del mondo (guardate gli uccelli del cielo … osservate come crescono i gigli del campo Mt 6,26.28), ci ricorda dove stiamo: nell’universo, in un mondo CREATO (Egli era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di lui eppure il mondo non lo riconobbe… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi GV1,10.14).
    Così ci consola riportandoci al cuore (Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza Gv 15,26).

    Il poeta René Char invocava questa profonda intesa con l’angelo come unica guida stabile (uno solo è il vostro Maestro, il Cristo Mt 23,10) dentro l’orrore della guerra, e di tutte le guerre interiori ed esterne che costellano la nostra storia (Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo Mt 28,20).
    Queste corrispondenze mi hanno fatto riflettere sul fatto che forse quando diciamo angeli, in realtà diciamo un modo di pensare Dio nella nostra vita. E allora non mi sento più una insensibile perché non sperimento relazioni angeliche, ma mi percepisco semplicemente come una persona che ha scelto di tentare di vivere il suo legame con il divino attraverso Gesù di Nazareth come unico volto umano (e perciò amabile) di Dio.
    Un abbraccio a tutti voi
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  6. Giulia Basili dice

    Ciao Marco, aspettavo l’angelo per poter anch’io dare voce al mio pensiero. Lo so che c’è e so anche che nome ha quello che mi ha in "custodia". Il contatto vero si è stabilito da qualche hanno, parlando con una donna saggia che ha un dono particolare. Sono anime vibranti, colme di calore e di avvolgimento e vogliono davvero il nostro bene e soprattutto non ci giudicano.
    Il film è toccante e sensibile, così come l’angelo.
    Grazie
    un abbraccio
    Giulia
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  7. Che bello, Marco F, ci incontriamo anche qui!
    Ho iniziato quest’anno a seguire i seminari di Marco Guzzi e ho scoperto una ricchezza inaspettata

    forse il mio angelo mi ha guidato là ?

    Alle vostre bellissime riflessioni sugli angeli e sul significato che rivestono nella vostra vita, vorrei aggiungere queste parole di Alda Merini, tratte dal ‘Magnificat’…spero piacciano anche a voi

    "Gli angeli mutano spesso destinazione e la loro sapienza ha una via sconosciuta perchè il vertice supremo della bontà è Dio; però nascono anche dal respiro della natura e sono le foglie del continuo divenire del mondo.
    Ogni madre è affiancata da un angelo perché la stessa natura può vegliare suo figlio ma non può cambiarne il destino.
    E il tremito di una madre è uguale al tremito di ogni angelo quando vede che l’uomo si allontana dalla strada maestra.
    L’ambascia degli angeli, il loro pianto, le loro premure, è ciò che proviamo noi quando perdiamo un amore.
    Agli angeli noi dobbiamo il nostro eloquio e il nostro sguardo.
    Essi sono chicchi di ghiaccio che si tramutano in embrioni di luce e sono così teneri che si convertono in gigli e fiori a seconda del piacere dell’uomo.
    Quando l’uomo è un fanciullo, quando si mantiene puro, gli angeli giocano con il suo cuore e nessuno ode le risa che si scambiano i bambini e gli angeli nel cuore delle notti."

    con affetto
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  8. marcoguzzi dice

    Carissima Iside, grazie di questo tuo commento cristologico.
    E infatti chi sono gli angeli se non espressioni dell’amore di Dio?

    Un verso di tanti anni fa diceva:
    "l’onda celeste è l’angelo che chiama"

    e cos’è un’onda se non il mare stesso in una sua forma apparente?

    l’angelo sembra il mare che ci tocca, l’onda che arriva a noi, nulla di diverso o di separato dal mistero di Dio e del suo Cristo, che ci salva, ci aiuta, e ci consola.

    Un abbraccio e un augurio affettuoso

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  9. Dio e Cristo come il mare
    gli angeli come le onde …

    un’immagine chiara come acqua !

    Grazie Marco
    buona giornata
    🙂

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  10. Ringrazio tutti : Rosella, Marco, Fabrizio, Alessandro, Iside, Giulia, Filomena !!, con affetto per i generosi contributi,
    gli Angeli ci seguono sempre … nostro malgrado. Rivolgiamoci a loro con più fiducia … non chiedono di meglio credetemi.
    … e per chi non l’ha visto raccomando amcora il film Faraway, So Close
    Un caro saluto con affetto.
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  11. Voglio raccontare l’esperienza che ho fatto del mio Angelo alcuni anni fa.

    Mi trovavo a percorrere in auto il sottopassaggio del Muro Torto a Roma, erano circa le tre del pomeriggio di una giornata invernale.
    Ad un certo punto sono costretta a frenare in un punto dove c’è sempre dell’acqua per terra. A causa del freddo l’acqua era gelata. L’auto slitta, batte contro il muro a destra e si appoggia su un lato dalla parte della guida.
    Mentre sto cercando di capire come fare ad uscire vedo due ragazzi che a lato della macchina mi fanno cenno di uscire in fretta. Mi tirano fuori dal finestrino, rimettono a posto l’auto.
    Vedo che c’è un terzo ragazzo che ha fermato il traffico e sta attento che non sopraggiungano altre macchine.
    Uno dei due che mi hanno tirato fuori prova a mettere in moto l’auto e controllato che tutto è a posto mi invita a ripartire subito perché è molto pericoloso stare ancora lì.
    Vedo che si è formata una lunga fila di auto.
    Io riparto subito e un quarto d’ora dopo mi trovo incredula a raccontare ad una collega dell’Università quanto mi è accaduto.
    Io non ho riportato neanche un graffio, anche l’auto non ha avuto alcun danno tranne la rottura dello specchietto dal lato della guida, la parte sulla quale la macchina si era adagiata.

    All’epoca non ero credente ma ho cominciato a sospettare che forse esistevano potenze spirituali che ci proteggevano.

    E’ come se qualcuno avesse preso l’auto e l’avesse delicatamente adagiata su un lato e prima ancora che mi potessi rendere conto del pericolo che correvo e potessi provare paura mi avesse tirata fuori e condotta via.

    Potete immaginare cosa sarebbe accaduto con il traffico che c’è a quell’ora al Muro Torto se ragazzi svegli, atletici (anche belli, devo dirlo!) non si fossero trovati subito dietro di me, avessero avuto l’accortezza di bloccare il traffico, la forza di tirarmi fuori e rimettere in piedi l’auto?

    Grazie o mio caro Angelo che visibilmente hai salvato la mia vita in quella circostanza e invisibilmente altre innumerevoli volte hai protetto la mia vita.
    Grazie anche agli altri Angeli che ho visto accanto a te in quell’incidente.

    Grazie infine anche a te, caro Marco, per avermi dato l’occasione di ringraziare pubblicamente il mio Angelo.
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  12. Patrizia Caretta dice

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