Darsi Pace: in cammino senza soste

Commenti

  1. Caro Marco F.
    io non frequenterò i gruppi annuali di Darsi Pace, poichè son "troppo pigra" troppo… insomma: "perchè no!".
    Comunque sia, ormai avrai capito che non sò proprio: starmi zitta.
    Son qua tra voi per "puro caso" e nel contempo su espresso invito di Marco Guzzi (che non sapeva quello che faceva …).
    Io son capitata per caso nel sito di Marco, poco meno di un anno fa. Cercavo qualcosa sui "quanta" in google e non so dove, in qualche: Sua visione, forse, vi era un’ assonanza (non l’ho mai più ritrovata); ma, da lì sono passata a leggere "Benedizione per il 41° compleanno" e per me è stata una FOLGORAZIONE.

    "Ma pensa tu? al mondo esiste qualcuno che desidera proprio come me, TESTARDO AL MASSIMO, proprio la stessa cosa che desidero io… e: "forse lui l’ha trovata " pure?"

    Già, proprio così. "testarda" sono.
    Sono felice di avervi incontrato. Sto bene in mezzo a voi.
    Non ho la più pallida idea di "dove vado", di dove mi state conducendo, ma non è molto importante…
    Nei giorni scorsi, al termine della mia vacanza, pensavo all’inizio d’anno , vostro (con un poco d’ invidia, per chi ha l’energia suffciente di frequentarli, i corsi) e così, ecco il mio augurio:

    Settembre alla fine! (la mia)
    come in ogni era, il sole
    dolcemente scandisce il giorno. Ora
    a fatica la vacanza se ne va, calando
    doni nella vita. Calda o assolata,
    color ruggine o dorata, solleva
    con fragili tremule ali. La foglia
    sorridendo, si lascia all’impeto
    del nuovo. Vento d’Ottobre
    "il Soffio"

    Hei, auguri a tutti, sorridete e non prendetemi troppo seriamente e: non prendetevi troppo seriamente. E’ sufficiente: DARSI PACE
    Un abbraccio
    Con affetto
    Rosella
    letta

  2. Gabriella S. dice

    Marco, l’esperienza che descrivi così bene come sai è anche la mia e trovo che viverla insieme è proprio una grazia immensa!
    Mi rendo conto che la paura di essere poi costretti ad una frequentazione più o meno assidua, può bloccare la voglia di cominciare a tante persone.
    Ma uno dei lati positivi dei gruppi di "Darsi pace" è stato proprio lo spirito di grande libertà in tutto anche nella loro frequentazione.
    E’ chiaro che solo se la persona ne percepisce il beneficio e ne sente il bisogno continua il lavoro.

    C’è poi il fattore "pigrizia" come ha espresso serenamente Rosella, che non è da poco. Anch’io non nascondo che sono spesso assalita dalla pigrizia e talvolta, la domenica dei gruppi, sono tentata a saltare l’incontro, pur di rimanere un’ora in più a letto. E’ naturale!
    A tale proposito mi ha di recente illuminato proprio Marco G. che, in occasione del primo incontro informale di settembre a casa sua, ha argomentato sul frequente riscontro di resistenze anche per le cose che poi ci fanno stare meglio. A lui succedeva tempo fa per il nuoto in piscina, ogni volta doveva vincere la voglia di lasciar perdere; ma avendo nel tempo realizzato quali benefici incredibili ottiene dopo due ore di nuoto, ora si impone una certa disciplina nel praticare questo sport.
    Ho quindi riflettuto su quante volte io provo la stessa resistenza di paura a non farcela, di pigrizia per tante cose che poi mi danno alla fine tanta realizzazione e gioia; la sensazione di arricchimento e leggerezza che mi pervade alla fine degli incontri domenicali di Darsi pace è tale da vincere qualunque indecisione!

    Bellissima la poesia scelta, quanto è stato per me fondamentale capire che non bisogna rifiutare le proprie paure ma accoglierle.

    Gabriella
    letta

  3. Carissimo Marco, grazie di questa foto con mia figlia Gloria, è dolcissima….

    E’ bello sentirsi tutti dei piccolini, dei poverini, e insieme degli spiriti divini che si accompagnano mano nella mano verso una umanità più felice e liberata.
    Ci fa sentire in pace questa percezione della nostra piccolezza/grandezza unite tra di loro, inseparabili, qui sulla terra.

    E’ bello sentire quella forza quieta che ci fa sempre ricominciare.
    E’ il Cristo in noi che ci richiama alla nostra missione.
    Che ci ricorda chi siamo: esseri spirituali inviati nel tempo per farne esperienza, per drenarlo, purificarlo, renderlo trasparente alla sua sorgente eterna, che chiamiamo Padre.
    E’ davvero bellissimo sentire che lo stesso Cristo, Dio e Pensiero e Coscienza Creatrice, questa coscienza in cui adesso ci comprendiamo, ci abita, ci protegge, ci unisce in sé, senza soste, senza smettere mai di operare il bene, il nostro bene, che è bene per tutti, bene comune.

    Noi con-lavoriamo con questa grazia potentissima.
    Siamo in fondo stagnari, idraulici, a volte dobbiamo scendere nelle più buie fognature, per disostruirne il corso.
    Ma il profumo di Dio ci sta già profumando, sta già rendendo la nostra carne solo profumo, solo spirito, solo Vita.

    Che lo Spirito della dolcezza accompagni sempre i nostri Gruppi, lo Spirito di Cristo, lo Spirito che a tratti ci fa percepire che cosa sia l’Amore, la sostanza creatrice dell’universo, il Fuoco che ORA batte nei nostri cuori e parla tutte le nostre lingue, facendo di tutti noi un solo Coro, una sinfonia, un’incredibile armonia, risonante insieme a tutti gli Angeli, i Santi, le Rose, le Galassie, le Anime dei così detti morti, le Formiche, e le Libellule del cosmo.

    Grazie di tutto.
    letta

  4. Credo che siamo proprio in sintonia caro Marco F. perché nel mio percorso questo testo è stato uno dei più importanti.
    Lo consiglio ad altri, lo ripeto a memoria e ci rifletto. Volevo delle risposte concrete e da questo testo sono arrivate e continuano ad arrivare.
    Considero le parole come se fossero espresse dalla voce della vita che ci chiama con forza e, nello stesso tempo, con grande benevolenza e affetto, a viverla.
    Il poeta ha avuto una capacità incredibile a raccoglierle tutte insieme in un’unica “Ultima lezione”.
    Una lezione che se ascoltata è davvero preziosa e curativa. Posso dire che ancora oggi sto utilizzando molto questo testo nelle mie giornate e lo adopero quasi come un “cavallo di battaglia”.
    Ciao e a presto
    Fabio F.
    letta

  5. Sento di dover ringraziare di cuore gli autori dei contributi che sono giunti ed in particolare:

    Rosella, per la tua riflessione ed il tuo incitamento, per seguirci e sostenerci così assiduamente; grazie per gli auguri, dopotutto non sembri così “troppo pigra” come dici di essere e comunque tranquilla : dandoci pace, ci e ti prendiamo seriamente quanto basta!;

    Gabriella, per la bellissima citazione di Marco a proposito di quella apatia, quell’avversione che a volte ci prende anche di fronte alle cose che ci fanno stare meglio e per aver ben sintetizzato uno dei passaggi chiave del nostro percorso : accogliere le nostre paure, amorevolmente aggiungerei;

    Marco, per le considerazioni sulla nostra essenza più vera e per l’augurio che lo Spirito della dolcezza accompagni sempre i nostri gruppi, … per quel Fuoco che ORA batte nei nostri cuori, facendo di noi un sol coro, una sinfonia …. risonante insieme a tutti gli Angeli, … le Galassie, … le Anime dei cosi detti morti …; conserverò questo tuo intervento come viatico, come una poesia;

    Fabio F., carissimo condivido così in pieno quel che dici, e mi fa un enorme piacere il tuo pensiero su l’ “Ultima lezione”, che vorrei avere la possibilità di parlarne ancora insieme, è un testo talmente importante e così curativo che non mi stanco mai di ripetere in me; come dici tu : “è la voce della vita che ci chiama, con parole che il poeta ha avuto una capacità incredibile di raccogliere in un’unica splendida “Ultima lezione”; al piacere, e nella speranza, di poter incontrarci quanto prima.

    Auguri e cari saluti a tutti.

    Marco F.
    letta

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