La gioia di ricominciare – corso intensivo 5-8 dicembre a roma

Commenti

  1. questa mattina nel dormiveglia, ho sentito, questa "storiella":

    Un uomo si recava al pozzo, ad attingere acqua, come ogni giorno. Aveva due contenitori uno nuovo e perfetto e l’atro vecchio, piuttosto malandato e rotto, in alcuni punti.
    Il vecchio contenitore chiedeva al suo padrone: " Gettami via! non vedi come sono? Son quasi a pezzi e non trattengo l’acqua".
    Colui che faticava, dolcemente rispondeva: "No. Tu vai bene così! Non ti accorgi che dove passi , fiorisce la terra al cielo?".

    Bene l’augurio che faccio a me stessa ed a tutti noi è quello di un oltre (uomo?) lasciare che la "felice colpa" trapassi e trasfiguri in un "LIMITE FELICE" ora adesso e qui "fiorendo" il nostro deserto.

    Come se fosse
    "lo sguardo", l’ inno
    alla vita! ri-conosce
    la bellezza che conduce
    mano nella mano e…
    teneramente abbraccia
    amore
    letta

  2. … dopo che un’anima pia mi ha reso edotta del "dietro le quinte"(di cui io neppure lontanamente sospettavo), cerco di fare "sintesi nell’intensivo".

    "L’ora" ecco
    realizzerò! dolente
    il cuore non accoglie
    la pienezza che salva,
    illuminando l’antro
    asfittico. Chiamato
    ad un immenso, s’erge
    da solo. Sino al suolo
    strisciando nell’eterno
    domani. Prostrato
    come polvere al vento,
    serra l’occhio per:
    "nulla vedere, nulla
    sapere, nulla sentire".
    nel flusso della vita
    esanime, mano protesa
    mendica, la carezza
    ch’ avea pretesa.

    … forse la foglia
    che d’autunno
    si lascia e cade
    sfiora il palmo…

    Solleticando apre
    al sorriso il cuore
    palpita il volto
    risplende ora
    nel deserto ecco
    realizzerò! con gioia
    fiorirà nel mattino
    il rosso della sera
    che nel ciglio schiude
    l’occhio e contempla
    "l’immenso tremulo
    in tutte le Sue stelle"
    umano crogiulo
    di linfa feconda
    cola, il Tuo eterno
    compie e trasfigura
    la terra " nell’uomo
    agita" la promessa.

    per Michele: d’ora innanzi sarò più sobria, soprattutto numericamente.
    Sarò "la stessa, eppur diversa." (è necessario).
    ciao a tutti.
    con affetto
    letta

  3. letta

  4. ciao Antonella,
    dato che non intendo correre il rischio di "non errare"!
    trasgredisco felicemente quanto poco sopra deciso, per augurarti personalmente un Nuovo Anno ricco di gioia serena per te e la tua famiglia.
    Un abbraccio, con affetto
    letta

Inserisci un commento

*