L’unico cuore del mondo

Commenti

  1. Grazie, carissimo, di questo contributo che mi fa conoscere una personalità così ricca e così profondamente ispirata.

    E’ davvero sorprendente e anche consolante scoprire l’assonanza tra tante ricerche, quel profondo accordo che è proprio consonanza dei cuori, assimilazione appunto all’unico Fuoco, al Centro:

    Chi non mi brucia è il fuoco
    – strano a dirsi –
    Chi non mi esilia
    è l’argine del mondo.

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  2. Perché Cristo viva in me deve trovar posto in me. Ogni giorno. E’ la legge del Natale qui e ora.
    Per diventare "roveto ardente che non si consuma" devo imparare ad ospitare il Fuoco.
    Non è facile, né immediato. Ci vuole costanza. Occorre provare e ri-provare.
    Ecco perché la Chiesa non si stanca di celebrare i santi misteri (da qui la mistica). Coinvolgendoci a partire dal cuore.
    In comunione orante, Alessandro. Corrado

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  3. A questo proposito, vi segnalo questa poesia di un giovane sacerdote di cagliari, conosciuto via web (http://maioba.blogspot.com). Si intitola:

    BRUCIA IL ROVETO

    È davvero un fuoco divorante
    che annienta parole e pensieri
    la tua Parola….
    E predicarla
    è ancor più bruciante
    tanto da essa son distante.

    È contro ogni legge fisica
    questa fiamma
    che più ti allontani
    e più ti fa male.

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  4. Di me
    ascoltavo troppo
    rumore nel dolore.
    Non ho tempo! nel fare
    affogavo il bene; forse
    nell’impotenza languente
    dentro la vita, senza sentirne
    l’anima. Il dono inatteso
    dalla disperazione, immersa
    così com’ero al Nuovo fonte,
    di "un pensiero che ti pensa"
    onnipotente, travolgente
    quasi, senza regole ne
    norme: date! se non
    la carne che si fa
    in un Tu.
    letta

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