Sulla via del ritorno (….stando in ascolto!)

Commenti

  1. mariapia porta dice

    Carissimi Marco e Paola!
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  2. Grazie Marco di questi versi straordinari.
    E grazie a Paola che ce li hai dispiegati… permettendoci di entraci dentro!

    Mi ha colpito il verso "Così ogni scandalo scavò una sorgente".
    Ho pensato al Natale dell’Immortale nella carne mortale. Questo scandalo ha scavato una sorgente che tutto fa ri-fiorire, ri-cominciare, ri-suscitare. Dalla mangiatoia di Betlemme alla tomba vuota di Gerusalemme. Finalmente liberata, dalla morte. Per sempre.
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  3. Di recente ho sperimentato lo stato di apatia, di energie bloccate…………è terribile forse peggio di una malattia; ne sono uscita grazie alla bellezza ed all’amore che mi circonda e grazie a ciò che ho nel cuore. Nel cuore conservo gelosamente i momenti belli e sereni della vita, le parole e le poesie che mi colpiscono, i visi delle persone che mi hanno arricchito. A volte però capita di rimuovere tutto questo.
    Quindi ho fatto mia la frase "Nel cuore ho ravvivato i quadri spenti". Grazie Paola e Marco e Buon Natale a tutti!

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  4. Grazie, carissimi Marco e Paola,
    bello, bello il video, le immagini, le parole, la voce di Marco, …
    l’ho rivisto e riascoltato più volte
    e mi è rimasto impresso il verso che ho sentito come liberatorio e curativo:

    …“E il faro aprì la sua montagna d’acque”…

    Auguri, auguri a tutti
    Fabio e Paola
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  5. giovanadivita dice

    Carissima Paola, grazie dal profondo del cuore!
    Questa poesia associata alle immagini ha suscitato in me un’intensa commozione, ha toccato le mie corde più profonde. L’ho ascoltata più volte e ancora desidero ascoltarla, e vederla: sento che lavora dentro di me e mi conduce.

    Grazie per questa rubrica Stando in ascolto che mi aiuta davvero ad entrare in contatto con parti di me difficilmente accessibili. La poesia di Marco è realmente terapeutica: solo ora mi rendo conto fino a che livello di profondità arrivi.
    Grazie per le immagini scelte per questo video, straordinarie!
    Grazie per l’autentica coniunctio che tu e Marco realizzate con questa rubrica.

    Grazie Marco per il dono che ci fai di te, di ciò che sei!

    Affettuosi auguri a te, Marco e i “pargoletti”, e a tutti gli amici della grande famiglia di Darsi Pace.

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  6. la semplicità dell’ascolto.. ritornare alla nostra sorgente con naturalezza! ci dimentichiamo facilmente della semplicità, eppure la sua potenza in un attimo ci mette in contatto con la Verità, fa risalire e sprofondare nell’Unico luogo che tutti chiamiamo e sentiamo: Vita!.
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  7. Tienimi nel cuore che si arrende

    … un travaglio LA NASCITA che si avvale di due movimenti: la spinta e la resa.
    La prima punta: il capo/verso…
    mentre l’altra: lascia che accada.
    Partecipo attivamente a questo sincronismo perfetto… che è immagine che rimanda ad altro:
    "La madre si lascia nel Figlio"

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  8. paolabalestreri dice

    Grazie a questa comunità di ascolto e di interpretazione della parola poetica!
    Grazie delle vostre considerazioni e delle risonanze!
    Mi viene in mente quello che diceva Gregorio Magno, Vescovo di Roma dal 590 al 604 (e che ho avuto la fortuna di riascoltare nei discorsi di Padre Benedetto Calati, rimpianto monaco camaldolese).
    Gregorio proponeva un metodo generale di lettura della Bibbia, che possiamo estendere ad altri testi ‘ispirati’.
    Sosteneva che il testo si muove, cresce, avanza con chi lo legge, e che, al contempo, il credente progredisce con la Scrittura.
    Il testo possiede cioè un dinamismo che fa sì che ogni lettore che ne vive la verità può arricchirne l’interpretazione.
    Tale dinamismo si esplica in due direzioni: per la storia individuale e per la storia collettiva, cioè non solo risponde alle diverse esigenze spirituali di ognuno, a seconda dell’ età, della capacità, della maturità, ma si allarga fino ad abbracciare il presente e il futuro della storia e del mondo.
    Spero di non essere troppo eretica, ma mi sembra proprio che le nostre riflessioni compiano questa piccola-grande magia!!!
    Un abbraccio a tutti
    Paola

    p.s. per chi volesse approfondire questi temi: http://www.pretioperai.it/monograf/24Uderzo.php
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  9. Grazie Paola,
    "per tutto", anche per il sito consigliato. L’ho visitato con piacere e interesse. (Proprio oggi abbiamo festeggiato, unitariamente a San Giovanni Evangelista, il 60° di sacerdozio di un prete operaio, poeta ed artista eclettico.)

    … per quanto riguarda l’ascolto della parola ispirata, condivido molto quello che sottolinei del pensiero di Gregorio Magno (più di altro, letto nell’articolo per quanto: "a ciascuno il suo carisma"); per quello che concerne la mia esperienza personale è solo all’Immacolata che ho conosciuto il contesto in cui è nata la poesia "Benedizione per il 41° compleanno". Eppure è proprio da quei versi che, un anno fa, son stata "som-mossa" all’incontro con voi.

    Penso che: "nessuno capisca nessuno" COMPIUTAMENTE; ma questo non impedisce il cambiamento personale e quindi la crescita sociale, se non ci si perde in sterili perfezionismi, ma ci si lascia attraversare dal respiro della vita: incarnandolo.

    E’ nel Vangelo di oggi che Gesù dice a Pietro (riferito al discepolo che Lui amava):

    "se voglio che egli rimanga finchè io venga, a te che importa? Tu seguimi."(Gv. 21’19-24)

    Anche a Pietro non era dato comprendere esattamente la totalità di ciò che diceva il Signore: Ed il Signore era proprio lì,davanti a lui mentre pronunciava: "… che importa? Tu seguimi".
    Come se noi tutti consistessimo in UN PARTICOLARE, una sorta di: "piccolo pezzo di puzzle", atto ed adatto, pur nella nostra diversità, a costruire: "l’immagine del Regno" SUO.

    Buon Anno
    Auguro a tutti: "gioia nel cuore"!

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  10. Stando in ascolto
    avverto tremare il sangue ai polsi
    rifluire la linfa vitale nel corpo
    e distendersi l’anima oltre il sangue stesso.

    E la mente si fa seme di perdono
    e il cuore è abbraccio di pace
    silenzioso, calmo, àncora nell’oceano.

    Chiudo gli occhi ed è luce
    che ridisegna la mia terra;
    chiudo le labbra ed è parola
    che scongela la mia storia.

    Stando in ascolto resto in te, mio riparo,
    e imparo il tempo difficile della fioritura,
    l’inverno silenzioso che semina la primavera
    e la sua danza di colori.

    Andare è facile: tutti vanno!
    Ma tornare… Tornare è questo continuo rifiorire,
    questo silenzioso profumare di sorgente,
    dove l’acqua benedetta sgorga dalla terra…

    Un caro augurio a tutti voi ed un sincero ringraziamento per la vostra preziosa presenza.

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  11. cara paola,
    timida e timorosa mi approccio al vostro sito di cui mi ha parlato un amico.
    Vi ringrazio perchè con il vostro lavoro,rendete meno dura e in solitudine la vita delle persone.
    Le vostre poesie sono un balsamo che lenisce le ferite anche le più profonde. Per me sono state provvidenziali "Canto di Giona" e " La fioritura è lenta".
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  12. dunque anche la mia anima, l’anima del mondo, passa attraverso l’esodo del popolo di Dio … si allontana dalla Terra a lei destinata in cerca di una vita più facile, si illude, nell’Egitto dei faraoni che le promettono ricchezza e potere e fortuna senza fatica, ma in realtà la ingabbiano fino a renderla schiava.
    Ma resta in lei la memoria, indelebile e profonda, della felicità vera, dell’altrove gioioso da cui proviene e quando questo ricordo, questa nostalgia del ritorno si fa lama d’acciaio e punta di diamante nel cuore, si mette in cammino pronta a superare le piaghe d’Egitto, ad attraversare il mare che si apre al suo passaggio, ad affrontare perfino il deserto e le ricadute nell’adorare idoli falsi e bugiardi.
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  13. paolabalestreri dice

    Ancora grazie a tutti per i bei commenti: a Renato e Filomena per la loro risposta poetica, a Rosella "per tutto", e soprattutto a Santy cui do il benvenuto nella nostra comunità, molto soddisfatta che vi abbia trovato un balsamo per lenire le ferite.
    Alla prossima
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  14. paolabalestreri dice

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