Aspettando la maturazione dei tempi

Commenti

  1. letta

  2. Leggo spesso articoli e commenti, anche se non sempre commento a mia volta.
    Oggi scrivo solo per dire all’autore del post che mi ha fatto impressione vedere quella foto e leggervi sotto "L’attesa si è compiuta e 3 giorni fa’ abbiamo rivissuto l’evento principale della Cristianità ." A primo impatto, sembra quasi che la frase si riferisca a lui…

    E’ già che ci sono dico la mia. E’ tanto ormai che non mi sento rappresentata dai nostri politici. E man mano che si va avanti negli anni e si scoprono connivenze e responsabilità che oggi sono esplose ma hanno radici nel passato, mi abituo a non contarvi più. Il sito di Marco Guzzi (soprattutto Crocevia e Nuove visioni) mi ha attratta per questo: mi ha permesso di sperare in modo diverso . Non più nei politici e nemmeno nella "civiltà occidentale", ma nella forza proprio dello sfascio e della delusione, che non ci permetterà di continuare su questa strada. Dobbiamo – purtroppo – andare ancora più in basso, toccare il fondo, per accorgerci, tutti, che stiamo percorrendo una strada sbagliata. Un sistema malato ci conduce anche dove non vogliamo andare (un esempio: adoperiamo auto e cellulare e in mille modi inquiniamo e distruggiamo l’ambiente anche se non ne abbiamo l’intenzione).

    letta

  3. letta

  4. Caro Alessandro, il tema che sollevi è davvero cruciale e arduo.

    Come sai, i nostri Gruppi si considerano anche gruppi politici, nel senso che riteniamo che ormai il lavoro interiore non possa più essere separato dagli intenti di rinnovamento a livello culturale e politico.
    Anzi, il nostro lavoro si fonda proprio sulla convinzione che la vera novità politico-spirituale del XXI secolo sia proprio questa inedita connessione tra rivoluzione (interiore) di questo mondo ego-strutturato e rivolgimento storico-culturale delle forme su cui continua a fondarsi.

    Ecco perché il sottotitolo del mio libro "La nuova umanità" è proprio: Un progetto politico e spirituale.

    Recuperiamo perciò una forma di integrità tra fede e politica, ma senza cadere nell’integrismo premoderno, che era fondato sull’ordine sacro e sulla gerarchia sociale che ne derivava (geo-centrici quanto ego-centrici), con tutti gli abusi e le violenze, di cui i processi evolutivi della modernità ci hanno liberato.

    I processi spirituali di trans-figurazione invece ci liberano solo per liberare, ci guariscono solo per guarire, e mai più per costringere o per sottomettere o per disprezzare o per declassare o per escludere chichessia.

    In tal senso, e lo dico in particolare a Michele, non ho mai potuto aderire alla prospettiva evoliana o guenoniana, che guardano indietro, verso un polo tradizionale iperboreo, per intravedere la luce.
    No, io mi sento, con san Paolo, spinto sempre "en avant": il Regno è davanti a noi, e non dietro di noi, l’Ordine Nuovo lo costruiamo attraversando anche le purificazioni e le contraddizioni della modernità, e perfino le docce fredde (e spesso salutari) del nichilismo.
    Chi si è illuso di evocare nostalgicanmente l’Ordine nel passato, ha quasi sempre finito per prendere le armi contro gli altri, illudendosi magari di rinnovare qualche tradizione celtica o germanica o ariana o latina, di origine appunto iperborea.

    Questo mi sembra un grande tempo di preparazione, una notte santa, come cercavo di spiegare nella mail cui faceva riferimento Michele, una notte in cui nasce il Bambino meraviglioso, il nostro Io divino, libero e pacificato, l’uomo che sta costruendo (dentro di noi e sul pianeta) il suo Ordine di unità e di pace.

    letta

  5. Caro Ale,
    "desidererei un politico che avesse maturato la tua stessa "semplicità" nel proiettare quello che vivi in famiglia, ed anche la tua stessa "forza" nel farlo."

    Questo implicherebbe l’esperienza della famiglia, come luogo di crescita e di felicità personale, da parte di chi ci governa.

    Eppure, anche se ci vorrà del tempo, prima che il cuore dei nostri governarti si lasci commuovere da parole come quelle di Battiato, in povera Patria! quest’anno, dopo molti anni, ho avuto la possibilità di votare una persona di cui ho veramente stima e "ne sono felice"e prego per lui.
    La preghiera… ecco.
    Un atteggiamento che ho iniziato ad agire, per vivere meglio questo tempo oscuro, è questo: ogni qual volta divento ipercritica (qualunque sia la situazione, magari il mio Parroco, invece che l’Onorevole di turno) mi fermo un attimo, faccio inversione di marcia, chiedo perdono a Dio per la mia mancanza di misericordia. Litigo un po’ con Lui/Dio e poi comincio a pregare per me che mi lascio scandalizzare e per loro che mi danno scandalo. Questo non mi impedisce di vedere i limiti delle situazioni, ma mi aiuta a viverle più serenamente ed a farmi opinioni meno distruttive.
    In fondo pregando per loro, salvo almeno me stessa.

    Grazie Ale, sei un grande, Buon anno a tutta la famiglia
    con affetto
    Ros

    per Michele.
    sto leggendo "La cura dell’anima" sempre della collana crocevia e Grun cita spesso Evagrio Pontico così comincio a conoscerlo un poco e ad apprezzarlo.

    Ci tenevo a dirtelo.
    Buon Anno
    Rosella

    letta

  6. Forse dirò cose poco ortodosse, ma credo che a partire dall’Evento Cristo sia diventato difficile e quasi impossibile mantenere distinte (se non ancora "valide") le categorie di "sacro" e "profano". Se Dio si è fatto uomo, se il Tempio ha desiderato di intrecciarsi con l’uomo, dove sta il "pro-fano", il "fuori dal tempio"? E il "sacro"? Dove si collocherebbe? Cristo è "Dio-con-noi" e, come si sperimenta nello "stare in ascolto", "Dio-è-in-noi". Sacro e profano sono esplosi con Cristo, il Verbo che coniuga eternità e tempo terreno in una forma inedita e rivoluzionaria. La nostra dimensione, davvero cristiana, è ora cieloterrestre.

    Un caro saluto.

    letta

  7. letta

  8. grazie Michele,
    anch’io non sono una "pacifista" e di natura son pure piuttosto aggressiva…
    confido in un Altro per limitare i danni.
    Un abbraccio,
    con affetto
    letta

  9. letta

  10. mariapia porta dice

    caro Alessandro,
    holetto con interesse questo post. Mi ha stupito prima di tutto l’immagine che hai messo per accompagnarlo. Perchè hai fatto questa scelta? Perchè la foto esprime lo stato miserando della politica attuale? Perchè l’immagine può far riflettere sulla debolezza e il limite di ogni persona umana? perchè la brutalità del dolore fisico accomuna potenti e miseri?
    Il soggetto rappresentato è, a mio parere, il catalizzatore e animatore della miserevole politica italiana dei nostri giorni. Si può chiamare la sua , politica? L’arte politica dovrebbe essere al servizio della polis, della comunità , del bene comune, non l’arte di volgere tutto a vantaggioo proprio e dei propri accoliti.
    Purtroppo la legge elettorale in vigore non ci consente di scegliere le persone da eleggere, ma solo il partito; favorendo così gli orientamenti ideologici, piuttosto che indirizzando a discernere le qualità dei candidati, prima di tutto, per me, onestà, dirittura morale, schiettezza, competenza del bene pubblico. Difficile in questa situazione è la speranza, a meno che abbiamo una prospettiva di tempi lunghi e spazi ampi.Grande per questo deve essere l’impegno di ogni persona di buona volontà per la costruzione della nuova umanità che ci addita Marco.
    Nei tempi brevi, penso che ognuno, come sa e può, debba fare la sua parte per demistificare le falsità, le cattive illusioni che una poltica indegna di questo nome elargisce in larghe dosi; ritengo ancora che occorra tallonare gli uomini e le donne dell’opposizione perchè siano più concreti, più razionali, più creativi e meno litigiosi.
    Vorrei anche che i cristiani ricordassero che il vangelo ci sprona a lottare per una società sempre più giusta, solidale , più sobria e quindi più felice. Devono restare queste solo parole, o diventare propositi concrete per ogni scelta di vita, comportamentio, progetto.? Auguri a tutti per un anno nuovo ricco di significative, buone novità
    Mariapia
    letta

  11. Carissimo Michele, grazie delle tue parole e del tuo ascolto, che non credo poi così sviato rispetto alle idee che tento di diffondere.
    .
    A me pare inoltre che sia giusto prendere dai vari maestri quello che ci sembra giusto e utile, con grande libertà.
    Gli schematismi troppo rigidi portano infatti alla paralisi del pensiero.

    Per decenni Nietzsche è stato ostracizzato dalla sinistra italiana, poi, dopo il 1978, è diventato un "cult".
    E così lo stesso Heidegger è stato demonizzato da Adorno e Lukàcs, e poi santificato da Adelphi.
    Per non parlare di Mishima o di Junger, di Eliade, di Marinetti, o di Pound, e così via.
    San Paolo ci insegna, invece, a valutare ogni cosa, e a saper discernere i semi di verità alla luce dello Spirito che il Cristo (Nuova Umanità) dona a chi si ponga nel giusto ascolto.

    Per cui si può imparare molto da Guenon, pur dissentendo da alcune sue scelte di fondo.
    Come si può imparare molto da Marx, e perfino da Lenin o da Mao, pur rimanendo mille miglia distanti dalle loro visioni complessive e dalle loro prassi spesso omicide.

    Questa libertà di pensiero è tanto rara, quanto, credo, preziosa, per le nuove sintesi cui siamo chiamati.

    Auguri affettuosi.

    letta

  12. mariapia porta dice

    letta

  13. letta

  14. franca --> mariapia porta dice

    Se ho capito bene, cioè se ti riferisci a un file word di solo testo, devi solo:
    selezionare il testo da copiare, poi premere Ctrl e contemporaneamente le lettera c. Così il testo resta in memoria.
    Poi ti porti nel commento (o dove altro vuoi copiare il tuo testo) e lì premi Ctrl e contemporaneamente la lettera v.
    Se tieni aperti contemporaneamente il tuo file e il testo web, puoi passare dall’uno all’altro, copi-incollare, cancellare, ricopiare…
    letta

  15. mariapia porta dice

    letta

  16. Cara Mariapia
    colgo questa occasione per dire a te ed a Liliana, che ho inviato, ad entrambe una mail, per Natale, come promesso (anche di buon compleanno); ma che ho ricevuto strani messaggi in risposta, da parte di entrambe e che non ho capito se gli auguri sono giunti oppure no (bloccati non so dove e non so come).
    Ora approfitto di questo spazio, per porgervi quelli di un 2010 ricco di salute, serenità e gioia nel cuore.

    Per ciò che concerne il post di Ale, io pur non conoscendolo personalmente, penso che lui sia semplicemente una persona con il cuore in mano e che fatichi proprio come me a comprendere le questioni per così dire "culturali" se non sono incarnate nell’esperienza di ogni giorno.
    Michele, scusa sai ma io Ale che mi porge un "ossimori" al posto di una fetta di torta di compleanno proprio non ce lo vedo. Secondo me, la vita o il "caso" stupiscono e colpiscono ben oltre le intenzioni… se poi consideri che la "bellezza" risiede nell’occhio di chi guarda…

    Francamente la politica , in senso partitico pare agonizzante (regge solo in quanto fondare un nuovo partito, rende eccome!!!?) ma; e chiedo a chi ne capisce un po’ di più:
    al di là dei partiti per ora che c’è?

    Esistono movimenti trasversali, che vengono rilevati in modo analitico ed il cui voto viene analizzato al di fuori dai soliti schemi che ammaniscono a noi "popolo …" e se ne ha una interpretazione di un qualche senso compiuto?

    Io continuerò a fare parte di questo voto, anomalo e trasversale ed intanto, che mi prendo tutto il tempo necessario (il punto è: mi basterà una vita?) rifletto e medito su questo:

    " I processi spirituali di trans-figurazione invece ci liberano solo per liberare, ci guariscono solo per guarire, e mai più per costringere o per sottomettere o per disprezzare o per declassare o per escludere chichessia. " (tratto da Guzzi del 29 u.s.)

    Grazie Guzzi, non è che capisco proprio tutto, neppure quello che dici tu, ma almeno mi doni sollievo all’anima.

    Rosella

    letta

  17. Solo quando i tempi sono maturi le cose accadono e dopo niente più è come prima , tutto necessita di un nuovo equilibrio che tenga conto degli effetti dell’evento accaduto .

    caro Michele,
    sono in tempo di bilanci e tento di agire una condivisione.
    Sai, sono affetta da una deformazione professionale: "il mammismo".
    Poi come donna, mi lamento di non ricevere dal maschile dell’umanitò quella forza/sostegno di cui necessito (sottinteso: COME VOGLIO IO) .
    Il fatto è che spesso ritengo di: possedere la verità; e di : "doverla elargire".
    Ti chiedo scusa, sia quando mi comporto in modo, quasi iperprotettivo che quando, più o meno "sottilmente" insinuo/disvelando aspetti che restano (e nei quali io sono) comunque discutibili/e.
    Tu sei libero e puoi parlare di tutto, puoi essere ciò che sei.
    Per il semplice fatto che ci sei mi arricchisci e mi correggi, proprio in queste pseudo virtù che risultano essere deformità della mia anima.
    Grazie! … ora … sottovoce t’informo che: "sto per diventare nonna" e questo mi turba e conturba emotivamente. Cerco a fatica di adattarmi a questa realtà che coinvolge in modo diretto, la carne della mia carne ma: "quella è la sua carne"… sto andando per rane.
    In sintesi sappi che:
    Ti ringrazio e ti informo che, una delle intenzioni per cui stai pregando è proprio questo mio nipotino che incarna in modo più esplicito il "già e non ancora" di tutti noi.
    Con la tua preghiera tu mi aiuti sostenendomi nella mia fragilità.
    In secondo luogo, quello che tu affermi dell’ossimoro, lo condivido. Rilevandolo nella sua forma migliore, quella della casualità. Condivido anche quello che ipotizzi come rischio sociale pur se non riconducibile semplicemente alle connotazioni del passato, direi che confluiscano ormai, nella tavolozza del tempo, colori più variegati, anche provenienti da paesi lontani, come le spezie o i Re Magi…
    Ciao "lupo marsicano" grazie di tutto, stai al caldo , e che l’Anno Nuovo ti doni:

    "… la pace del cuore, la gioia serena.
    Lo Spirito Santo ha nascosto il tuo passato nel cuore di Cristo. E del tuo futuro se ne prende cura.
    Spirito Santo non permettere che i nostri cuori siano turbati, rassicuraci nella nostra notte, donaci la tua gioia."

    (dall’ormai indiscusso sito di Taizé. Fr. Roger: in te la pace del cuore )

    un abbraccio, con affetto
    Rosella
    letta

  18. letta

  19. Quanto a me non preoccuparti,nell’autunno della mia decadenza,ho qualche estate di "San Martino",ma so che è un preludio alla caduta non mi faccio illusioni.

    Caro Michele,
    questa frase, mi rattrista un poco, anche se so che tu stai "quasi" valutandoti dall’esterno.
    Io non ho la tua stessa "coerenza" e determinazione nel fare le cose… anche nel "pregare".
    Son dispersiva al massimo, quasi disorientata; certamente nel tempo (sto da qualche parte in una sorta di "contemporaneamente") se non nello spazio… eppure nella preghiera del cuore ti sono vicina.
    Io non concepisco che persone come te, piene d’impegno nel perseguire il bene, possano poi essere infelici… .
    Proprio non mi capacito.
    Bene!
    Sappi che tu sei motivo per me di continue discussioni, su ciò che è "merito" o "non merito", " di chi e di che": con il Padre Eterno.

    Ora io sto tranquillissima:, tu preghi per me e per le mie intenzioni!
    Però tu, insomma: "sii felice", solo per farmi contenta, così si che sto tranquilla e penso solo a fare la nonna (sottovoce, pare di Gabriele…) e mancano ancora più di quattro mesi; ma perchè adesso le cose vanno così? ai miei tempi… .
    Sai Michele ora sono: i "tempi loro".

    Grazie e ciao.

    letta

  20. Gabriella S. dice

    Caro Alessandro proprio oggi a tavola mia figlia ha espresso il desiderio di fare da grande qualcosa che possa essere utile per gli altri, ma subito ha precisato un concetto che più o meno suonava così
    "non certo entrerei in politica, quello è un mondo marcio il cui effetto è l’opposto di ciò che intendo".

    Da ciò dentro di me ho pensato che il nostro futuro politico e di conseguenza la nostra società è senza speranza se la gioventù che ha "buone intenzioni" scarta a priori l’eventualità di entrare in politica!

    Forse dovremo impegnarci ad insegnare ai giovani che il lavoro su se stessi, mettendosi sempre in discussione, cercando di cambiare per dare il meglio di sè, può e deve essere fatto in qualunque contesto anche sul lavoro, anche in politica. Se non incoraggiamo tali opportunità non vi è speranza di avere persone integre fra chi ci governa.
    Un abbraccio e buona anno di cuore Gabriella
    letta

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