“Finalmente a casa”

Commenti

  1. carissimo Alessandro, grazie per questa illuminante rinfrescata, giusto stamattina leggevo Giovanni(8,9) dove Gesù guarisce un cieco sin dalla nascita, né lui né i suoi genitori sono colpevoli ma è così perché si possano manifestare le opere di Dio, dove c’è il giorno e la notte e allora nessuno può agire più. Ecco io mi sento così, alla ricerca finalmente dell’io dopo aver compreso che io è Altro che sta dentro di me e non mi lascia da sola con me stessa. Così Gesù sputò per terra e gli mise un pò di fango sugli occhi… Al cieco chiesero:”dov’è ora quell’uomo?” rispose “non lo so”. Capisco però che solo l’esperienza mi porterà finalmente a casa.
    Buon Natale,perciò, a tutti. Antonella

  2. Caro Ale,
    questa mattina, sono stata attirata dal gioco che proponi, ma arrivata alla fine della lettura l’immagine della lapide mi ha riportato la lunga malattia e la morte dei miei genitori e poi quella di mio fratello.

    Sono stata invasa dalla paura e non sono riuscita a rispondere.

    Ho sorriso e, nell’espiro, ho lasciato andare per rientrare in uno stato di vuoto e di quiete.

    Il cammino che sto compiendo insieme a voi mi conduce verso un continuo abbandono, spegnimento di quel centro di giudizio che ora sento fisicamente. Mi insegna a morire all’ego per aprirmi ad Altro.

    Osservo la mia trasformazione che mi fa più libera e leggera nel movimento.
    Così riesco a vedere la mia lapide sulla quale leggo le prime parole della poesia di Marco che ha dato inizio alla mia avventura in dP:

    CHIARA, TE LO PROMETTO, RISORGEREMO.

    La promessa di rinascita, di vita eterna è apertura alla Relazione.
    Il passo evolutivo che l’Umanità è chiamata a compiere è quello di comprendere che l’io è tu, è noi e può diventare pienamente se stesso solo nella Relazione.

    Ti abbraccio.
    Giuliana

  3. gioia
    piena
    esultanza
    e’ il pensiero
    che mi pensa
    e mi trascina via
    con sè. L’abbandono
    è d’obbligo quando parla
    l’ETERNO IN finito “in TE”

  4. Carino il gioco della lapide!
    Sulla mia vorrei che fosse scritto: ha raggiunto l’inizio della saggezza.
    Per me infatti la parola ”saggezza” racchiude e dice il senso dell’umano vivere. La speranza perciò è di raggiungere, nel senso di finalmente toccare, quello stato dji pienezza senza più le frustrazioni e le contraddizioni vissute qui. Tuttavia, spero anche sia un inizio, cioè spero che la vita eterna si riveli nella modalità dell’approfondimento continuo, della passione che continua a farci entrare sempre più nel senso della vita, un senso asintotico, che guida il desiderio verso il suo compimento lasciando però ancora sempre un mondo da scoprire.
    Un abbraccio
    iside

  5. Rosella che bello l’abero di Natale!
    Daniela

  6. grazie Daniela
    E’ bello essere vivi, eh?
    Un abbraccio e buona continuazione
    Rosella

  7. Alessandro C. dice

    Eccomi sono sopravvissuto anche io .
    In realtà questo tema della fine lo penso spesso ma l’occasione Maya ha diffuso i pensieri in merito.
    Del resto avere occasioni di riflessione su questo tema sembrerebbe da evitare visto come la cultura attuale tende in tutti i modi di distrarci.
    Vi confesso che la mia speranza è di avere coscienza piena del momento ultimo anzi se possibile di avere un pochino di tempo per prepararmi ma so che questo non dipende da me, quello che invece dipende da me è impegnarmi, come sto tentando di fare con tutte voi, per sperimentare un’altra fine che fatico moltissimo a realizzare.
    Questo ego è così impregnato in ogni mia cellula da farmi pensare spesso che non riuscirò mai ha vedere la mia trasformazione.
    Più tento di spegnere, di lasciar andare, di abbandonarmi più si intensificano le resistenze, con una varietà ed una viscosità sempre nuova e più efficace, è incredibile.
    Forse dovremmo farne oggetto di una condivisione specifica . . . . .. . .
    Grazie per la vostra partecipazione al giochino e a Ro servirà un grande spazio per scrivere mezzo albero anzi , a me sembra più una bella scalinata che termina con gioia .
    Buon Natale a tutte-i Ale

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