Le nostre voci

Commenti

  1. Grazie Filomena per questa bellissima testimonianza di coraggio nell’esporti e di perseveranza di là da ogni tentazione egoica. Molto rassicurante e di grande incoraggiamento: già un bell’obiettivo di formazione raggiunto!
    Buon proseguimento di cammino per tutti i formatori.
    iside

  2. Carissima Filomena,
    grazie, grazie e ancora grazie per la tua condivisione.
    Io ho provato tutto quello che hai provato tu, ho sentito le stesse voci che hai sentito tu; la sera della domenica, alla fine del mio turno ero sfinita. Per fortuna la vicinanza di Vanna mi ha aiutato a ri-centrarmi e a rilanciare la postura.

    Questa sera incontrerò il gruppo dP di Palazzolo.
    Anche a me la ragione suggerisce che da sola non ce la farei mai, ma con una giusta quantità di sana follia e con l’aiuto del Signore e dei miei amici ed amiche, resto in campo e mi offro alla trasformazione.

    Questo tempo propizio ed estremo ci chiama tutti “a decidere da quale parte stare, da quale parte di noi stessi e delle forze in campo nel mondo schierarci: se con ciò che sta morendo, e che sembra trionfare nel suo lunghissimo tracollo, oppure con il piccolo germoglio, che però custodisce dentro di sè tutte le promesse, tutto il futuro dell’umanità”. (a cura di M.Guzzi, Lo spartiacque, pag.10)

    Anch’io decido di stare dalla parte del Nascente.
    Un abbraccio forte come te.
    Giuliana

  3. Preziosissima testimonianza di cui ti ringrazio, Filomena.
    Mettendo a nudo il tuo cuore… tracci la rotta (per tutti noi formatori) utile al raggiungimento del necessario abbandono….

    un abbraccio

  4. Bravissima Filomena!!!!Come ti capisco!!!! Io, un faccione nel monitor, con fatica cerco di partecipare attivamente e devo lottare ogni volta con la tecnica, c’è sempre qualcosa che non funziona e pensa un po’? E’ sempre lui! L’ego che vuole decidere lui i tempi e i modi non vuole sottostare, non si sente a suo agio, OK NON TI ASCOLTO! Continuo è da pazzi è vero, ma pazzi felici e non pazzi alienati; pazzi di felicità.
    Sperimentiamo fino in fondo il disagio quando siamo fuori di noi, fuori da quella rettitudine, fuori dall’integrità, ma questo disagio ora a tratti se ne va, con l’espiro.
    Ricordo quando il disagio non mi abbandonava mai le mie illusorie sicurezze erano cadute da tempo mostrandomi la loro colossale inefficacia! Lasciandomi nella disperazione del vuoto e dell’insensato, sentivo in me tutto il peso dell’umanità agonizzante.
    Ora le mie voci sono come ragazzini con cui giocare, paura? Che sarà mai! Chi c’è dietro? Tana libera tutti! Il gioco infinito, mi faccio più leggera e vuota e punto dritta verso il centro! Sono libera, leggera, felice e poi…ricomincio tutto da capo, di nuovo e poi ancora di nuovo. Non oso voltarmi indietro, “Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.Luca 9,51-62.
    Daniela

  5. Cara Philo,
    grazie per aver sintetizzato così bene le dinamiche emotive del corso formatori.
    E per aver trovato fin da subito la via, la stradina umile, terrena e al contempo celeste, per uscire dal tunnel.
    Un abbraccio. Paola

  6. Carissima Filomena grazie, hai reso benissimo il mio vissuto, ma credo il vissuto di tutti noi lanciati nella sfida del corso formatori: le ‘voci di dentro’ si fanno più forti, tentano di soffocare la ‘Voce’ che incoraggia a restare in campo ed offrirsi alla trasformazione, come hai detto bene tu.
    Quest’anno alcuni di noi dovranno esporsi in prima persona tenendo alcuni incontri delle tre annualità: paure, dubbi, senso di inadeguatezza….. Chi può mai dare quello che da Marco negli incontri? il paragone sarà inevitabile e le resistenze/voci di dentro si fanno più forti. Eppure è un passaggio di crescita inevitabile non solo per i formatori che terranno gli incontri ma anche per i partecipanti ai gruppi. Anche questo fa parte del percorso trans-formativo di darsi pace, e ognuno dovrà fare i conti con le proprie resistenze/voci di dentro e questo sarà materia di lavoro. Per noi formatori di verifica sulla fede, come hai ben messo in evidenza: ho fede? Credo che lo Spirito Santo mi darà le parole?
    Grazie ancora per la tua condivisione. Un abbraccio. giovanna

  7. Grazie Filomena per questa condivisione così coraggiosa.
    Hai smascherato benissimo le paure e difese automatiche che si vivono in una situazione di stress. Leggendo le tue parole mi sono rivista in situazioni in cui dovevo produrre una “performance” a cui tenevo molto. Le stesse dinamiche interne di confronto, superiorità, auto-giustificazione e le stesse reazioni fisiche.
    L’ego impazzava in tutto il suo repertorio proprio nel momento in cui volevo semplicemente dare il meglio di me. Ma all’epoca non sapevo ancora cos’era l’ego….
    Non è che adesso le mie reazioni automatiche siano molto diverse, ma almeno ho imparato a dare un nome a tutto questo.
    La strada per andare oltre è impervia, ma esiste, come tu ci mostri.
    Ancora grazie a te e a tutti gli aspiranti formatori.
    Faccio il tifo per voi!
    Antonietta

  8. …è proprio un “corpo a corpo” con se stessi e con il mondo! complimenti, andate avanti e AUGURI, mcarla

  9. Cara Filomena, la tua testimonianza è proprio sincera e perciò profonda. Può essere utile a tutti noi per affrontare in modo ” creativo” situazioni difficili di altro tipo: Grazie! Mariapia

  10. Carissimi amici (tutte donne in realtà, ad eccezione di Stefano),
    vi ringrazio di cuore e sono felice perché avete raccolto e accolto lo spirito del mio post !
    Spero che la mia esperienza tra i formatori mi conduca al punto di scriverne uno più sereno e meno ansioso …

    Vi abbraccio affettuosa-mente
    Filomena

  11. Cara Filomena leggendo il tuo post mi sono riconosciuta interamente nella descrizione delle tue emozioni.Sono una pivellina dei corsi Dp(2° anno),insegnante di scuola media in pensione che con gli alunni si è sentita disinvolta solo nell’insegnamento della disciplina.Dubbi,paure senso di inadeguatezza nella gestione della relazione con loro mi hanno sempre accompagnato e mi accompagnano anche adesso che ,per la Caritas del mio quartiere,mi occupo di attività formative per gli assistiti.Il tuo post mi fa finalmente sentire normale!Mi aiuta ricordarmi che “siamo servi inutili”. Grazie e buon cammino da formatrice.Letizia

  12. DParlavecchio dice

    Cara Filomena, hai messo dentro tutto.. una grande consapevolezza del corpo, dei pensieri, dell’ansia (ben contenuta e simpaticamente descritta), tutta la tua passione e il tuo entusiasmo. Grazie per il rilancio finale sulla fede da rinnovare sempre come scelta nel decidere. A te e a tutti i formatori in cammino un abbraccio di cuore. Domenico

  13. Cara Letizia, caro Domenico,
    grazie delle vostre entusiastiche e confortanti risposte !
    E’ bello scoperchiare i nostri abissi (pensavo stamattina: il diavolo fa le pentole e non i coperchi … allora non ce li mettiamo noi i coperchi 🙂 ) e scoprire che i nostri pensieri più egoici sono condivisi da tanti altri, non certo per poter dire “mal comune mezzo gaudio”, quanto per sentirsi uomo-donna tra gli altri uomini-donne e per poter purificare i nostri istinti, raffinarli e trans-formarsi ogni giorno di più da carbone in diamante.

    Vi abbraccio, augurandovi una serena settimana
    Filomena

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  1. […] della conduzione è stata una prova forte, emozioni varie ( leggi Post di Filomena http://www.darsipace.it/2013/11/07/le-nostre-voci/#more-5160 ) sono state inglobate dal desiderio di essere in qualche modo di aiuto agli altri ed alla fine la […]

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