Maria, Magistra Meditationis

Commenti

  1. Maria è l’Io in relazione, lo stato che la fede cristiana ci permette di contattare, è “colei che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. (Paradiso, Canto XXXIII – Preghiera di San Bernardo alla Vergine)

    L’umiltà, il silenzio e l’ intima preghiera di Maria mettono al mondo Cristo, l’Uomo Nuovo.

    Un Uomo che si fa piccolo, nudo, povero e nasce lontano dai centri di potere non può scegliere una madre che si dà al gossip, ma una creatura immacolata, capace di accogliere, realizzare e meditare in cuor suo l’evento che ha cambiato e continua a cambiare il mondo.

    Maria, maestra di meditazione, ci insegna la via perché la casa del Signore si costruisca dentro le nostre biografie e nella storia del mondo.

    Grazie Salvatore, la tua “ruminatio” nutre anche me.
    Un abbraccio.
    Giuliana

  2. Mi sono chiesta molte volte che senso avesse questo meditare e serbare nel proprio cuore, che viene detto di Maria.
    Ho difficoltà a comprendere che una persone che scopre, capisce qualcosa di bello, importante , buono, la tenga per sè, non lo condivida, non lo trasmetta agli altri. Forse sono una mente troppo semplice, forse è una mia distorsione. Di Maria non conosciamo quasi nessuna parola. Un saluto.

  3. Di Maria abbiamo delle bellissime parole nel Magnificat! Mariapia

  4. Maria ha condiviso con noi “il verbo che si fa carne” il Figlio suo.
    Ho appena terminato di ascoltare la terza lezione di Guzzi sulla nuova evangelizzazione e mi pare che il nostro tempo stia proprio chiedendo a gran voce di fare esperienza di una parola più incarnata, consapevole e condivisa relazionalmente.
    Però noi pensiamo spesso la parola come fosse qualcosa di astratto, ma non è così: nei vangeli noi leggiamo e ascoltiamo la storia di uomini che ci raccontano la carne del paralitico, del cieco, del lebbroso e cosi via.
    Direi anzi che proprio di questo trattasi: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue… e questa è La Parola condivisa da Maria e molte volte anche oggi Maria parla a Lourdes come altrove.
    ciao
    Rosella

  5. Grazie della risposta Rosella.
    Hai ragione, persone, amori, sofferenze, vite, sono discorsi e testimonianze più pregnanti di mille parole.
    Ciao.

  6. però non vorrei essere fraintesa
    “Maria meditava nel silenzio” cioè: Maria consiste in Dio per incarnare il Figlio suo Gesù.
    La meditazione e la preghiera ci radicano alla sorgente dell’azione, cioè della parola che anche noi incarniamo.
    Ciao e buona notte
    Rosella

  7. A me pare che la Maria dei Vangeli ci lasci un bellissimo esempio di equilibrio tra parola e silenzio – silenzio ovviamente inteso come luogo in cui la parola risuona e che non ha niente a che fare con il mutismo sterilmente egoico. Maria dice poche parole, ma proprio quelle che devono essere dette. Non eccede, non è ridondante, non spreca le parole, evidentemente ne coglie la preziosità e perciò è parsimoniosa, diversamente da ciò che spesso invece facciamo noi. Medita nel suo cuore, si lascia penetrare dagli eventi, accogliendo docilmente anche ciò che non riesce a comprendere. Probabilmente, infatti, molte devono essere state le cose che non ha capito, come quando ritrova Gesù nel tempio, e non c’è da vergognarsene, anzi ella mostra il coraggio della non comprensione che tuttavia non si lascia scoraggiare, ma si tiene salda alla fiducia in un Dio affidabile, che manterrà fede alla promessa di compimento.
    iside

  8. Maria conosceva la Torah . Il suo Magnificat ne riprende i contenuti e il senso. Maria ha certamente favorito la formazione spirituale di suo figlio che altrettanto rivela i caratteri della Madre…citando Christian Bobin (in L’Uomo che cammina Ed,Qiqajon ) ” la stessa purezza dello sguardo, quel cuore di bambino che nulla sa di distinzioni . Il virtuoso e la canaglia, il mendicante e il principe a tutti si rivolge con la stessa voce solare, come se non ci fosse ne virtuoso ne’canaglia, ne’mendicante ne’ principe, ma solo ogni volta ,due esseri viventi, faccia a faccia, e in mezzo ai due, la parola, che va , che viene”. Gesù fu anche bambino, faccia a faccia con Maria fino a dodici anni quando cominciò a crescere per suo conto e cominciò a cercare il suo vero Sè ,,, e si scoprì il Messia tanto atteso , tanto amato, tanto irriso , sempre tradito ma che ancora possiamo cercare dentro di noi , Lui, l’archetipo, l’uomo nuovo che ancora non siamo .
    ciao Ivano.

  9. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………stavo meditando
    Grazie. Mi piacciono le vostre risposte ci rifletterò.
    Buona continuazione.

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