Le relazioni, la parola e la via angusta

Commenti

  1. Grazie Salvatore di questo post saggio e in tutto condivisibile.
    Il tuo citare la “via angusta” e l’immagine che hai scelto hanno avuto in me un’eco particolare, mi hanno portato a ripensare a un sogno che ho fatto poche settimane fa, forse in apparenza di chiara lettura ma…non così immediata. Nel sogno mi trovavo insieme ad altre persone ed eravamo disposti in due file come quando ci si accosta alla comunione, io stavo nella fila più affollata, nella fila accanto c’erano poche persone, ma io sentivo che era quella la fila giusta e mi sono unita a loro, quando è arrivato il mio turno c’erano di fronte a me due persone (con una tunica bianca, sacerdoti?Forse,ma a me pareva che fossimo tutti vestiti di bianco) ho ricevuto/preso l’ostia fra le mani, l’ho alzata come fa il sacerdote, spezzata e l’ho mangiata, con gioia, sentendo di fare una cosa giusta e condivisa con gli altri.
    Questa fila poco affollata mi ha ricordato la via angusta, la porta stretta, il coraggio dell’impegno, della scelta differente…credo
    Un cordiale saluto.

  2. Bellissimo, Salvatore, il tuo post! Mi ha scaldato il cuore e consolata! Condivido tutto quanto hai detto perché è anche la mia esperienza/idea personale. La porta stretta mi ha evocato il parto : il passaggio, stretto ed angusto dall’organo genitale per venire alla Luce..! Si perché per me,il dolore di questo cammino/travaglio, ha già in sé l’embrione della nuova vita: quella di persone/figli di Dio. Ed è questa certezza che mi fa accogliere i dolori del parto…! Non nascondo però il dolore per la difficoltà “ad avere relazioni” ( è questo il vero nodo secondo me) con chi non ha trovato la ” via” e porta dentro di sé un embrione che può morire, impoverendo, senza relazioni d'”Amore”, la propria vita e quella degli altri. Il lavoro DP per me, oltre che su di me, spesso va nella direzione dell’aiuto all’altro (con il/la quale desidero una relazione pacificata) perché “strumento gioioso e fiducioso… possa portare guarigione e illuminazione a tutti”…..
    Un abbraccio affettuoso a tutti Maria Rosaria

  3. Diventare consapevoli che siamo spiriti incarnati è un lungo, interminabile processo, è acquisizione di coscienza, accrescimento di vita, dilatazione della mente e del cuore.
    Non è niente di sentimentale, né di mentale, è un incessante e paziente riordino di se stessi che integra ogni gesto, ogni parola, ogni pensiero in un ordine cosmico.

    La via angusta è rappresentata da ciò che ostacola l’effusione dello Spirito: l’orgoglio, la chiusura egoistica ad altre forme di vita, il rifiuto di aderire alla verità conosciuta in quanto implica un sacrificio al proprio orgoglio.

    Il metodo integrato che imparo in Darsi Pace mi aiuta a riconoscere in me questi ostacoli, ad accoglierli fiduciosa nel Padre, fonte di vita e di amore, e nel Figlio nel quale ritrovo la via del ritorno e della purificazione.

    La fede nello Spirito ravviva la speranza che il creato ha un destino divino verso la luce e verso la trasfigurazione.

    Grazie a tutti e un grande abbraccio.
    Giuliana

  4. Grazie per questa ricca meditazione.
    Abbiamo abbandonato nelle nostre comunità la cosa più importante, la pratica della lotta interiore,la lotta spirituale,e trasformato il nostro cristianesimo in morale e dottrina.
    Se non ripartiamo da questo non avremo più nulla da dare al mondo, solo noi stessi malati e feriti.
    Poca roba,un sale senza sapore, una luce che non illumina.
    Che lo Spirito ci renda tutti capaci di fare ogni giorno un piccolo ma significativo salto di qualità nelle nostre relazioni, con noi stessi,gli altri e con Dio.

  5. Ti ringrazio per questa meditazione;io sperimento ed ho sperimentato quanto sia difficile costruire relazioni dove si “parlano” lingue diverse,quando l’altro non ti vuole “sentire”;il cammino che stiamo facendo aiuta molto noi nel rapporto con gli altri ma come giustamente crediamo la via è molto angusta e difficile ma lo Spirito ci accompagna e se io non lo avessi avuto con me non avrei trovato la forza per superare tutte le difficoltà che la vita ,ancora oggi,mi ha dato e mi dà.

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