Ripugnanze significanti

Commenti

  1. Credo che il viaggio iniziatico verso la salvezza comporti come primo passo quello di “aprire le finestre”, affinché ciò che è altro da noi ed in cui siamo immersi da sempre possa entrare e rigenerarci.
    Purtroppo (o per fortuna), quando il vento entra non trova una stanza vuota.
    Trova una stanza ingombra di tante cose, per lo più statiche ed impolverate, che sono state da noi ammassate nel corso della nostra vita.
    Cose con cui abbiamo vissuto, e a cui siamo affezionati: idee, convinzioni, autocompiacimento…il nostro io, in poche parole.
    Ebbene, se apriamo le finestre ciò che entra inizia a far piazza pulita, e di certo questo comporta il vincere nostre forti resistenza.
    Se nascono delle ossessioni blasfeme dobbiamo passarci in mezzo: divenire nulla e farci trasportare.
    Se sentiamo del rancore nei confronti di qualcuno dobbiamo passarci in mezzo e farci trapassare dal rancore stesso.
    Solo così, secondo me, si può arrivare a comprenderlo in pieno facilitando l’opera di sradicamento che sta compiendo lo spirito santo.
    La ripugnanza è significativa perché finalmente emerge, perché finalmente abbiamo intaccato strati del nostro essere che devono essere superati.
    Credo che in questo cammino l’unica cosa da fare sia quella di farsi trasportare.

  2. Caro Bernocco
    capisco e sono d’accordo.
    ma mi chiedo perché nei tuoi post siano ispezionati e sezionati i nostri movimenti interiori in maniera cosi minuziosa,
    mancando dall’altra parte di quella comprensione poetica del tutto.
    mi sembra tutto molto da manuale e anche non rispondente a quella semplicità di secondo grado di cui ci parlava Marco.(stranamente non ne parla più anche il maestro)
    insomma mi sembra tutto un po’ difficile e poco empatico.
    naturalmente è una mia opinione,ma penso che i post debbano essere piú corti e semplici.(

  3. Credo che non tutto sia così semplice e quindi oggettivamente comprensibile senza un minimo di sforzo intellettuale. Gli stessi testi di Marco non sono comprensibili inmancanza di uno sforzo intellettuale, culturale. Se ha compreso, ha pur letto e, appunto, capito. Quando scrivo parto sempre da episodi di vita vissuta, direttamente o indirettamente. Se poi ciò che scrivo ha sapore manualitsico, be’, è il mio stile, fermo restando che ho la presunzione di dilettarmi anche di poesia. Cercherò comunque di fare meglio la prossima volta.

  4. Caro Salvatore,
    io che sono una mente semplice, non ho compreso tutto esattamente. Soprattutto come discriminare quali siano le ripugnanze giuste e quelle sbagliate. Ad esempio io ritengo accettabile e mi aspetto che le persone che s’impegnano in politica, oltre a porsi come obiettivo quello di ben amministrare e contribuire a creare una società migliore (sai io credo ancora in queste cose), cerchino anche un riconoscimento personale che li gratifichi, anche che, ben operando soddisfino il loro bisogno di potere, mentre trovo molto ripugnante chi utilizza la Chiesa per questi fini, dalla base (parrocchie) ai vertici ovviamente. Gli scandali, in tempi recenti, dei vertici sono gravissimi e noti a tutti. Grazie al cielo abbiamo un Papa santo (il quarto/quinto consecutivo). In questi tempi in cui le funzioni religiose e le chiese vengono parecchio disertate, i parroci chiudono gli occhi sui loro collaboratori (ma li hanno mai tenuti aperti?), purché riescono a trovarne di collaboratori che contribuiscano a organizzare belle funzioni e a non far languire le casse (forse le priorità sarebbero altre?) senza capire che invece il clima che queste efficienti persone creano contribuisce ad allontanare le altre persone (oltre alle discutibili priorità). Queste ed altre vicende rappresentano il presente e il recente passato ad esempio della parrocchia che frequento che è feudo di poche famiglie imparentate fra loro (questo in un territorio tradizionalmente considerato di sana tradizione cristiana), per non guardare altrove con l’immagine degli inchini ai boss mafiosi. Verrebbe da dire altro che nuova evangelizzazione, appena gratti emerge il medioevo (con vicende che hanno dell’incredibile, tragedia e commedia). Questa è la Chiesa che dovrebbe mostrarci il volto del suo fondatore? Fin dall’infanzia la discrepanza fra quanto veniva detto nel vangelo e la realtà delle “comunità” cristiane mi sbalordiva e indignava, continua anche oggi. Non saranno questi alcuni aspetti che creano “ripugnanza” in molte persone e le allontanano dalla Chiesa. Cambiando argomento mi potresti spiegare che cosa rappresenta l’immagine che hai scelto? Grazie. Un saluto.

  5. Matteo 23

    Gesù condanna gli scribi e i farisei
    =(Mr 12:38-39; Lu 20:45-47; 11:43, 46)(Mt 6:1-5, 16; Lu 14:7-11)
    1 Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, 2 dicendo: «Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. 3 Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno. 4 Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; 6 amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, 7 i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: “Rabbì!” 8 Ma voi non vi fate chiamare “Rabbì”; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. 10 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; 11 ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. 12 Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.
    Caro Anonymous, credo che queste parole di Gesù siano esaustive. Quanto all’immagine, rappresenta il buco nero dell’io egocentrato. Mi è sembrata adeguata. Cordialità.

  6. Ma perchè più li combatti e dopo un po’ di tentativi (ora ho esaurito le idee per combatterli) ogni mio tentativo di cacciarli via “sembra” essere vano perchè più desideri che si allontanino e di cacciarli via e più si moltiplicano più che diminuire? Molti preti dicono di ignorarli ma poi temo che siano pensieri del cuore e di peccare se non li combatto. Però se li combatto si moltiplicano. Non so più come uscirmene ci deve essere pure una strategia un qualcosa per uscirne! Oltre alla preghiera ovviamente! La preghiera serve per chiedere aiuto a Gesù ma sempre con il suo Santo aiuto serve anche il nostro impegno. Ps: no, Maurizio. Chiediti se provo rancore ciò a che cosa mi porterà? Ad odiare, al desiderio di vendetta e di vendicarmi sulla persona che mi ha fatto il torto. <> Salvatore ma nel vangelo c’è scritto anche: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.>> Quindi cercare di correggere i propri errori non è un voler innalzarsi ma un tentativo di cambiamento.

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