Cura

Commenti

  1. Marco grazie di questa ulteriore testimonianza di difficoltà e nello stesso tempo di speranza. Più ci spogliamo, più rinunciamo , più scopriamo il vero Io . Ci “caratterizziamo”. Forse è’ questo il significato di abbandonarsi semplicemente nell’espiro quando il peso delle emozioni , sensazioni della mente , maschere e quant’altro hanno caricato di Ego il primo inspiro della giornata . Lo sguardo misericordioso si raggiunge con l’umiltà .

  2. Sì Mirko, siamo quanto mai in combattimento.

    I miei giorni in questo “strano” periodo descrivono delle ampie oscillazioni tra abbattimenti e speranza. Sento però che con questo nostro lavoro qualcosa sta cambiando: ancora non posso evitare di agire, spesso, completamente all’interno dello stato egoico. Però, a differenza di prima, mi viene da osservarmi con più distacco. E a volte, mi viene da sorridere a certe mie reazioni, ad avere un po’ più di dolce compassione… e questa è una bella novità, ed è anche una promessa. Per il cammino.

  3. Forse è proprio questo che ci dona Darsi Pace e cioè la speranza che il male che affligge la nostra mente non è incurabile!
    Le oscillazioni di cui parli, caro Marco, sono una costante nella nostra vita, ma come ben comprendi già accorgersene è un bel passo avanti.
    La cura è lunga e richiede un impegno laborioso certo, regala però momenti di intensità e di pienezza unici. … stupore, condivisione, abbandono ….
    quale migliore medicina!

  4. Grazie Marco per la leggerezza e la profondità insieme con cui sai leggere l’umano. Prendiamoci allora il tempo per la nostra cura vicendevole.
    iside

  5. Ottima questa tua descrizione, Marco, profonda e rasserenante: riconosciamoci bisognosi di tanta cura, di tanto aiuto, di un aiuto talmente immenso, che solo qualcosa di assoluto, solo qualcosa di divino e di eterno, può offrircelo. Un abbraccio. Marco

  6. ciao Marco: i pensieri malati, quelli che negano uno svolgimento nel tempo. Verissimo! si sono incastrati nei ghiacci del passato e resistono, prendono forza dalle nostre debolezze, si nutrono di paura e la rabbia li consolida,
    l’uomo vecchio resiste, non vuol mollare la presa sulle nostre anime che cercano spazi aperti, vita nuova, ma a tratti col nostro percorso ci riusciamo. ripenso alla meditazione, nei momenti in cui, per effetto della Grazia (che precede sempre le opere), mi son sentito veramente una porta aperta all’infinito. quello che ci frega, però, è che siamo sempre in oscillazione.
    parlare con i fantasmi per non incattivirli. Vero anche questo, se non lo facciamo diventano punti neri indistinti che possono appiccicarsi agli occhi e spegnere ogni luce.
    che posso dirti ancora. Coraggio per tutti noi che vogliamo liberarci dai ferri delle illusioni e trans-formarci, rinascendo dall’alto.
    ciao Massimo “2 anno dell’avventura”

  7. Caro Marco, mi pare utile il suggerimento proposto di cura e di ricerca, grazie!, Anch’io combatto ogni giorno. Utilizzo anche le parole dei salmi.
    E se può far piacere riporto alcuni versi del Salmo di oggi.

    Sal 34(33),

    Guardate a lui e sarete raggianti,
    non saranno confusi i vostri volti.
    Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
    lo libera da tutte le sue angosce.

    Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
    egli salva gli spiriti affranti.
    Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
    chi in lui si rifugia non sarà condannato.

    Un saluto Fabio

  8. …E chi non le possiede, le proprie oscillazioni, di cui parli, caro Marco, finché siamo qui, nel tempo e nello spazio limitati, dove tenebra e luce necessariamente si alternano…Ma chi lo sa riconosce, questo non è destino per sempre: è solo per quest’ attimo, concesso, di esperienza, guarigione, scelta…Un buon procede a noi tutti

  9. Hai voce e ordine a pensieri e stati d’animo, alle idee di cura e quelle malate.
    Fraternamente ti ringrazio di questo post, che è d’aiuto e in tutto condivisibile.
    Un saluto.
    Stefania

  10. Grazie davvero a Marco e a tutti i caminantes.

    Le condivisioni cosi’ trasparenti e profonde ci aiutano a Darci Pace,
    i nostri percorsi oscillano sempre più consapevolmente tra tenebre e luce e ci permettono di prendirci cura ed”avere un pò di dolce compassione…” persino di noi stessi.
    Allora, sempre camminando tra tenebre e luce, arriveremo a riconoscere che tutto è Grazia e Dio ci conduce.
    Che questo tempo di Avvento dentro il Giubileo della Misericordia, apra definitivamente le porte dei nostri cuori.
    Vieni Signore a fecondare le speranze deluse, armati di Misericordia rendici artigiani del Perdono che viene da Te e conservaci sempre mendicanti di Grazia e di Pace.
    GLORIA AMEN ALLELUIA

  11. Grazie Marco!
    Mi riconosco nelle tue parole che descrivono così bene i percorsi quotidiani dell’io in conversione.
    Con uno sguardo di dolcezza e tenerezza, Darsi Pace ci guida nelle profondità del nostro cuore e nella incoraggiante prospettiva di diventare, verso noi stessi e verso gli altri, misericordes sicut pater.
    Auguri di buon cammino verso la mangiatoia!
    Lidia

  12. I really like to walk in places the shorts are far from the human eye, where you can walk and think without fuss

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