Molteplici ragioni ci inducono ad essere costanti nella pratica della meditazione.
Nelle tradizioni orientali, per esempio, viene affermato che la disciplina quotidiana, che inizia con la concentrazione sul corpo e sul respiro e arriva alla sospensione di tutte le sollecitazioni della mente, aiuta a sciogliere il karma negativo, quella catena di cause ed effetti che normalmente viene smaltita attraverso innumerevoli incarnazioni.
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Archives for Gennaio 2016
Benefìci della meditazione: evidenze scientifiche e pratica
Imparare a parlare
“Siamo chiamati perciò in un certo senso a reimparare a parlare, e quindi ad essere Chiesa (…) Sarà questo immenso setaccio spirituale a rinnovare anche le forme in cui le comunità cristiane si sono finora organizzate, e forse ad avviare seriamente quella riunificazione dei cristiani che finora sembra rimanere una pia aspirazione.”
Alberi
Camminando, sono entrata in un bosco, una faggeta con alcuni esemplari secolari ed altri in tenera crescita. Sono immersa in un tremolio di verde , in un intreccio fantasioso di tronchi e di rami. Guardo un gigante vegetale dove da bambina avrei sognato di arrampicarmi. Concentrandomi bene, di appoggio in appoggio, avrei potuto salire e ritrovarmi da sola lassù e nascondermi come in un piacevole rifugio personale e fantasticare e guardare le realtà dall’alto, in una prospettiva nuova e stimolante.
I Gesti Sapienti
Stamattina, quando mi sono preparata il posticino per la meditazione, mentre stendevo il mio tappetino etnico con una certa calma, ho fatto caso al gesto della mia mano.
Era lento, respirato, senza fretta, e io ero lì, tutta lì in quel piccolo gesto.
Sappiamo di vivere in un tempo frettoloso, frenetico, isterico, direi, ma vorrei qui rimarcare l’importanza di Prendersi, di reclamare, con ribellione e simpatica protesta, almeno qualche gesto di questo tipo, un gesto Leeeento, consapevole. [Leggi di più…]
Perdono e guarigione
Pubblichiamo i video delle due conferenze tenute da Marco Guzzi l’11 luglio 2015 al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, presso Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo.
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La resa
“A tutti voi, se ricevete questa lettera significa che sono ancora ostaggio, ma i miei compagni di cella (a partire dal 2/11/2014) sono stati rilasciati. Gli ho chiesto di mettersi in contatto con voi e di inviarvi questi miei pensieri. È difficile trovare le parole giuste. Sappiate che io sono in un luogo sicuro, completamente incolume e in salute (ho messo su peso, infatti); sono stata trattata bene, con il massimo del rispetto e della gentilezza. Avevo il desiderio di mandarvi una lettera su cui avessi riflettuto molto (ma non sapevo se i miei compagni di cella sarebbero stati liberati nei prossimi giorni o nei prossimi mesi, riducendo così il mio tempo).”
Lettera di Kayla Mueller, americana, cooperante nell’ospedale di Aleppo, in Siria, fatta prigioniera nell’agosto del 2013 e dichiarata morta nel febbraio del 2015 dall’Isis; all’indomani della notizia della sua morte la famiglia ha deciso di rendere nota questa sua lettera.
Giochiamo?
Se penso al gioco e al giocare, la prima cosa che mi viene in mente sono bambini sudati che si rincorrono, o seduti per terra tutti intenti ad escogitare qualche nuova avventura. È il ricordo piacevole e ancora vivo di un’infanzia, la mia, fatta di spazi estivi dilatati, pieni dell’entusiasmo di inventare il proprio tempo insieme con una combriccola di piccoli amici.
Poi si diventa grandi e il gioco diventa un’attività sempre più marginale, da nascondere nelle pieghe di altre attività più produttive e socialmente accettate. In fondo per tanti anni al gioco non ho pensato più, tutta intenta a realizzare concretamente gli obiettivi che ritenevo giusti per la mia vita.
Poi durante un esercizio del terzo anno di Darsi Pace è successa una cosa inattesa. [Leggi di più…]
Un Anno di Misericordia
Suor Giulietta, un’amica che ha seguito i nostri corsi dalla lontana Cina, in occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia ci ha inviato questa testimonianza:
L’anno di misericordia del Signore: questa parola evangelica e l’accentuazione speciale che Papa Francesco ha sottolineato per questo anno Giubilare Straordinario della Misericordia, hanno provocato un subbuglio nel mio piccolo cuore. Una slavina si è staccata dal mio mondo dei ricordi trascinando emozioni, lotte, sofferenze che con l’aiuto del Misericordioso si sono integrate nel mio vissuto diventando cellule vive che con la loro profondità, forza e potenza influenzano ancora oggi il mio essere e il mio interagire ogni giorno.
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