La mia insurrezione

Commenti

  1. Claudio Mazzucato dice

    Caro Marco C. speravo veramente di poter leggere qualche cosa del genere sull’incontro di Trevi.
    Da parte mia ho cercato di mantenere la postazione che mi è stata affidata come dice Bonhoeffer in totale comunione spirituale con voi a Trevi raddoppiando l’impegno. Chissà se il mio piccolo lavoro umano-spirituale vi ha giovato, a me piace crederlo certamente a me ha giovato il vostro lavoro.
    Spero tanto di poter leggere al più presto una sintesi dei lavori e magari qualche video.

    Ciao e grazie(anche a tutti i partecipanti) e buona estate

    Claudio

  2. Ciao Claudio,

    grazie per le belle parole sul mio post! Io penso (ma non lo dico certo come pensiero mio originale…) che siamo tutti collegati ad un livello molto profondo, che nemmeno ce lo immaginiamo. E che il lavoro fatto nel nascondimento serve al mondo – eccome! Questo ci insegna anche e soprattutto la nostra cara tradizione cristiana, se ben comprendo.

    Un caro abbraccio,

    Marco

  3. Caro Marco, rileggo più volte quanto hai scritto su Trevi ed ogni volta risuona in me come una musica nuova e raggiunge nuove profondità. Non avresti potuto trovare parole/note migliori per raccontare l’esperienza di Trevi che ho vissuto come un evento musicale che ha accordato note diverse in grande armonia: note fatte di ascolto attento, dialogo fecondo, sogni condivisi, e tanti, tanti, tanti lunghi abbracci che sciolgono vecchi ghiacciai e ridonano leggerezza e sorrisi; note che desidero lasciar risuonare a livelli sempre più profondi, perché la musica della insurrezione si propaghi nel mondo, inondandolo di armonia.
    Grazie Marco, grazie di cuore. Grazie di cuore anche a tutti coloro che hanno sognato e progettato l’evento Trevi, a tutti coloro che hanno lavorato per la sua realizzazione, a tutti coloro che sono intervenuti, a tutti coloro che hanno partecipato. Grazie di tutti gli abbracci ricevuti e donati, di tutti i sorrisi.
    Un grande abbraccio e sorriso a tutti. Giovanna

  4. Caro Marco, grazie del poetico resoconto, spero che questo post possa suscitare molti altri commenti e riflessioni sui giorni di Trevi. Abbiamo bisogno infatti di valutare bene questo evento, per continuare questa storia nel migliore dei modi.
    Un abbraccio. Marco

  5. Chiara dedo dice

    Sento che veramente a Trevi è nato qualcosa di importante. Nei primi giorni di gran caldo e di iniziale fatica scherzavo con Marco Guzzi paragonando le prime giornate al passaggio in sala travaglio. Fatica , caldo ,dolore,apprensione….ma anche comunione con altre persone che si preparano al parto…… Ho sentito che in quei giorni la nostra comunità come un utero che si dilata per permettere la nascita.
    Insomma da quando sono tornata ogni notte sogno neonate bellissim per i primi giorni bambine. Ma stanotte ho fatto un sogno che vi voglio raccontare.Mi rincontravo con una mia amica sterile sulla cinquantina,gran bella donna,che non sento da un po’di anni Aveva avuto un piccolo bambino di circa due mesi bellissimo sorridente,pieno di fiducia. Tenerlo in braccio è stata una gioia infinita. Il bambino lo aveva chiamato Giulio Cesare. Lei si chiama Maria.
    Anche l’inconscio sostiene l’insurrezione dei nascenti

  6. Caro Marco,

    hai ragione, ora sento che dobbiamo far sedimentare le impressioni, placare i pur legittimi entusiasmi, e capire come dare un senso compiuto a questa inedita comunione, dentro il nostro cammino. Io sono rimansto molto entusiasta (e commosso) per tante cose e un pochino perplesso su altre (come ho tentato di dire mercoledì sera, e molto meglio di me lo hanno fatto, subito dopo, Francesco e Francesca). Ma certamente e profondamente grato di avere avuto l’occasione di passare dei giorni a Trevi, per un “esperimento” di grande interesse, che potremo certo elaborare compiutamente durante questa estate.

    Un abbraccio riconoscente,
    Marco

  7. Anch’io a Trevi ho sognato di assistere ad un parto che avveniva nella scuola in cui iniziai ad insegnare.
    Sono contenta di avere partecipato al convegno, ho vissuto l’evento come inizio di una nuova modalità insurrezionale che sento farsi in me e in altre persone.

    La settimana è stata intensa ed ora ho bisogno di pormi alla giusta distanza per silenziare, ascoltare, interiorizzare, assimilare le tante sollecitazioni offerte.
    Avere ascoltato i relatori che in settori diversi lavorano per realizzare una società giusta, rispettosa della persona e dei valori costituzionali mi dà speranza e mi sollecita a cercare una base comune tra le persone di buona volontà che hanno il coraggio di esporsi e di mettersi in gioco nella trasformazione di se stessi e del mondo.

    Abbiamo appena iniziato e la strada è lunga e non facile, ma siamo tutti dentro un Abbraccio universale, il solo, a mio parere, che dà senso alle parole, ai gesti, ai sorrisi e agli abbracci che ci siamo scambiati.

    Grazie di cuore a Marco Guzzi e a Mauro Scardovelli, a Paola e a Carolina, a Marco C. e a tutti i compagni di questa nuova avventura.

    Giuliana

  8. Caro Marco, grazie per questa tua apertura d’anima con la quale mi fai sentire ” quel tocco buono che scioglie i ghiacci” i miei personali ghiacci. Io ero altrove, sull’Alpe di Siusi , ma non c’è stato giorno che non pensavo a voi riuniti a Trevi.
    Ho pensato che qualcuno stava rimodellando il mondo storto e violento in cui viviamo. Raccolgo il vostro spirito per fortificare il mio, nella mia battaglia interiore, cosi debole, ma in fondo ostinato. Resto con tutti voi…fate fiorire anche me, come un campo di fiori gialli, sotto cui cresce rigogliosa la verdura del mio orto, come nel sogno che ho ritrovato stamane, al risveglio.
    Un abbraccio commosso e forte.
    ivano

  9. Silvia Rambaldi dice

    Della bellissima settimana a Trevi ricordo gli occhi delle persone che ho guardato e che mi hanno guardato nella reciproca ricerca di qualità interiori.
    Gli abbracci e la profondità di tanti momenti.
    Il percorso attraverso l’economia e la politica (non facile) in cui comprendo che è necessario introdursi per il bene comune.
    La modalità di dialogo e di ascolto in cui ci siamo calati, mettendo in discussione noi stessi e le nostre convinzioni per aprirci agli altri.
    Credo che sia stato un momento di importante crescita per tutti e sono convinta che sia una strada buona, un esperimento riuscito e da portare avanti.
    Grazie di cuore per questa opportunità.
    Silvia

  10. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato.
    Ho conosciute tante belle persone, anime coraggiose e con una fede autentica.

  11. Se l’esperienza di Trevi è stata intensa, profonda, ampia, indescrivibile in tutte le variegate sfumature, ciò che scrivi, caro Marco, è altrettanto denso di senso che va letto e riletto per distillare la preziosità di ogni tua parola.
    Il tuo scritto fa percepire bene ciò che abbiamo vissuto a Trevi, una molteplice e complessa esperienza relazionale in cui mi sono immersa predisponendomi a viverla pienamente, fiduciosamente. A volte ho avuto la sensazione di perdermi avvertendo il bisogno di prendere distanza per ricentrarmi, per ritornare alla mia postura interiore, per collocarmi dentro l’evento, nel silenzio ritrovare il mio posto per poter essere presente, per ridare ordine e ritmo a ciò che stavo intensamente vivendo.
    Momenti di contatto emotivo in me e di contatto così intimamente risonante nella relazione con l’altro che ha reso questa esperienza unica per osservare l’essenzialità del bagaglio del mio lavoro interiore fin qui sperimentato, per sentire e toccare la consistenza della mia trasformazione che è avvenuta in questi sette anni di formazione in “ Darsi Pace”.
    Questi sette anni segnano e chiudono un ciclo importantissimo della mia vita, un crescendo di esperienze reali che mi hanno davvero cambiata e questa vacanza ha coinciso con anniversari di eventi della mia vita molto significativi. Credo che Trevi segni in me il nuovo inizio.
    Molto devo rivedere, risentire, ritornare su alcune riflessioni per rileggere e poter assimilare almeno alcuni contenuti essenziali di questo evento. Sono convinta che l’esperimento di Trevi avrà seguito, siamo all’inizio di una nuova e urgente gestazione in cui la nuova sfida avrà la capacità di trovare sinergie fra la realtà del metodo di “ Darsi Pace” e quello di “ Aleph” per approfondire e intensificare il lavoro interiore capace di dar vita a nuove e inedite esperienze pro creative.
    Oggi ho nel cuore tanta gratitudine per tutta l’abbondanza di doni che ho ricevuto e continuo a ricevere dal cammino di Darsi Pace, domenica a conclusione della Messa con la benedizione ho sentito nel mio cuore tanta gratitudine verso Marco, verso Paola, verso Mauro, verso ogni persona che ho incrociato in ogni momento di questa benedetta settimana che apre a qualcosa di grandioso e di davvero nuovo.

    Incontrandoti, caro Marco Castellani, ho rivisto nei tuoi occhi la gioia del ricercatore e l’entusiasmo di chi cerca Dio, ovunque, con cura e attenzione, senza distrazioni, puntando lo sguardo all’intero per cercarlo nel particolare di ogni forma di vita, ciò che avevo colto nell’incontrarti a Santa Marinella qui a Trevi mi è apparso proprio chiaro.
    Con gioia , grazie di cuore! Vanna

  12. Alessandro C. dice

    Ecco, ora il sogno non è solo realizzato ma è anche raccontato nel migliore dei modi.
    Grazie ASTROFISICO. Il modo con il quale ti sei presentato a Trevi è stato così simpatico da rendere allegro e leggero un ambiente che già di suo stava prendendo quota e così già dopo poche ore eravamo tutti ben sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda.
    Settimana intensa, ricca, nutriente e allegra, come primo esperimento non potevamo sperare dipiù.
    Pensavo di concedermi delle uscite o qualche tuffo in piscina……..tranne 4 vasche prima della colazione non sono riuscito a concedermi altro, troppo interessante.
    Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa bella e importante esperienza di vita.

  13. Solo tanta commozione e il rammarico di non essere potuta arrivare prima per motivi di lavoro.
    Ma tre giorni mi sono bastati per vivere qualcosa di intenso e profondo e…..caro Marco non potevi descriverlo meglio.
    Seduta accanto a sconosciuti in sala, così  come a tavola e sentire che non lo erano affatto che avevamo molto in comune pur nella diversità, presi dalla curiosità gli uni verso gli altri con l’accoglienza che ha subito prevalso sulla diffidenza iniziale.
    Davvero un’emozione grande culminata con l’intervento di Giuliana Mieli sul vero e profondo significato della nascita e con il dialogo ricco di affetto ed entusiasmo fra i giovani appartenenti ai due gruppi tanto che, scherzando, si sono chiamati “Darsi Aleph”.
    La nuova umanità sta insorgendo, lentamente e silenziosa ma, ne sono sicura, darà i suoi frutti.
    Gabriella

  14. Vanna, Alessandro, Gabriella,

    grazie dal profondo del cuore per le vostre parole. Ma proprio dal profondo. Capisco sempre di più che questo “incarico” di scrivere di Trevi è stato per me un ulteriore dono, a corollario di questi giorni già pieni di grazie e di incontri. Ed ecco, a proposito di incontri, non posso tacere come siano stati veramente significativi per me quelli con Vanna e Alessandro, per quanto mi hanno dato e mi stanno dando ancora adesso, ripensandoci. Vi esprimo profondamente la mia gratitudine: Marco Guzzi dice

    “Credo
    sempre più soltanto al contatto personale:
    un ‪‎cuore‬ fremente passa il suo fervore
    ad un altro cuore, capace di ricevere.”

    Ecco, dalla vostra umanità – e da quella di molti altri, certo – ho ricevuto molto, moltissimo.

    Da Gabriella già ho “preso” tanto in altre occasioni, e le esprimo la mia gratitudine per tutto questo!

    Un abbraccio,
    Marco

  15. Da quanto ho potuto leggere fin qui, Trevi è stata un’ esperienza davvero straordinaria…ci sarà qualche video anche per chi non era là?
    Lo spero vivamente, ciao a tutti, mcarla
    .

  16. Giuseppe Alunni dice

    Ciao Marco , grazie per esserci stato ”prossimo ” a Trevi.
    Bello e’ stato sentirti interessato alle storie uniche , irripetibili .
    Eppure e’ accaduto tutto in una settimana in cui il signore del mondo sembra aver messo un punto definitivo.
    Forse , come i trentasei giusti di Israele , se non avessimo trovato quel tempo , tutto sarebbe stato ancor piu’ avvelenato .
    Avrei voluto stare di piu’ con te e Mauro , ma doveri diversi mi hanno chiamato .
    A presto per i corsi e , se puoi mi piacerebbe avere una tua impressione sul mio libro .
    Un caro saluto a a te e Paola che , con la sua fetta di anguria , ha sollevato con un piccolo gesto di incomparabile
    affetto ”dai crucci un uomo stanco”.
    Giuseppe Alunni dalla torrida Terni.

  17. giancarlo salvoldi dice

    Ringrazio Marco Castellani che ha puntato il telescopio e ha letto “le stelle” della settimana di Trevi con la testa e il cuore.
    Il sangue di Nizza conferma la bontà del nostro piccolo ma fortissimo evento, di riflessione e di pratica, dei “due” che nella diversità si incontrano e dialogano e cercano integrazione: passando dall’io egoico bellico all’io dell’anima.
    Continuiamo certo a sognare, anche se i disperati, che dichiarano di amare la morte mentre noi amiamo la vita, ci sfidano. Abbiamo il dovere di restare saldi nella difesa della nostra Costituzione, su cui il confronto è aperto, e saldi nella difesa della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” (ONU, 1948), cui l’Occidente ha dato un contributo essenziale con la concezione della persona con dignità inviolabile, e con i princìpi di libertà e di democrazia.
    Occidente bivalente ed ambiguo, come bivalenti ed ambigui siamo tutti noi: per questo non si deve estirpare la zizzania.
    Il mondo è percosso e attonito davanti a gesti che indicano una grande disperazione personale che diventa la disperazione del fondamentalismo islamista, e che a cadenza regolare esibisce la sua ferocia col terrorismo che ci vuole arresi e vinti.
    Il nostro lavoro in ” Darsi pace” e in “Aleph” ci insegna che l’uomo è abitato dalla paura e dalla rabbia, e vediamo che esse crescono in questa fase storica.
    Noi siamo solo un granello di senape, ma c’è bisogno del grande albero che da esso può nascere.
    Perchè noi oggi riflettiamo sul modo migliore di difendere la nostra Costituzione, ma sappiamo che la Carta dell’ONU, che potremmo definire la Costituzione del mondo, dovrà essere sottoscritta anche dai 50 Stati islamici che l’hanno ripudiata, negando libertà politiche e civili e soprattutto la dignità e la parità della donna.
    Abbiamo sperimentato che i cacciabombardieri hanno fatto cadere i tiranni sanguinari del socialismo arabo, ma non hanno potuto esportare la democrazia, ed anzi si è profilato il rischio Isis/Daesh.
    Servono i percorsi alternativi che stiamo sperimentando grazie a Marco Guzzi e a Mauro Scardovelli: umilmente seguiamo il percorso che non si illude più con l’aberrazione, in cui anch’io caddi, che “la politica è tutto”, ma coniuga la conversione, la metanoia, con l’impegno politico.
    A livello di esperienza personale, confesso che a Trevi sono rimasto in parte contratto, ma che questo nulla toglieva alla mia disponibilità e alla simpatia profonda che provavo per tutti.
    Infine chiedo scusa se a volte le mie parole possono essere parse aggressive mentre per me erano solo appassionate.
    Spero che ci rivediamo l’anno prossimo.

  18. Mi piacerebbe sapere con quale animo siete tornati a casa e soprattutto se-dopo un’ esperienza così intensa- per qualcuno c’e’ stata un’ accellerazione di vita nuova nella sua quotidianita’…
    Grazie, mcarla

  19. Ciao a tutti. Grazie a Marco Castellani che mi ha permesso di percepire con delicatezza il clima che si è respirato a Trevi. Ho potuto partecipare una sola giornata ma ho apprezzato il coraggio , il clima collaborativo degli organizzatori . Il lento lavoro di “immischiarsi” l’un l’altro operato da Marco Guzzi e Mauro Scardovelli ha portato la fioritura dell’evento. Una settimana di politica , economia , sociologia , arte , scienza e spiritualità . Dopo due anni di Darsi Pace sono fermamente convinto che solo il lento lavoro personale può permettere i veri cambiamenti duraturi. Un lavoro di abbandono di tutte le difese narcisistiche che non ci permette di germogliare come uomini nuovi. Nascenti appunto. A Trevi , in quella sola giornata , ho percepito anche questo. È’ stata una esperienza viva come l’umanità che la rappresentava in tutte le sue colorazioni. Ero fresco dalla lettura di un testo che mi ha colpito nel profondo : il cuore a nudo di Marco Guzzi . Tutto è’ risuonato dentro di me come una semplice nota ma di profonda gratitudine verso chi ha dato tutto se stesso per Perdonarsi e vera/mente donarsi all’altro , in un all/in che richiede responsabilità di essere adulti con coraggio, fede e passione. Non nasce da queste qualità L’insurrezione ? Un abbraccio pieno di affetto a tutti.

  20. Riflessioni dopo Trevi
    A quasi una settimana dal ritorno dalla bellissima ed intensa esperienza, mi sento ancora carica di energia ricevuta e di sollecitazioni che continuano ad interpellarmi.

    Uno scrigno ricco di relazioni aperte , positive e fiduciose espresse in sorrisi, abbracci, sguardi dati e sguardi ricevuti..accolti con forti emozioni…..

    Preziosi momenti di ascolto, di silenzi, di maggior conoscenza di me stessa in contesti diversi…dalla biodanza ( grazie alla preziosa conduzione di Carolina ) alla meditazione di Marco…. .alle esercitazioni di Antonio. ai risvegli corporali e poetici di Paola
    …un prezioso filo di collegamento tra l’interno e l’esterno, tra me e il mondo….

    Gli interventi dei relatori, pur partendo da contenuti diversi, a secondo della loro professionalità, hanno espresso la loro esperienza e testimonianza verso una direzione: la trasformazione del mondo partendo dalla trasformazione di noi stessi. Alcuni contenuti, che per me erano difficili( economia – finanza) sono stati un po’ più comprensibili grazie alla sapiente regia di Mauro che ha saputo dosare, brevi sintesi, collegamenti facilitanti, pause, silenzi, modalità di confronto reciproco, di note basse e alte, di armonia e disarmonia……di attese, di ascolto…..

    È importante e vitale continuare in questo percorso con la sinergia e la complementarietà di Darsi pace e di Aleph.

    Ora il desiderio di ascoltare le relazioni che non ho potuto seguire e di risentire, rigustare quanto ho accolto…per assimilare come prezioso nutrimento e poi ri- partire ….un nuovo inizio.
    Grazie di cuore a tutti, Irenilde

  21. Arrivata a pag. 183 di “darsi pace” dove si legge della lettera da scrivere al nostro bambino interiore sono rimasta basita, perché istintivamente al ritorno da Trevi ero andata da mia madre e le avevo chiesto di abbracciarmi e dirmi le frasi amorevoli e consolatorie che io le
    suggerivo.. . e di non smettere finché non mi fossi ritenuta soddisfatta. E così tutti i giorni finché non fossi dovuta ripartire.
    Mia mamma (che non è mai stata espansiva e dolce) è rimasta sbigottita, si è schermita……ma lo ha fatto!
    E l’effetto è stato potente su entrambe. …..e l’ultima volta che ci ho parlato al telefono ha VOLUTO
    dedicare qualche minuto a ripetere
    quelle frasi…… ( senza contatto fisico per me risuonano meno, ma comunque l’effetto è stupefacente: non più solo “ordini di servizio” ma carezze
    all’animo). Grazie, questa è bellezza.

  22. Bell’esercizio, davvero! Grazie. Marco

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  1. […] vicino alle piscine. Rosa sta per iniziare il primo anno in Darsi Pace, dopo essere stata a Trevi per la settimana “insurrezionale” (e avere visto una sbaraccata di video di Marco Guzzi, come mi dice). La incontro in compagnia di […]

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