L’EGITTO INTERIORE O LE DIECI PIAGHE DELL’ANIMA I Gruppi Darsi Pace della Lombardia rileggono la Bibbia Abbazia di S.Egidio di Fontanella – 21 ottobre 2017

Commenti

  1. L’incontro a Fontanella mi ha regalato tanta gioia sia come momento di rilancio del lavoro trasformativo nei gruppi territoriali lombardi, sia come ulteriore opportunità di conoscenza di me stessa e di comprensione del tempo che stiamo vivendo, un tempo finale, di crisi che mi interpella, mi chiama a decidere in modo un po’ più consapevole, libero e responsabile di aderire all’orizzonte della rivelazione di Cristo.

    Questa decisione non è automatica, non viene fatta una volta per tutte, richiede costante lavoro interiore di svuotamento, di silenziamento della mente, di ammorbidimento della sostanza dell’anima per dissolvere la forma di me che conosco e per lasciarmi ri-figurare dallo spirito dell’Uomo Nuovo nell’abbandono fiducioso.

    Conoscevo i libri di Annick de Souzenelle prima di arrivare in Darsi pace, il lavoro all’ interno di questo meraviglioso laboratorio mi aiuta a comprenderli meglio.

    Giuliana

  2. GianCarlo Salvoldi dice

    Mi piace molto che noi praticanti lombardi di Darsipace ci siamo ritrovati tra le mura dell’antica abbazia di Fontanella, dove ci risuonavano ancora le armonie degli Inni e dei Salmi messi in poesia dal friulano padre David Maria Turoldo.
    Una lunga e gremita tavolata ci ha visto trascorrere in convivialità una giornata aperta dalla meditazione così ben guidata da Giuliana che sarebbe piaciuta anche a un David di cultura novecentesca e che cantava una fede ardente.
    Quell’ambiente e quella figura piena di spirito messianico, mi facevano sentire in continuità con la fede che ho vissuto anche in quei luoghi e che ho condiviso con tanti lombardi che là accorrevano da ogni angolo della contestazione.
    Era contestazione veemente di tanti aspetti di una Chiesa in faticoso travaglio conciliare, ed era contestazione politica sostenuta da ideali pieni di speranza in nuovi percorsi di giustizia e pace.
    Oggi i tempi chiedono una pace più vera e più profonda di quella che chiedevamo allora in quell’abbazia, chiedono più empatia e dialogo, chiedono gesti politici di pace fatti da uomini essi stessi pacificati e lontani dall’io bellico.
    La mia speranza giovanile lì si è saldata con quella che sto costruendo e sperimentando in Darsipace, dove lavoriamo anzitutto su noi stessi per costruire l’io relazionale, capace di allontanarsi dalla disperazione personale e politica.
    Ed abbiamo camminato in piccola folla sulle colline di Sotto il Monte Giovanni XXIII, il papa della “Pacem in terris”.
    Leggo tutto ciò come inizio di un anno di lavoro per l’Insurrezione dell’umanità nascente, come M. Guzzi insegna.
    Ivano ha fatto una relazione molto esaustiva e sono grato a quanti hanno costruito quella giornata.
    GianCarlo

  3. E’ veramente stupendo, in ogni particolare, il racconto di questo vostro incontro.
    Non conoscevo Annick de Souzenelle e ciò che ho letto qui mi ha toccata in modo tanto delicato quanto profondo, già con grande forza seppure in poche righe.
    Grazie! Ciao, Barbara

  4. Vorrei ringraziare chi avrà la pazienza di leggere questa mia relazione che Giancarlo definisce “molto esaustiva” ma in cui riconosco anche la fatica di produrla, avendo lottato per lasciar fuori lungaggini spropositate, di ricordi ed emozioni personali che il luogo stesso dell’Incontro , l’Abbazia dove da giovane giungevo con altri giovani a cantare i Salmi che Padre David Turoldo aveva ritradotto per essere da tutti cantabili, poichè diceva ” cantando i salmi si canta anche la storia del mondo ” . Per cui nella relazione che ho svolto a felice memoria dei partecipanti, ma anche per mostrare a tutti le sorprese e la meraviglia della lettura simbolica e spirituale che Annick de Souzenelle ci suggerisce, quando leggiamo e meditiamo sulle parole della Bibbia, non più in modo infantile.
    Ringrazio pertanto Giancarlo per aver espresso quanto è anche in me, riconoscendo in lui uno di quei giovani di allora che , come me, correvano ” da ogni angolo della contestazione ” presso l’Abbazia di Fontanella da Padre David, in tempi di profondo travaglio conciliare, e soprattutto della mia inquieta anima giovanile.
    Continuando a lavorare insieme a Giuliana, a Barbara e a Giancarlo, a Marco Guzzi e a tutti voi, spero davvero che anche il mio approdo a Darsi Pace, a questa mia età non più giovanile, possa contribuire all’insurrezione delle nostre anime per un mondo che non ha più bisogno di diagnosi dei suoi mali, ma soprattutto di cure , certo misericordiose, ma anche radicali e determinate, perchè le Piaghe d’Egitto, non sono storie fantastiche del passato, ma realtà storiche presenti e reali del nostro tempo storico, ma che solo i Mosè, coloro che hanno liberato sè stessi dalle loro balbuzie e dalle loro paure, e trasformati nella nuova vita dello spirito, possono affrontare , armati solo della Verga della Parola Divina che battuta con fede , sulla roccia, fa scaturire la fonte d’acqua viva che ogni popolo, ogni rivoluzione sempre ricerca.

  5. Credo di aver già espresso il mio apprezzamento per l’ incontro a Fontanella in altra occasione, comunque mi unisco al ringraziamento per quella giornata nella quale ho “respirato bene”, ho accolto parole “nutrienti”, il tutto in un luogo di particolare bellezza e suggestione. Stefania

  6. Grazie Ivano! Davvero di cuore per il lavoro svolto, per il tuo impegno infaticabile e prezioso.
    La giornata a Fontanella è stata per me qualcosa di magico: la sintesi fra ascolto, profondità, ricerca di senso, ma anche condivisione, sintonia, allegria. Credo che le nostre anime si siano unite e abbiano cantato all’unisono in nome dello Spirito! Eliana

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