Situazioni vissute in questi mesi hanno spalancato con violenza la porta della mia ferita; esperienza dolorosa ma salutare per scoprire che la ferita, ben difesa da strati di maschere, era ancora lì, aperta, purulenta, sanguinante.
La tentazione di richiudere immediatamente la porta è stata forte, fortissima. Il mio ego, terrorizzato, desiderava solo fuggire, riportarmi nella maschera della mia ordinaria alienazione, ma una voce dentro mi invitava a restare, ad abbandonarmi senza riserve nel baratro.
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