Ho terminato da poco tempo la visione della sesta e ultima serie del telefilm americano Lost; ho riflettuto sui motivi che a mio avviso rendono Lost un prodotto raro e straordinario; e credo d’aver raggiunto alcuni punti fermi.
Archives for Novembre 2010
Corso Intensivo Dicembre 2010
Pace interiore e creatività
Dalla tensione perfezionistica
all’abbandono creativo
Corso intensivo di formazione integrata per
credenti e non credenti del XXI secolo
con Marco Guzzi
5/8 dicembre 2010 [Leggi di più…]
Science: menti distratte dunque tristi, solo la preghiera ci fa stare nel presente
Corpo morto.
Come diversi di noi, credo, in questo periodo particolare mi sento sotto assedio. Aprire un sito on line di un quotidiano, leggere un giornale, guardare la tv, mette ogni giorno a confronto con quadri umani del tutto depressivi. Mi sembra che il mondo sia attratto unicamente dal bizzarro, dall’eccessivo e dallo spaventoso.
Mentre io sono mortalmente annoiato da questo panorama, e mi sento di contrario, attratto – come un invertebrato notturno – soltanto da qualcosa o da qualcuno che balugina luce.
Ma la luce appare sempre più rada, sempre più difficile da scovare. E ho come l’impressione che la luce non possa e non potrà mai arrivare – finalmente e del tutto – se questo scenario vecchio che ci paralizza, consunto e cascante, non verrà del tutto eliminato. Se con esso non si riuscirà prima o poi, definitivamente, a fare i conti.
Heidegger e il pensiero dell’essere
E’ difficile per chi, come me, non abbia una specifica vocazione filosofica (al liceo spesso me la cavavo con il Bignami di filosofia…), seguire i ragionamenti del pensiero astratto, comprendere e gustare pienamente la bellezza dei traguardi della ragione umana.
Mi affascina l’idea che i filosofi, come i poeti, siano i “legislatori occulti dell’universo”, capaci di intuire la direzione del tempo, di coltivare nuove visioni che aprono mondi, ma poi fatico a ‘reggerne’ tutte le implicazioni … [Leggi di più…]
Il vero sacrificio di Isacco, Dio non manda croci a nessuno.
La lettura moderna di un brano malinteso: liberi da sacrifici e da legami familiari nevrotici
Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: “Abramo, Abramo! ”. Rispose: “Eccomi! ”. Riprese: “Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, và nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò”. Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Gn 22 [Leggi di più…]
Pater Noster
Cari amici, anime diverse ed affini in cammino,
desidero condividere con voi la mia lettura del Padre Nostro, che ho fatto seguendo lo svolgimento della Lectio Divina monastica.
Alla preghiera si intrecciano riferimenti alle Scritture, riflessioni personali, spunti di poesia come lampi di luce.
Ho scelto il ‘Padre nostro’ perché è la preghiera che Gesù ha lasciato ai suoi per parlare a Dio, per insegnarci come intessere una relazione d’amore con lui e tra noi. [Leggi di più…]
LAMPI – Qual è l’uso corretto dei beni della terra? Nuova Visione nel sito di M. Guzzi
Carissime amiche e carissimi amici,
in queste ultime settimane in cui pare che l’83% dell’attenzione degli italiani sia stata assorbita dai “fatti di Avetrana”, tra zio Michele e mamma Concetta, papà Giacomo, Sabrina, e altri personaggi di questo film dell’orrore d’ambientazione rurale, ciò che invece mi ha colpito di più è la somma di 250.000 euro che la RAI aveva proposto a Benigni per la sua performance nel programma di Saviano, e che il manager di Benigni ha sottolineato essere molto al di sotto dei suoi compensi abituali (!) [Leggi di più…]
Oggi conosco il rispetto grazie ai miei figli
Perché scrivo di me? Perché ora?
Me lo sono chiesto anch’io.
Forse perché i tempi sono pronti, in me e intorno a me: sono tempi di rivelazione, dove molte realtà negative si stanno sgretolando, la menzogna che sottende al male non regge più.
Dobbiamo fare i conti con tutte le forme di inganno, chiederci dove le alimentiamo, le tratteniamo, le assecondiamo e guardare in faccia la nostra realtà. L’umanità vive in un mondo inquinato, sfruttato, lacerato, abusato e noi ci siamo dentro, forse è il tempo in cui ognuno di noi può capire dove siamo chiamati ad avere un po’ meno paura e a rivelarci e a togliere così la terra sotto i piedi al male.
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