Guardare oltre la fine: la nuova annualità dei gruppi Darsi Pace

Commenti

  1. e a Padova vieni mai?

  2. Carissima, sono venuto pochi mesi fa….ma vedrai che tornerò…Grazie. Marco

  3. Caro Marco,
    io non ho la pretesa di comprendere ciò che tu scrivi e questo non per un timore reverenziale e neppure per la mia incolmabile ignoranza, ma solo ed esclusivamente per quel poco di consapevolezza che ho di me stessa e della vita nel suo relazionarsi.

    Tra pochi giorni vivrò “Ricominciare” ad Albino e spero di portarci dentro tutti i frammenti residuie e caotici di questa estate imprevista.

    Era tutto così ben programmato. Una estate PIENA che NEL SUO MONOTONO DISPIEGARSI mi si è rivelata come un IMPREVISTO
    Non è capitato nulla di diverso, di VERAMENTE “NON PREVISTO”, salvo l’impatto che ha avuto in me.

    Ho rivissuto (riascoltando) l’intensivo di fine anno di S. Marinella e ciò mi ha aiutato moltissimo, lo trovo ogni volta nuovo; e mi domando: ” come vivere?” come CONCEPIRE la mia vita ADESSO?

    E desidero che questa sia in me una domanda: non retorica; senza pretese; non predatoria e così continuo questa specie di sproloquio solitario, che forse è solo UN “NON SENSO?”.

    E quel che emerge ora in me è: ” si certo QUESTA VITA E’ NOIOSA”.

    Mi pare che m’ ammazzi più la noia che il dramma del dolore, del perico o della paura della miseria o della morte.
    Anzi direi che paradossalmente per uscire da queste sabbie mobili l’affermazione ideale in me possa essere:

    OGGI, proprio ora E’ UN BUON GIORNO per morire.

    Allora le mie labbra quasi automaticamente si schiudono al sorriso e non vi è alcuna disperazione in me, ma solo gioia. Ora si che posso veramente concepire la mia vita. Sono libera di aderire al mio monotono presente, vivere ogni rapporto come se fosse l’ultimo, anzi L’UNICO e godermelo integralmente.

    Che vuoi che ti dica: ” Auguri per tutto”.

    Te l’ho gia detto ma mi ripeto volentieri: ” valeva la pena iscrivermi al corso telematico anche solo per apprendere che IO SONO L’UNIVERSO”
    Sono quella parte di universo la cui evoluzione diviene AUTOCOSCIENTE della sua stessa trasformazione NELLA CREATIVITA’.

    Grazie a questo CONCEPISCO L’OLTRE e comprendo un poco LA FRANCESCANA sorella morte.

    Credimi questi piccoli onnipotenti aggressori dell’umano (che sono io, in parte. Una piccola parte di me. ooh non è tanto piccolina..), che non cercano neppure più la pietra filosofale, ma qualcosa di più effimero: il potere. Anche a loro la vita, in altro modo sussurra: “stolto questa notte stessa tu morrai”. E è un invito liberatorio che talvolta risuona anche in me, quando m’attacco troppo ad una PRESUNTA VITA senza il tocco pacificante DELLA MORTE ed agisco violenza e delirio in una onnipotenza IMPOTENTE.

    Farneticante vero? “ma che c’entro io…” col tuo discorso e col tutto?

    Che tu ci creda o no in me le tue parole hanno fatto CENTRO: “mi hanno affrancato dalla noia”.

    Ciao un abbraccio ed a presto.
    Saluti cari a tutti, ed in special modo a Paola
    con affetto
    Rosella

  4. Paola Balestreri dice

    Cara Rosella, sono felice che ci vedremo presto ad Albino!!!
    Hai ragione: la “decisione anticipatrice della morte” (Sant’Ignazio, Heidegger e tanti altri maestri di spiritualità che nei Gruppi impariamo a conoscere…) è un efficace antidoto alla noia, alla depressione e al senso di vuoto.
    E ha il potere di rendermi un po’meno ‘deficiente’, nel senso di ‘carente’ di vita e di gioia.
    Tutto sta nel miracolo di quell’attimo in cui l’io si rovescia, senza morire.
    Un abbraccio
    Paola

  5. Grazie Paola,
    senti, tanto per… “continuo a (*)eggiare!”.

    Sto impegnandomi a fondo, per andare oltre la noia.
    La mia fine va confluendo in un NUOVO INIZIO.
    Sono la stessa eppure diversa.

    Senti questa:
    Mi sono andata a vedere il concetto di PIETRA FILOSOFALE poichè lo avevo enunciato a braccio o, per meglio dire, “a spanne…”

    “G. Ranque, La pietra filosofale, pag. 38: “La Pietra Filosofale, come la descrivono i filosofi, si comporterebbe come una sorta di catalizzatore, capace appunto di far evolvere gli atomi, senza però modificare troppo i pesi degli elementi trasmutati».”. ”

    Ma scusa, se facciamo una conversione dall’esterno verso l’interno, lavorando sugli unici elementi sui quali possiamo compiutamente lavorare nell’universo IL NOSTRO IO; l’elemento chiave, IL CATALIZZATORE, non ti par che possa essere la fiducia? o per meglio dire LA FEDE ?
    Quel minimo richiesto affinchè SI SPOSTINO anche LE MONTAGNE nell’universo?

    Vedi che Marco, con la sua sperimentazione di una libera trasformazione iniziatica di tutti noi in “tecnici mistici” (o che altro dir si voglia), poco poco si ritrova non a rigirarsi i pollici, tra un incontro e l’altro, ma ad “armeggiare” (questa mi piace un sacco!!!) proprio con QUELLA COSA LI’.

    Mica male no? potrebbe persino essere in grado di gestirla FOLLE MENTE.

    Sorridiamo “e che il mondo sia migliore!”
    Vi abbraccio
    Rosella

  6. Avete letto la lettera di San Paolo di oggi? (Rm 8-28,30). Possiamo sperare che “tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio”? Possiamo pensare che noI siamo “predestinati ad essere conformi all’immagine del figlio suo?” Aiutiamoci con questa convinzione!

    Un abbraccio a tutti, un saluto particolare a Rosella. Gabriella

  7. Ciao Gabriella,
    data l’ora in cui posti ho come l’impressione che tu abbia ripreso il lavoro; e quindi:
    Allora che t’ha intrigato? il nesso connesso con la tua professionalità diciamo “alchemica?”
    O: quel cerchiolino che ti “streghetta” l’anulare sinistro?
    Il famoso “anello d’oro” che finisce sempre per sprofondare nelle viscere della terra o di qualche pesciolino… più o meno rosso e più o meno grosso e d’oro (vedi Giona); e che ci tocca ritrovare, fidandoci ed affidandoci all’energia dell’Amore, che solo sa render semplici le impervie prove?
    Che il colore della FEDE sia proprio l’oro ?
    che nel mondo egoico catalizzi in un modo ed in quello spirituale trasfiguri la sostanza della nostra ANIMA MASCENTE nella luce…?
    O ancora, anche se misconosciute (tu posti da Roma la lettera ai romani 8-28,30), son le tue radici Lombarde che oggi, ” Santa Maria Nascente” sotto il luccichio abbagliante della “madunina” ti traslocano in quest’altra piazza in cui molte cose vanno a finire confluendo il lavoro proficuo di un pastore: Dionigi (di cui rendiamo grazie) in un nuovo inizio, sotto l’egida dell’Angelo nostra … (ho un attimo d’esitazione…. Io per come l’ho conosciuto direi “focosa” ma per come lo conosco ora si è di molto addolcito… anche d’aspetto. Vedremo. per ora lasciamola lì…)… sicura guida verso la santità.
    Insomma… tutto questo per ringraziarti ricambiando il tuo ricordo nel saluto e nell’augurio di una buona giornata. e già che ci sono:” e sì che siamo predestinati…” ma solo attraverso il nostro personalissimo SI’… altrimenti “che c’entro io col tutto?”.
    Ti abbraccio di cuore
    Rosella

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