Meditazione e preghiera cristiana: due pratiche in dialogo

Commenti

  1. Che bel regalo questi due video oggi nella festa degli Arcangeli! mi sembra di respirare la stessa aria, di essere anch’io lì ad Albino e la mia anima esulta piena di gratitudine.
    Grazie Marco e grazie a te Paola che rendi fruibili questi preziosi insegnamenti!
    Che gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, vi proteggano sempre!
    Auguri a Gabriele!
    un abbraccio. giovanna

  2. … non ho ancora ascoltato i video, ma desidero unirmi a Giovanna nell’augurare un buon onomastico a tutti gli Arcangeli che conosco… e ringraziare quelli che continuano a pregare per me.
    Un abbraccio di cuore
    Rosella

  3. carissimi Marco e Paola… solo grazie, perché questo è proprio un bel regalo per il mio onomastico! 😀

  4. Filomena Bernocco dice

    Anch’io desidero ringraziarvi, tanto

    Ho ascoltato per ora il primo dei due video e ho trovato parole edite ed inedite, udite ed ‘inaudite’, come sempre mi accade negli incontri dei gruppi.

    Riporto questo passaggio che mi ha particolarmente colpito, per la sua verità:

    ‎”Il Cristianesimo non è una religione, il Cristianesimo è la trasformazione del mondo, è la salvezza integrale della materia del mondo, dei corpi morenti di tutti […] E’ il compimento della speranza più pazza che l’uomo può immaginare.”
    Perciò, come Marco afferma subito dopo, il Cristianesimo è giunto fino a noi attraverso il tempo e lo spazio e non finirà, non potrà finire perchè l’uomo NON PUO’ rinunciare a questa santa pazzia.

    Vi abbraccio
    Filomena

  5. Ero presente fisicamente al corso di Albino e ho seguito tutto con attenzione e concentrazione, ho anche preso appunti e l’ho riletti a casa. Però, riascoltando ora l’ultima lezione, non solo teorica, ma iniziatica, mi sembra di sentirla per la prima volta; è come se tutto mi giungesse nuovo, ascolto le parole già udite, le rimastico dentro di me con piacere e sprigionano ancora per me un grande nutrimento, adatto a questa giornata. E’ proprio vero che si è sempre ricomincianti, come ci ricorda spesso Marco! Questa constatazione spero mi aiuti ora e in futuro a non avere fretta, a non cadere nello scoraggiamento per le difficoltà nella trasformazione, che mi si parano davanti quasi ogni ora. Constato che è veramente frutto dell’ego l’impazienza: il frutto desiderato, l’albicocca matura richiede tempo e tempo giusto. L’immagine mi convince oggi, forse di più che venti giorni orsono, forse perché oggi sono diversa, sono stata trasformata da altre esperienze, da altri momenti di sofferenza e di gioia. La vita è preziosa ogni giorno!
    Grazie Marco e Paola per questo servizio e auguri a tutti! Mariapia

  6. “Compresi che la Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile. Compresi che la Chiesa ha un cuore, un cuore bruciato dall’amore.
    Capii che solo l’amore spinge all’azione i membri della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l’amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l’amore è tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti i luoghi, in una parola, che l’amore è eterno.
    Allora con somma gioia ed estasi dell’animo gridai: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l’amore. Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore e in tal modo sarò tutto e il mio desiderio si tradurrà in realtà” (dal Diario di S. Teresina di Lisieux)

    S.Teresa di Gesù Bambino, di cui oggi ricorre la festa, ci indica la piccola via verso la santità: il semplice abbandono. Ecco alcuni stralci di sue poesie.

    Enfant, tu connais mon nom,
    Et ton doux regard m’appelle.
    Il me dit : Simple abandon!
    Je veux guider ta nacelle.

    De ta petite main d’enfant,
    O quelle merveille!
    De ta petite voix d’enfant
    Tu calmes le flot mugissant
    Et le vent !…
    (dicembre 1896)

    Il est sur cette terre
    Un Arbre merveilleux.
    Sa racine, o mystère !
    Se trouve dans le Cieux….

    Jamais sous son ombrage
    Rien ne saurait blesser,
    Là sans craindre l’orage
    On peut se reposer.

    De cet Arbre ineffable
    L’Amour voilà le nom,
    Et son fruit délectable
    S’appelle L’Abandon.

    Ce fruit dès cette vie
    Me donne le bonheur.
    Mon ame est réjouie
    Par sa divine odeur
    (31 maggio 1897)

    La piccola Teresa ci guidi nel nostro cammino!

  7. De cet Arbre ineffable
    L’Amour voilà le nom,
    Et son fruit délectable
    S’appelle L’Abandon.

    Santa Teresina prega per noi.

    Rendici allegri e felici nel perfetto abbandono.

  8. Pubblichiamo volentieri questo testo su Santa Teresina, che ci ha inviato Suor Mirella

    I ottobre – S. Teresa di Gesù Bambino – Dottore della Chiesa
    …In fine avevo trovato la quiete…Considerando il Corpo Mistico della Chiesa, non mi ero riconosciuta in alcune delle membra descritte da S. Paolo o, meglio, volevo riconoscermi in tutte…
    La carità mi diede la chiave della mia vocazione.
    Compresi che, se la Chiesa aveva un corpo, composto da diverse membra, non le poteva mancare il più nobile di tutti, il più necessario: compresi che la Chiesa aveva un cuore e che quel cuore bruciava d’amore.
    Compresi che solo l’amore faceva agire le altre membra della chiesa, e che se l’amore dovesse spegnersi, gli Apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i Martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue….
    Capii che l’amore racchiudeva tutte le vocazioni , che l’amore era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi…in una parole che era eterno!
    Allora, nelle’eccesso della mia gioia delirante, esclamai : o Gesù, mio amore…la mia vocazione finalmente l’ho trovata; LA MIA VOCAZIONE E’ L’AMORE!
    ( dal manoscritto biografico “B”- Storia di un’anima ed. Ancora , 1997)
    Un dovuto omaggio a questa piccolo- grande dottore della Chiesa, una Chiesa che in genere non abbonda in par condicio riguardo ai genere femminile( 3 sole Sante dottore, Caterina da Siena ,Teresa d’Avila e Teresa di Lisieuix, su più di 200 dottori), abbonda comunque in pari opportunità…in santità, riconosciuta o meno.

  9. Quando mi sono addentrata nel lavoro proposto da Marco, ho sentito di essere arrivata finalmente a casa.

    Qui, con voi, adesso sono a casa perchè sento che viene accolta, senza giudizio e senza condanna, la parte profonda del mio essere, la parte che vedo oltre lo spazio e vivo oltre il tempo.

    Il seminario di Albino è stato molto denso e ricco di sollecitazioni che stanno risuonando dentro di me.

    Averne riascoltato ieri l’ultima parte e la meditazione conclusiva insieme alle parole di Teresa di Lisieux è stato un momento meraviglioso e ringrazio il Signore di avermelo donato attraverso tutti voi.

    Ora nella preghiera Gli chiedo, con l’intercessione della piccola Teresa, di rendermi capace di maggiore abbandono.

    Buona domenica.
    Giuliana

  10. Ho gustato i due video con l’appetito di un’affamata e ne ho tratto una vera pienezza! Credo che li guarderò di nuovo, perché intendo rinnovare quello stesso stato di abbandono, che ha alleggerito la mia anima, sia pure nel tempo previsto dall’ascolto. Grazie

    Virginia

  11. Giuseppina dice

    Ebbene SI,
    il seminario di ALBINO,al di là del tempo e dello spazio, continua ad essere “molto denso e ricco di sollecitazioni” e sparge nuovi semi.Lo percepisco come una nuova umile ALBA anche perchè sento che, insieme agli Arcangeli, a Teresina di Lisieux e a tutti voi mi ha spinto ad iscrivermi al primo anno del corso telematico,per RICOMINCIARE ADESSO con nuovo slancio e con gioia.
    In Spirito di condivisione e in fiducioso abbandono prego anch’io la piccola Teresa perchè
    i miei recenti versi si incarnino in un mio e nostro ricominciare sempre più autentico e pieno.

    PENTECOSTE

    M’Abba-n-dono all’AMORE
    come il fiore nel campo
    come l’erba nel vento.
    Brivido all’abbrivo.
    Rielaborare il lutto
    conoscere come all’Equatore
    due stagioni
    quella del fiore
    quella del frutto.
    Coincide col centro
    il cambiamento in atto
    come la frase e il fatto.

    GRAZISSIME
    Giuseppina

  12. Carissima Giuseppina,
    ti e mi sento vicina e sono contenta di saperti nel telematico.
    La parola poetica è davvero potente!
    Ti abbraccio.
    Giuliana

  13. carissimo Marco,
    ho ascoltato con attenzione il video qui sopra sulla meditazione, e mi sono chiesto: sei consapevole dei rischi insiti nella pratica meditativa (vera)? Sai quante forme riesce ad interpretare l’ego (il maestro, l’umile, il devoto, il diabolico, il meditativo, il vuoto, e perfino l’assente!) pur di sopravvivere. E’ vero che con il Cristo è arrivata la possibilità di auto-iniziazione, ma… bisogna essere certi che si a che fare con il vero Cristo. Chi l’ha venduto non era sprovveduto, ma la quintessenza dell’intelligenza.
    Magari tutto ciò è pleonastico per te, ma siccome mi sei sempre stato simpatico…
    Buon cammino.
    Buon cammino

  14. caro Nuovo,
    non intendo prevaricare la risposta di Marco, ma mi sento comunque coinvolta in quanto praticante…

    Ma non sarà a causa di una qualche consapevolezza delle strategie dell’ego, che nei gruppi Darsi pace si praticano tre livelli integrativi e non solo la meditazione?
    Magari cerchiamo di giocarcelo un po’ d’anticipo questo nostro benedetto ego.

    ciao e grazie per gli auguri di buon cammino
    che considero rivolti anche a me personalmente.
    cordialmente
    Rosella

  15. Grazie , ho sentito quiete e fiducia nella meditazione ; devo ancora ascoltare il primo video: grazie a tutti

  16. certo in modo particolare a te. Con affetto
    Annamaria

  17. Carissimo Nuovo, grazie delle tue parole.
    Hai ragione: il nostro uomo vecchio ci tira sempre brutti scherzi, e trova sempre nuove forme di mascheramento.
    Ciò vale per ogni pratica, anche per la Messa.
    Nessuno è mai garantito dal tentativo di appropriarsi in forma egoica dello Spirito.
    Dobbiamo, credo, continuare a vigilare, e a pregare, e a fare esercizi attenti di autoconoscimento, come suggeriva anche Rosella.
    Auguri anche a te di un buon cammino. Marco

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