SHALOM MIRIAM . . . . . .

Commenti

  1. Luciana Poleggi dice

    Sarà che Maria, La Madre di Gesù, è una donna, sarà perché ha lavorato per tanti anni come si usava a quei tempi nelle faccende domestiche, sarà che era un una “donna Forte” che ha rischiato la lapidazione, ma a me è venuto sempre spontaneo rivolgermi a lei nella preghiera. Come una mamma che dice al figlio, dai è ora che ti dai da fare, datti una smossa, poi con papà ci parlo io. E’ Lei che spinge il figlio a compiere il primo miracole alle nozze di Cana. Giuseppe, sembra quasi inesistente, ma non è così, aveva capito che la moglie “ci sapeva fare” e la lasciava libera. Si sono amati, ma con Gesù, come per noi mamme, (da poco è stata la ns festa), Lei avrebbe dato la vita al posto suo ed ha provato il dolere più grande “tenere in braccio il figlio morto”! Così come ha amato Lui ancora di più ama i figli che siamo noi, mi ha colpito un quadro di Maria dove uscivano dalle mani tanti raggi, erano le grazie non richieste da noi… Ti amo Maria, stacci sempre vicino, aiutaci nelle difficoltà della vita,e con papà, quando sbagliamo…pensaci tu grazie Mamma!

  2. Carissimo, grazie di questo ricordo di Maria.
    Credo che un modo per accostare il suo mistero sia risentire dentro di noi alcuni dei nomi con cui i cristiani la hanno contemplata nei secoli: Sede della Sapienza, Aiuto dei veri cristiani, Consolatrice degli afflitti, Madonna delle Grazie e del Divino Amore, Immacolata Concezione, Casa d’oro, Porta del Cielo, Arca dell’Alleanza, Stella del Mattino, Salute degli infermi.

    Ognuno di questi appellativi ci porta un po’ più su, verso la contemplazione della gioia che è in Maria, corpo già glorioso, compimento delle speranze umane.
    Ciao. Marco

  3. “Anche e soprattutto il mese di Maggio ci offre l’occasione di riflettere sul fondamentale ruolo che la Madonna svolge nello sviluppo della Nuova Umanità originata in lei”
    Caro Ale,
    ho come l’impressione che per me sarebbe più facile parlare di Lei di Maria (meno coinvolto intendo), che non parlare di me e della mia storia, e quel che colgo di dissonante ma NON INCONSUETO è questo “originata in lei” così come in me (con le dovute differenze intendiamoci!), la vita.
    Certo “la mamma è certa”.
    Ora lungi da me voler addentrare nel dogma dell’Immacolata, sono invece interessata a questo PREVALERE del padre CHE STA NEI CIELI (il che è pur STABILMENTE “il principio”) rispetto al PADRE terreno S Giuseppe.
    Son certa che nè Miriam ne Gesù lo abbiano relegato in secondo piano sulla terra, ma la mia percezione storico culturale è questa; e, FORSE VA BENE COSI’!
    Ecco mi pare che nella nostra società, le donne ormai si rimbocchino le maniche come fossero uomini; mentre i padri, che per tradizione hanno delegato alle donne l’allevamento e la cura della prole, addivengano ad essere dei mammi.
    Non è che mi dispiace, son curiosa di vedere come vada a finire/proseguendo questa NUOVA STORIA. Per certi versi, come ci si sposa per nevrosi compatibile, così si allevano i figli per distorsione del maschile e del femminile “compatibile”.
    Ma visto che è SOLO IN PARTE, mi pare anche che alcuni genitori cerchino di attivarsi nella loro differenza di ruolo; ma la vera difficoltà consiste nell’ESSERE COPPIA, la coppia genitoriale.
    Nella mia esperienza (ma sono di un’altra generazione ormai) questa difficoltà è stata fonte di dolore per tutta la famiglia.
    Certo i figli crescono, la Vita continua e talvolta la Grazia di Dio irrompe nella nostra storia comune, in modo inaspettato e facendo nuove tutte le cose.
    Per quanto concerne il mio rapporto con la Madonna, la mamma di Gesù, ho proiettato per moltissimo tempo su di lei le distorsioni, le pretese/attese che vivevo con mia madre; ora va meglio, sono diventata più consapevole, ma ancora non ho una SEMPLICE INTIMITA’ con Lei, io mi relaziono meglio con lo Spirito Santo che con ogni altra persona Trinitaria o con qual si voglia Santo.
    Bene, se sono andata fuori tema, pazienza. Ti abbraccio e auguro a te ed alla tua famiglia una buona giornata.
    Rosella

  4. Alessandro Ciarella dice

    Grazie Luci, Marco e Ro per la condivisione che so essere molto più profonda di quanto riusciremo mai a dire.
    Camminare con voi nel sentiero DP assieme a tanti altri amici conforta ogni giorno la mia scelta.
    Ale

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