Meditazione e Contemplazione cristiane alla svolta dei tempi

Commenti

  1. Questa conferenza e’ bellissima,consiglio a tutti di prendersi due ore di pace per ascoltarla profondamente !!Ti trasloca! E’ importante sperimentare ancora una volta come le fonti della conoscenza vera ci traslocano da uno stato egocentrato a al nostro IO IN RELAZIONE.
    Conoscendo …troviamo pace.

  2. Carissima, grazie di questa sottolineatura sulla conoscenza. Specialmente in ambito cristiano spesso dimentichiamo che la nostra fede è una forma proprio di conoscenza, e riduciamo il tutto o a sentimentalismo o a moralismo (oggi spesso sociologistico) o a intellettualismo.
    La crisi della fede, di cui parla con forza anche Papa Benedetto, si radica proprio in questa crisi dei processi iniziatici, e conoscitivi, che il credente dovrebbe avere il privilegio di sperimentare: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3).
    Un bacio. Marco

  3. Lezione davvero magistrale, ottima per gli iscritti ai corsi di Darsi Pace, al fine di un salutare ripasso, ma anche per chi frequenta saltuariamente il sito. A me hanno interessato soprattutto i ri ferimenti alla storia della mistica cristiana , che spesso dagli stessi cristiani è trascurata o del tutto ignorata. Sempre attraente il tema della scelta che a un certo punto si impone, scelta difficile, da rinnovare ogni giorno, e da confermare attraverso un continuo lavoro su sé stessi. Ho compreso meglio che non scegliere coscientemente e con grande discernimento, significa restare imprigionati dall’io egoico. Vivere come Cristo, significa distaccarsi da un cristianesimo di maniera, di tradizione, per generare in sé la propria natura divina. Solo ciò che è grande libera veramente! Grazie e buon cammino estivo a tutti!

  4. Grazie, carissima Mariapia, il salto, o, se vuoi, la svolta cruciale in atto, mi pare proprio da una religiosità molto rappresentata ad una spiritualità più realizzata. E questo passaggio vale anche per la dimensione contemplativa della preghiera propriamente cristiana, che è chiamata a diventare ciò che essa è: un’esperienza processuale dello Spirito di Cristo, come spirito della mia mente rigenerata, del mio nuovo modo di essere me stesso: un IO umano compiuto.
    Un abbraccio. Marco

  5. Ho ascoltato e riascoltato questa conferenza con ammirazione (perdonami il termine).
    Ho passato anni a leggere libri, a farne il riassunto, poi il riassunto del riassunto, per cercare di trovare una sintesi, col desiderio di riuscire a condensare tutto in una sola frase che . . . faccia “Star Bene”.
    La sintesi teorica e operativa è lì in quelle parole che pronunci.
    Un caro saluto.

  6. Carissimo Aldo, mi commuovi e mi confondi anche un po’….proseguiamo insieme in questa ricerca di sintesi teoriche e operative adeguate a questo tempo così straordinario, pericoloso, e pieno di speranza.
    Grazie di nuovo. Marco

  7. Mi unisco volentieri anch’io ai commenti di questo post circa la particolarmente riuscita sintesi del pensiero alla base del progetto dei gruppi dP: mi sembra davvero una bella presentazione, utile per chi si avvicini al movimento per la prima volta, oltre che per fermarsi a tirare le fila per chi il cammino ha già deciso di intraprenderlo.
    iside

  8. Non solo la sintesi teorica, ammiro in Marco, ma la fedeltà alla tradizione cristiana e la definizione di un metodo che intreccia la riflessione culturale con il lavoro auto conoscitivo, con la meditazione e la preghiera: tre piani, tre pratiche che senza perdere la propria specificità diventano un tutt’uno.

    Non lo dico per piaggeria, ma perché il metodo integrato mi aiuta a mantenermi in rotta nel cammino di unificazione e pacificazione, a comprendere che ogni separazione è causa di contrapposizione e di esclusione e quindi a riprendere fiato e forza in questo tempo difficile, pericoloso, ma anche carico di nuova vita che vuole venire al mondo.

    Giuliana

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