Vita per supereroi maldestri

Commenti

  1. Bellissimo Iside.
    Il tuo stile espositivo apre il mio cuore al sorriso, ed è un bel modo per iniziare la settimana; inoltre, concordo pienamente nel merito di quanto scrivi.

    Il nostro lavoro/compimento è proprio quello di vivere nella gratuità, con un cuore (ri)conoscente e grato nell’esultanza di ogni nuovo giorno di vita che ci viene donato.

    Certo, difficile è capire come tutto ciò abbia a che vedere proprio con quell’ ultima lezione impartitaci dal Figlio che ci guarda dalla croce.

    Solo un percorso interiore che permetta la trasfigurazione del dolore nel senso nuovo della pace e nella gioia del Risorto, può consentire di volare alto, al disopra del bene e del male, come il supereroe della tua giovinezza, che non conosco.

    Buona giornata a te e a tutti

    Rosella

  2. Antonietta dice

    Anch’io ho iniziato questa giornata con un sorriso di gioia, leggendo il bel post di Iside.
    Ralph Supermaxieroe poi me lo ricordo, lo guardavo ogni tanto in tv.
    Quella del libretto di istruzioni è una bella metafora.
    Anch’io spesso cerco a tentoni la cosa giusta da fare e desidererei tanto una conferma che devo fare proprio così, per potermi poi rilassare e andare avanti con il pilota automatico.
    Ho ancora tanta paura, più o meno conscia, di fare errori non rimediabili in tanti campi della mia vita.
    Invece tu scrivi una frase molto forte: “Gesù scopre risorgendo che l’Abbà ha riconosciuto come adeguatamente umane e quindi ha assunto come propria volontà le scelte di vita del Figlio.”
    Bisogna proprio fare i conti con questo mix potente di libertà e responsabilità. La strada la creiamo noi ad ogni passo, in una incertezza non risolvibile, e in una fiducia/fede che dà la direzione ma non le singole tappe.
    Continuiamo allora a guardare nella direzione che abbiamo scelto (o che ci ha scelto), e buttiamoci nell’avventura, come Ralph.
    Ciao 🙂
    Antonietta

  3. Molto simpatico questo eroe maldestro, che si arrangia come può, senza libretto di istruzioni, ma si dedica comunque alla cura dei più deboli! Io da ragazzina amavo Paperino, pasticcione, limitato, sfortunato, ma ricco di iniziativa e creatività,amato molto dai nipotini! Anch’io avrei voluto avere uno zio così e invece avevo un padre molto severo…Ora sono madre e padre di me stessa e quale enorme responsabilità! Però Gesù è il libretto di istruzioni sempre alla portata della parte migliore di ciascuno di noi, anche se c’è anche la parte riottosa da tenere a bada! La vita è proprio una bella impresa! Mariapia

  4. Grazie Iside,
    anche a me il tuo post ha aperto il cuore, rasserenandomi anche su qualcosa che mi arrovellava da qualche giorno…..
    Il libretto delle istruzioni, non è statico, ma va aggiornato in continuazione perché l’attrezzo a cui si riferisce (noi e il mondo con noi) è in continuo cambiamento.
    Solo lo Spirito di Gesù è il cuore del libretto: sa farci volare leggeri tra gli alti e bassi della vita.
    Lavoriamo per imparare ad abbandonarci a lui!
    Un abbraccio di cuore! Paola

  5. Gusto sempre le tue riflessioni in cui riesci a coniugare leggerezza e profondità.

    La scoperta più bella nella ricerca del libretto di istruzioni è quella di trovarlo dentro le nostre profondità viventi.
    Allora l’abbandono, l’incessante spegnimento del vecchio io non è annientamento, ma diventa realizzazione di sè.

    Ed è molto bello realizzare che al fondo di tutte le nostre turbolenze e di tutte le paure ci attende una grande quiete che è lucidità consapevole e Amore accogliente.

    Ti abbraccio.
    Giuliana

  6. giancarlo salvoldi dice

    Grazie, Iside, e grazie alle commentatrici tutte.
    Ho cercato tutta la vita libretti di istruzioni, e ho pensato che se li avessi trovati avrei evitato tanti errori irrimediabili.
    Alcuni libretti a me sono mancati e ho subito danni rilevanti. Sbaglio perchè ne sto cercando ancora, mentre capisco che se li trovassi dovrei bruciarli, per costruirmi io le mie istruzioni: forse “l’uomo costruisce la sua strada coi suoi passi”.
    E’ bello, è amorevole, è consono al nostro essere umano/divino che ” Gesù scopre risorgendo che l’Abbà ha riconosciuto come adeguatamente umane, e quindi ha assunto come propria volontà, le scelte di vita del figlio”, e potrebbe essere vero.
    Vuol dire che il Padre accoglie anche tutti i miei limiti, impacci e inadeguatezze, e ne ricava qualcosa di buono, e se li accoglie Lui sorridendo, aiuta anche me ad accoglierli. Ma è fatica sempre ritornante, e farò un “esercizio a 9 punti” su quanto mi ha detto oggi, mio compleanno, uno dei figli venuto a trovarmi dopo che mi son rotto qualche costola sciando.
    L’esercizio in 9 punti mi dà sempre luce e pacificazione: questo per me è ottimo libretto di istruzioni.
    Un abbraccio, giancarlo

  7. Per dirla con un teologo delle mie parti, Dio ci prende molto più sul serio di quanto non facciamo noi con noi stessi.
    Libertà e responsabilità viaggiano insieme nella serietà del compito di trovare se stessi in una relazionalità a mano tesa verso l’altro/Altro e nella leggerezza del sapersi già perdonati da una Parola che sa risorgere la Vita passandola al vaglio di una giustizia superiore.
    iside

    PS per Giancarlo: buona guarigione, so che quel tipo di frattura ha conseguenze particolarmente dolorose dato che un anno fa ho visto mio padre soffrire terribilmente.

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