Desidero ergo sum

Commenti

  1. Riconoscere ed abbandonare il desiderio distorto avvicina sempre di più al vero desiderio, quello di amare e di essere amati.

    Credere che, in Cristo, le distorsioni sono accolte, curate, purificate e che nella relazione di figliolanza con il Padre si realizza la nostra vera identità è entrare con tutto il corpo nel mistero battesimale – pasquale, sperimentare che il seme di nuova umanità presente in ogni uomo germoglia nelle nostre biografie e nel mondo e prepara in ciò che oggi muore il candore e la luce che ci mostra l’ immagine postata.

    Grazie.
    Giuliana

  2. Cara Filomena,

    leggendo il tuo post mi accorgo che sei “troppo avanti”; però ci provo.

    Quando osservo me stessa son consapevole che su questa terra son libera “realmente libera” solo di desiderare: e allora mi domando: ma checos’è il desiderio? un’energia che si esprime come volontà? (o) l’essenza stessa dell’uomo?

    L’uomo per sua natura è imitativo, è così che apprende: linguaggio, postura e tutto quanto viene appresso, ma allora che sarà mai questo desiderio per essere così determinante nella nostra felicità ?

    E qui entrano in gioco altre questioni, qelle del tempo e dello spazio, nella loro integrità o distorsione compulsiva.

    Il manuale “imparare ad amare”lo leggerò e applicherò tra un paio d’anni; nel frattempo mi adopero a fiorire, lasciandola “crescere nel tempo dell’attesa” quell’ ipotesi personale che mi pare possa accomunarci: il desiderio è una delle modalità nella quale si esprime lo Spirito Creatore di Dio, esso è il fondamento (sostanziale) di quell’aspetto umano, che consente alla creatura di pervenire all’integrità relazionandosi nel Tutto: con il creato e il Suo Creatore.

    Buona continuazione del lavoro a te e a tutti i tuoi compagni di corso e un caro saluto ad
    Alberto.

    Rosella

  3. A me pare che il desiderio sia un’energia propulsiva potentissima, in attesa di una forma che le dia figura. Se la forma è quella di agape, il desiderio trova la direzione della sua realizzazione, sapendo che la pienezza del desiderio non è di questo mondo, ma forse non è di nessun mondo. A me piace pensare ad un desiderio insaziabile perché c’è sempre ancora una profondità da raggiungere nella relazione buona con chi ci sta accanto.
    Certo ,se invece la forma è quella del dominio, della prevaricazione (come nell’esempio della pubblicità fatto da Filomena), allora il desiderio si distorce, si de-forma appunto, e la sua energia straborda raminga senza una casa. Diventiamo preda e perpetratori di adescamento, ci lasciamo ingannare e inganniamo a nostra volta, intrappolati in un vortice di relazioni opportunistiche e di sfruttamento.
    Come sempre però ciò di cui facciamo esperienza è sulla soglia, in parte amore e in parte dominio. Perciò abbiamo bisogno di quel perdono che ogni volta ci porta a ricominciare il gioco da capo.
    Buon proseguimento di percorso a tutti!
    iside

  4. Forse il mio può grande desiderio nella vita è stato quello di capire, di conoscere, di penetrare nel mistero e quindi di accostarmi all’Assoluto!
    Ai nostri desideri c’è sempre una risposta, un riscontro, proprio questo mi ha convinto che un Assoluto buono esiste e lo godremo totalmente in un’altra dimensione di vita. Mariapia

  5. Grazie, carissime, per i vostri interventi !
    Un caro saluto con l’augurio di scoprire e aderire sempre più ai nostri desideri, quelli veri, dettati dallo Spirito di Cristo

    Buona settimana
    Filomena

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