Parole per nascere. Poesie di un nuovo inizio

Commenti

  1. Grazie Marco!

  2. Oggi, fra gli impegni lieti, ho annotato: passare in libreria.
    Un saluto. Stefania

  3. Questa raccolta sarà per me, oltre che un piacere, anche un aiuto e un riferimento, una speranza, una oppurtunità di apertura del mio pensiero spesso rigido e impaurito dall’ isolamento dalla rabbia, dalla tristezza, che spesso mi assale. Alcuni testi li ho memorizzati, e per molti altri custodisco versi, parole, passaggi forti e incisivi che mi aiutano ad affrontare le mie battaglie interiori, e gusterò pian piano quelli che ancora non conosco.
    Grazie di cuore di questo prezioso regalo.
    Fabio

  4. Carissimo Fabio, tu sai che la tua lettura e il tuo apprezzamento sono per me un motivo di grande gioia.
    Anche per me quei versi sono stati spesso una svolta, un sollievo, una vera consolazione.
    Credo infatti che ognuno di noi, se si dispone ad un ascolto profondo, può farsi canale di una sapienza ben più vasta e luminosa di quella che possiede come uomo.
    Un grande abbraccio. Marco

  5. Ho letto le poesie, le rileggerò, mi potranno servire perché anch’io tengo famiglia.
    Grazie dell’idea. Saluti. Antonio

  6. Grazissime Marco e Fabio,
    ci aiutate a pregustare e predisporci ad un ascolto profondo!!! Siete una bellissima testimonianza di come la Poesia ci aiuti ad abitare poeticamente il mondo rivelandoci a noi stessi e agli altri per attraversare e superare la paura del parto e della solitudine.
    Un abbraccio a tutti i DP e a tutti i caminantes.
    Giuseppina

  7. Io sono molto grata a Marco Guzzi anche perché in questi anni di frequentazione di Darsi Pace ho scoperto la forza vitale e rigenerativa di questo tipo di poesia.
    Con questo libro per la prima volta mi cimento con queste poesie senza il filtro e la spiegazione dei corsi. Sono bellissime: mi parlano e mi fanno vivere o rivivere esperienze concrete, fisiche, di ricerca, lotta e consolazione. Nella prospettiva, per me, di una nascita tanto desiderata e tanto sofferta, che non può essere altro che una nascita in Cristo.
    Ora intuisco anche come da questo “sentire” sia potuta nascere l’esperienza dei gruppi DP, perché il destino naturale di queste parole mi sembra quello di una inevitabile incarnazione, personale e ora anche comunitaria.
    Con affetto e gratitudine
    Antonietta

  8. Grazie a te, carissima, di cuore. Marco

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