Quale bellezza salverà il mondo?

Commenti

  1. È tempo di bellezza. Anche per i sassi.
    Non si poteva trovare una conclusione più bella.

  2. …sì, ma mi piacerebbe approfondire il pensiero cristiano della “somma bellezza” della croce!
    Detto così suona solo come un’ affermazione provocatoria (e di sicuro lo è rispetto alla ‘logica’ di questo mondo) anche se non penso che inneggi al ‘dolorismo’ di un certo cattolicesimo vecchio stampo.
    Aiutarci a vedere la bellezza delle croci che portiamo penso sia uno ‘stravolgimento’ di prospettiva davvero salutare…intuisco che abbia a che fare con l’idea di crisi (in senso evolutivo) e con la inevitabile fatica che un co-creatore come l’essere umano debba assumersi nel cammino verso la sua ‘divinizzazione’ (e quindi SALVEZZA).
    Come vedere nel quotidiano -e come accettarla- questo tipo di bellezza?
    Grazie, mcarla

  3. è soggettivo ognuno trova il modo per accettare e supportare la “bellezza” della croce quotidiana , mi permetto solo di dire che i praticanti del DP devono avere o riuscire a trovare molto tempo per seguire i corsi e le meditazioni; oggi non è facile con i ritmi che la società ci impone “chi si ferma è perduto” : sacrificherete qualche cosa? delegherete qualche cosa? il giorno è di 24 ore anche per voi ! Bisogna anche lavorare, seguire la famiglia, i figli, ecc…. come fate??

  4. E’ una domanda che mi sono posto anche io ed è per questo che non mi sono ancora iscritto, anche se seguo il sito.

    GP

  5. Si tratta semplicemente di un cambio di prospettiva!
    Noi,io,cerchiamo di vedere il mondo,le cose, la vita,noi,io,da un punto di vista diverso da quello che generalmente siamo abituati ad avere.
    Da questa prospettiva,da questo punto di vista c’è tutto:moglie,figli,genitori,amici,lavoro,affetti,preoccupazioni,sofferenze, gioie, e…tempo,si,anche il tempo ed è in pienezza(cioè pieno di valore) te lo posso assicurare,…..e c’è la bellezza, certo che c’è ed è la bellezza che salverà il mondo; ne sono sicurissimo, anche se è e lo sappiamo bene perché non siamo visionari una bellezza crocifissa e questo nel nostro percorso è presente,guai se non fosse presente!!

    Caro/Cara Anonimus,nessuno,assolutamente nessuno può o deve convincerti di questo; ma la bellezza esiste, è reale è rivelata.
    È una bellezza crocifissa e salva il mondo; cioè salva io,te,i figli,parenti,amici,ecc.
    Ma è necessario porsi….in un certo punto di vista,…bisogna rischiare.
    Rischiamo insieme?
    Tempo al tempo
    Rimani con noi
    Con simpatia e stima
    Claudio Mazzucato.

  6. Marco Guzzi dice

    Cari amici, il tempo è certamente un grande problema, anzi forse è il problema primario.
    Il tempo infatti non è un contenitore da riempire, e questo ce lo dice oggi anche la scienza, il tempo in fondo è la nostra stessa vita, per cui se non abbiamo tempo, credo significhi solo che qualcosa nella nostra vita non è più in ordine.

    Questa società non ha più tempo neppure per respirare, in quanto si sta disumanizzando, in sintesi ci spinge a fare molte cose che non dovremmo fare, e a non fare ciò che invece sarebbe necessario fare.
    Nei nostri gruppi impariamo lentamente a liberarci da molte illusioni e a trovare un nuovo ordine delle priorità.
    Certo resta un combattimento contro la distrazione universale e personale, che è la causa primaria della nostra spaventosa capacità di perdere tempo; ma giorno dopo giorno scopriamo che il tempo che abbiamo è esattamente quello di cui abbiamo bisogno per crescere e per cercare la nostra più profonda verità, come d’altronde hanno insegnato tutti i maestri, e anche il Cristo: cercate il regno, e cioè l’ordine divino della vita, e tutto il resto, tutto il tempo di cui avete bisogno, vi sarà dato in sovrappiù.

    E la vita diverrà una vera danza, in cui andiamo perfetta-mente a tempo.

    Questa verità io la sperimento in tutta la mia esistenza, che è molto intensa: in un anno circa 150 incontri pubblici (gruppi, conferenze, corsi universitari, intensivi etc.), decine di pubblicazioni, decine di persone da incontrare e da seguire personalmente, oltre ovviamente alla mia pratica di studio, di meditazione, di preghiera, e di autoconoscimento (2/3 ore al giorno), alla mia famiglia, a mia moglie, e ai miei tre figli, ai quali spero di non fare mancare la mia presenza, e a tutti gli adempimenti di una vita del XXI secolo. Eppure io non mi sento quasi mai pressato, non ho fretta, cerco di procedere di momento presente in momento presente, di impegno in impegno, uno dopo l’altro, e possibilmente di godere anche di questo momento che mi è dato. Se percepisco a volte una qualche ansietà, comprendo che è tempo di rallentare, e approfondisco e intensifico il lavoro interiore …

    La croce poi, come immagine da contemplare, è il culmine della bellezza in quanto ci mostra la più alta verità: Dio si lascia uccidere e continua ad amare, l’uomo scopre così il Vero Dio e può diventare un uomo libero da ogni paura, e anche la nostra passione, la nostra fatica, e la nostra morte sono assorbiti in questo processo di rigenerazione salvifica. Tutto questo è sommamente bello e vero e santificante.

    Un grande augurio di coltivare con forza e con fiducia la gioia della ricerca.
    Marco

  7. Caro Claudio e Marco
    ciò che avete scritto è intelletualmente per me molto difficile da comprendere non seguendo i vostri corsi DP e non avendo una preparazione specifica, essendo io più abituato ad affrontare argomenti più semplici e ma nel contempo più “pratici” .

    con affetto

  8. Molto semplicemente, la mia esperienza: 5 anni nei gruppi DP. Lavoro famiglia due figli di cui una ancora adolescente.
    Il tempo da dedicare al lavoro interiore non è assolutamente sottratto alle persone o alle attività quotidiane, ma le relazioni affettive e le incombenze quotidiane ne guadagnano in energia, forza, concentrazione capacità di utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione.
    Io ho un giudice severissimo: mio marito! Riporto le sue parole di fronte al gruppo DP che conduco: “Daniela studia tantissimo per il percorso DP, ma fa tutto quello che faceva prima e lo fa molto meglio!”
    Questo “molto meglio” è la chiave di tutto: molto meglio significa senza pesantezza, con gioia e gratitudine, con raddoppiata energia e concentrazione, con una forza che non è tua ma ti appartiene nello stesso tempo; con un affidamento sempre più approfondito alla fonte vitale dell’Essere, che ti sostiene, ti dona libertà e gioia infinita e sempre nuova, sempre a disposizione; una sorgente inesauribile di vita a cui dissetarsi, se solo diamo il giusto tempo a questo tempo che ci opprime e ci vorrebbe annientare!
    Provare per credere!
    Daniela

  9. la parola poetica, che è bellezza: salva. vero,lo credo anch’io. il Cristo verbo incarnato ci salva e ci indica la via , se Lui dimora in noi, diveniamo, anche noi, ministri potenti della Parola che vince. Vince ogni paura, ogni stoltezza. ogni indecisione e rallentamento per l’Amore vero che è servizio. chi è più grande? La parola poetica è una continua ricerca del senso della vita, un richiamo all’essenza, una benedizione che spero possa sgorgare da tutti gli animi che amano la bellezza della vita senza confini, così come hai saputo fare tu Marco nelle tue opere. ( Parole guida-Darsi Pace-L’ultima lezione-l’ora della ricreazione Etc….) Grazie . Massimo

  10. maria carla dice

    Anch’ io , caro Anonymus, sto cercando proprio nelle esperienze più “pratiche” e quotidiane di rintracciare quella bellezza di cui stiamo parlando. Niente intellettualismi nè voli pindarici che di ricerca spirituale vera hanno ben poco…
    Credo che “trovare un nuovo ordine delle priorità” nella vita di ognuno di noi sia la cosa più giusta da fare…ma ciò comporta tante piccole rivoluzioni quotidiane, un mettersi in gioco consapevole nel cambiare abitudini, tempi e ritmi di lavoro e di studio, modalità e stili relazionali diversi.
    “Step by step”, questa è l’indicazione che risuona in continuazione durante il lavoro dei nostri gruppi (io sono una telematica) e già farla propria è di per sè un grande esercizio di pazienza perchè occorre silenziare la nostra fretta, la nostra aspettativa del “tutto e subito” ed apprezzare anche il minimo passo verso la direzione del “nuovo ordine”.
    Io ci sto provando… non è nè semplice nè immediato ma ritengo che valga la pena sperimentarsi in questo senso!
    mcarla

  11. La bellezza è un popolo che rialza la testa, per esempio.
    La bellezza è un ministro che si fa da parte, per esempio.
    La bellezza è far rinascere la speranza in altri, con un proprio atto di coraggio, per esempio…

    La bellezza è negli occhi vellutati di un asino, nel saltellare del merlo acquaiolo tra un sasso ed un ramo piegato, nei fili tenui e lucenti che stendiamo nell’aria quando incontriamo davvero uno sguardo…

    La bellezza è avere il cuore ferito e senza rancori, non lasciare solo un vecchio, avere una stanza fresca dove dormire se l’estate è torrida, aver fatto bene un lavoro….

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