E’ il tempo giusto per DARSI PACE!

Commenti

  1. L’ AMORE DI GRUPPO E’ PERICOLOSO, E’ SUBDOLO E’ EGOISTA, TI FA CREDERE CHE SIA GIUSTO TUTTO CIO’ CHE NEL GRUPPO SI FA E CHE SIA SBAGLIATO QUELLO CHE E’ AL DI FUORI !

  2. Caro Anonimo, tutto può divenire pericoloso: ogni associazione, ogni gruppo, anche la chiesa cattolica, come spesso abbiamo visto.
    Noi offriamo solo un cammino da fare insieme, alcuni strumenti, un’amicizia. Poi ognuno, nella più completa libertà, fa ciò che vuole, sceglie la sua misura di impegno, verifica ciò che viene proposto.
    Rilassati, caro anonimo, e prova a non vedere le cose sempre così negative, non fa bene alla salute, alla propria intendo, c amareggia inutilmente, e così proiettiamo sul mondo le nostro ombre non elaborate.
    Ciao, e grazie. Marco

  3. NON è LA NEGATIVITA’ CHE MI HA PORTATO A SCRIVERE QUESTA FRASE , E’ UN DATO DI FATTO.
    Forse dovresti essere tu marco a rilassarti e ad accettare i commenti anche se negativi

  4. Caro Anonimo,
    il fatto che i tuoi commenti GRIDATI siano rimasti pubblicati su questo sito mi sembra un dato di fatto evidente 🙂

    Filomena

  5. Cara Filomena ,

    Nei gruppi la solidarietà è fondamentale a conferma che ciò che è al di fuori di esso non viene accettato

  6. Cara Anonimo/a, sei sicuro/a che siamo noi a non accettare gli altri? e sei così sicuro/a che i tuoi commenti negativi e offensivi non provengano da un cuore ferito, arrabbiato, e non curato? e sei infine sicuro/a che il tuo nasconderti dietro l’anonimato sia segno di anelito ad un libero confronto? sei sicuro/a che nella tua vita ci sia sempre questa disponibilità a dialogare apertamente con le altre persone?
    Ciao. Marco

  7. Anche io ho sempre avuto problemi con i gruppi, dalla famiglia alla scuola, perfino con i gruppi di amici, più di quattro, cinque persone assieme mi destabilizzano, mi sento poco a mio agio, ho paura di ” loro”, forse non riesco a “controllarli”…
    Comunque Marco Guzzi è, e mi auguro che resterà… un grande maestro…;) anche solo per i suoi libri, che consiglio a chiunque! Buon lavoro!

  8. Salve sig. Marco! Approfitto di questo spazio per ringraziarla di cuore per il suo lavoro e per il suo costante impegno nel proporci una nuova visione che ci aiuti a vivere e interpretare questi tempi così confusi e incerti.
    Ho iniziato a conoscerla e a seguirla, attraverso i video da circa due mesi.
    Finalmente sig. Marco! Finalmente!! La sua è davvero una voce fuori dal coro!!
    Ed è arrivata nel momento giusto!!
    Azzardo una richiesta: è possibile ricevere il suo indirizzo email o altro? Mi piacerebbe avere la possibilità di poter comunicare con lei anche in modo più approfondito se necessario!
    Spero nella sua comprensione!
    Nel frattempo le invio i miei più vivi e sinceri saluti.
    Vincenzo.

  9. Buongiorno Vincenzo,
    la mail di Marco (che è anche sul suo sito http://www.marcoguzzi.it) è marcoguzzi@marcoguzzi.it.
    Ti ricordo che, se vivi a Roma, sei calorosamente invitato al primo incontro del primo anno dei Gruppi Darsi Pace, che avrà luogo questo sabato, 10 ottobre, alle ore 17.30, all’Università Pontificia Salesiana, in Piazza Ateneo Salesiano 1, nell’Aula Zatti.
    Si tratta di un evento pubblico, aperto a tutti, nel quale Marco spiegherà il particolare percorso che da molti anni guida e orienta. Se non vivi a Roma e sei comunque interessato, ti informo che è possibile partecipare ai Gruppi anche in via telematica (tutte le informazioni le trovi su questo sito).
    Sperando di avere il piacere di conoscerti, ti auguro una buona giornata!
    Paola

  10. Cara Rita, a chi lo dici! io diffido di ogni aggregazione, di qualsiasi tipo di pericoloso intruppamento.
    Credo che per questo i nostri gruppi siano così liberi ….
    Caro Vincenzo, grazie di cuore delle tue parole affettuose, la mia mail è: marcoguzzi@surf.it
    Ciao a tutti, e grazie. Marco

  11. Percepisco il bisogno che s’accenda qualcosa di vivo e nuovo nella mia vita, qualcosa che non dipenda da me, ma che, ancora una volta accada quasi “da sé” come fosse “un miracolo”.

    Allora essere in ricerca è un atteggiamento del cuore che “si dispone” in una attesa “fiduciosa”.

    Il resto è lavoro. Doloroso e faticoso lavoro.

    La pace del cuore è insieme una decisione personale, agita e incarnata dalla mia poca libertà nell’affidarmi ad un altro essere umano, limitato come me e CONTEMPORANEAMENTE alla Vita, o al Signore della Vita o a Cristo per chi lo voglia e decida.

    Nel contempo, si amplia la visione del dipanarsi della verità: la mia e l’altrui secondo una categoria differente: quella della fiducia.

    La fiducia del bambino appena partorito, affidato alle braccia paterne che lo porgono al seno della madre.

    Questa è la nuova intelligenza, la nuova conoscenza della realtà che amplia e sostiene la mia ricerca: quella della fiducia.

    E’ una via iniziatica, antica e nuova che risponde in modo adeguato al desiderio del mio cuore di essere/diventare LIBERO: libera di realizzare me stessa.

    Il lavoro proposto da Marco è un lavoro serio, e per questo lo ringrazio.
    Spesso non sono d’accordo con lui ma è comunque qualcosa che mi trasforma in modo positivo e sto imparando a non buttare via con l’acqua sporca anche il bambino

    Permanere per apprendere a godere di quello che di buono la vita mi dona, è il presupposto minimo necessario per accedere all’eterna felicità, che è quella d’imparare ad amare: l’unica vera libertà, che nessuno può toglierci su questa terra.

    E sì: si può fare.

    Ciao

    Rosella

  12. Ciao Marco, sto leggendo il tuo libro “Il cuore a nudo” . Credo che ormai i complimenti non ti servano più, ma ti dico semplicemente grazie perché ci fai partecipi del tuo dono ricevuto e soprattutto ci fai riscoprire la stupenda ricchezza della propria interiorità e la gioia di condividerla con gli altri. Certo che sei un fenomeno…. per questo io devo capire e sapere appresso a quale “folle” vado, perché se un giorno diventerò anch’io un po “folle” almeno saprò il motivo. Grazie della tua amicizia, sono contenta di averti incontrato sul mio cammino. Suor Teresa

  13. Cara Teresa, in fondo andiamo tutti dietro a un folle, di cui i familiari dicevano: è fuori di sé: sì, per trovarci dobbiamo sempre uscire un po’ da tutto ciò che crediamo di sapere, anche di noi stessi. Proseguiamo allora, con la fiducia infantile e folle, che ci suggerisce anche Rosella .
    Un abbraccio. Marco

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