La mia non è stata una vera insurrezione

Commenti

  1. Anch’io penso che l’insurrezione sia in atto, eppure quanto tempo mi ci è voluto per guadagnare questa consapevolezza, per discernere in ciò che ci propina questo mondo la direzione da tenere, per mantenermi nella postura che mi dona pace e unità.

    Ripercorrendo alcuni momenti della mia esistenza vedo dentro le azioni compiute l’alternanza della mia maschera con la mia ombra insieme al forte desiderio di relazioni autentiche, gioiose, pacificate.

    Grazie al vento che soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va
    (Gv 3,8 ) e grazie anche al lavoro spirituale nel laboratorio Darsi pace trovo ora strumenti che mi aiutano ad entrare con minore paura nella profondità dell’abisso che mi abita e ad elevarmi sulle alte frequenze dello Spirito, posso riconoscere i miei errori e gioire della rigenerazione che mi viene donata.

    L’insurrezione in atto alla quale voglio collaborare richiede di portare il cielo sulla terra, di dare alla visione un ritmo, una tecnica, una incarnazione come diceva Marco a santa Marinella, richiede di superare il conflitto tra Conformismo e Trasgressione verso la dimensione della integrità e della libertà dello Spirito.

    Perseveriamo quindi nel lavoro interiore invocando insieme l’aiuto dello Spirito.

    Grazie Claudio.
    Giuliana

  2. “Tornando al mio errore, quindi, è stato di non capire la portata, la visione, la potenza di ciò che era in atto e che è precisamente una violenta e potente lotta spirituale nell’assoluta quotidianità di una vita familiare tra 2 visioni della vita non solo tra i vari componenti della famiglia(a vari livelli) ma anche soprattutto in me stesso.”

    Grazie Claudio,
    leggendo mi ricordi della cosa fondamentale, che il lavoro fondamentale da fare è prima di tutto e comunque su me stesso, e così si riallaccia misteriosamente alle situazioni esterne. E solo così posso intervenire, in qualche modo costruttivo. C’è sempre – in me fortissima- la tentazione di “mettere a posto l’esterno” come ben racconti tu, come se fosse magari prioritario… e in effetti lo sembra.

    Eppure ogni persona “illuminata” ci avverte che il moto è esattamente contrario. Questo lavoro, su di sé, interviene su tutto, in modalità a noi celate, ma reali. Non è invece dato l’opposto. Non si mette a posto l’esterno come semplice conseguenza di una mente che ragiona e che ordina. La storia – personale e sociale – ce lo mostra in ogni modo.

    «L’intelligenza della situazione e delle cose da fare […] ci è mancata […] perché non Lo attendiamo giorno e notte». Diceva Giussani a proposito di una situazione specifica, ma capisco che vale su tutto. Senza il lavoro continuo e rilanciato (“attenderLo giorno e notte”) non abbiamo chiarezza per intervenire nel reale (ci manca “l’intelligenza della situazione”, sia essa familiare o sociale o politica).

    A volte ho momenti di lucidità speciali, dove capisco che aderire di cuore al lavoro interiore, è TUTTO.
    Non è chiesto altro, e non serve altro. Per tutta la vita.

    Grazie!

    .

  3. Ciao Claudio, sapessi quante e quante volte vivo quello che in questo tuo scritto racconti. Nelle parole che scrivi: “Quindi le persone vanno rispettate così come sono perché ciò che è in atto è una lotta che travalica di gran lunga il loro piccolo ego. Ci sono forze molto più potenti e sono spirituali.”
    … Grazie! ci trovo tanta ispirazione in queste tue parole, mi inducono a vedere meglio e per ogni volta di quando accade anche a me e che ogni volta non vorrei mai più mi accadesse, perchè … invece di comprendere, in quel momento cado nel diventare una delle due parti, un ego che divide, un ego diviso. Ahi!! Che dolore!! ” … lo spirito di inconsapevolezza … che è andato a chiamare altri spiriti peggio di lui …” fanno quasi simpatia … 🙂
    Confido anch’io affinchè Anima e Spirito prendano sempre più forza nella mia vita e far spazio vuoto non è tanto cosa facile. Ma una grande visione è vero che sente possibilità e vede aperture dove ad un piccolo ego sembrano impossibili. Che bella questa insurrezione!
    Ciao, un saluto affettuoso, Barbara

  4. giancarlo salvoldi dice

    Chi ha sempre cercato di non arrendersi al dominio del Principe di questo mondo, si è abituato all’idea di doverlo combattere dove si manifesta, nella società, nell’economia, nella politica, e tendenzialmente all’esterno, in altri.
    E così in parallelo vive l’impulso a preoccuparsi degli altri ed è animato dal desiderio di comunicare loro i percorsi buoni e salvifici che crede di aver trovato.
    Anch’io ho sperimentato il fallimento di questo entusiasmo, sorretto da buoni propositi ma pieni di inconsapevolezza.
    Ora intuisco il senso del discorso iniziatico, come è il percorso di “darsipace”, che non significa trattenere e riservare a pochi un bene, ma è averne cura e maneggiarlo con delicatezza.
    Altrimenti se lo si espone alla luce del sole quasi certamente si deteriora e anzi fa danni.
    Certo che si ha paura dell’intimismo, ma è una paura legata a vecchie culture, falsamente insurrezionali.

  5. Caro Claudio le due visioni della vita che vedi entrambe in te stesso le conosco bene! È una battaglia interna che si vive continuamente tra la persona che eravamo, difficile da abbandonare perché accettata e comunque radicata nella carne, e la persona che vorremmo diventare.
    Sicuramente il lavoro spirituale all’inizio può creare una separazione anche dagli affetti più  cari, ma il suo intento non è quello di trasformarci in un super-io che guarda gli altri dall’alto in basso, bensì di liberare il nostro io missionario, un benefattore che può trasmettere solo luce e consolazione.
    Conosco la tua sofferenza e ti sono tanto vicina, ma continua a confidare nella Sapienza divina, essa non delude mai.
    Ti abbraccio Gabriella

  6. claudio mazzucato dice

    Grazie a tutti amici.
    È necessaria una insurrezione dello Spirito ma mi rendo conto sempre più che deve essere accompagnata da una grande visione dell uomo se no naufraga!
    È ciò per cui stiamo lavorando e piano piano fare propria.
    Nasce e cresce soprattutto trasformando le nostre ferite(e’ questo che sto imparando e sperimentando) ma non è propriamente opera mia o tua e non va in automatico ma aspetta un po’…è opera dello Spirito, di una intelligenza superiore.
    Anche questo di competenza dello Spirito!

    Buona insurrezione a tutti!

    Claudio Mazzucato.

  7. Caro Giancarlo, pensando a te e ai tuoi anni di forte impegno e attivismo politico, apprezzo ancora di più le tue parole riguardo al percorso di DP, un bene da maneggiare “con delicatezza” perché non si deteriori e porti frutti davvero rivoluzionari nel mondo esterno!
    Altro che “intimismo”…è la logica separativa della vecchia cultura che lo ha prodotto, non certo quella che si basa sulla visione di una sempre maggiore integrità dell’essere umano.
    Buon lavoro e tutti, mcarla

Inserisci un commento

*