Terre gemelle, pensieri nuovi…

Commenti

  1. Grazie per la bella notizia. Grazie soprattutto per darci la possibilità di far sbarcare nella nostra testa più autentiche visioni del cosmo.

  2. Buongiorno Eva. Grazie a te! L’indagine del cosmo è veramente una occasione preziosa per alimentare il nostro stupore, ovvero alzare lo sguardo… e restituire dignità al cosmo vuol dire restituirla a noi stessi, come punto – forse esclusivo – di quell’universo dove si giunge all’interrogazione sul proprio esistere. E’ una scommessa troppo bella per poterla lasciare indietro!

    Marco

  3. Grazie caro Marco, già a leggerti respiro ampliamente.
    Le tue riflessioni , sempre risonanti e consonanti con il nostro umile lavoro interiore, mi trasmettono la gioia e la libertà del ricercatore che non si limita, non si ferma all’altitudine della scoperta, più penetra il mistero più è attratto a lasciar andare ogni conoscenza conquistata. Ci vuole umiltà vera per oltrepassare ogni limite della nostra comprensione ed essere pienamente disponibili a ricevere la luce della Sapienza.
    Un abbraccio grato e illimitato. Vanna

  4. Strano (o magari per niente!)…proprio ieri ho ripreso in mano un piccolo libro di pochissime pagine scritto da C.Bobin dal titolo L’ EQUILIBRISTA in cui si parla di uno strano personaggio che a un certo punto trova ciò che cercava:
    la primavera(!!!)…” che non è questione di clima o di stagione” ma è qualcosa che rompe un cerchio (un

  5. (una ripetizione, mi viene da dire)…”cosa che può scaturire nel punto più nero dell’ anno.E’ una sua caratteristica: qualcosa che può accadere in ogni momento per interrompere, spezzare e, alla fine dei conti, liberare”.
    Tutto qui…
    lo scritto di Marco mi ha ricordato questo pensiero di Bobin che volentieri vi passo.
    Scusate l’interruzione del testo appena sopra,
    mcarla

  6. Carissimo Marco,
    la lettura del tuo post ha fatto affiorare in me, come risonanza, la poesia Mattino di Ungaretti: “M’illumino d’immenso”, introducendomi in uno stato contemplativo. È la forma che mi consente di partecipare al processo evolutivo dell’umanità e del cosmo che tu presenti, mentre mi mancano le categorie e le conoscenze per una comprensione razionale adeguata.
    Grazie perchè metti il tuo dono anche a servizio di tutti noi, e diventa anch’esso un tassello nel processo iniziatico che cerchiamo di compiere.
    sr Maria

  7. Cara Vanna, grazie per le bellissime parole che hai posto, a corollario del mio post!

    Perdonami, se mi viene da risponderti con una cosa non mia, ma che esprime molto bene quello che sento, e anche la gratitudine perché in DP ho trovato un ambiente risonante con le mie istanze più intime e profonde, inclusa quella di esprimermi con la scrittura… Ma non saprei dire meglio di quanto fa Corrado Pensa, nel suo volume “Il silenzio tra due onde”:

    “Periodicamente – se siamo praticanti – siamo pervasi da un moto di gratitudine per aver incontrato un sentiero di verità: il nostro parlare e il nostro scrivere diventano allora un modo per condividere le ragioni di questa gratitudine.”

    Un grande grande abbraccio,

    Marco

  8. Carissima sr Maria,

    grazie di cuore, e non da ultimo per la esplicita menzione di Ungaretti (aver evocato anche solo una sua risonanza per me è una gioia, perché è tra i miei poeti più cari, una ristrettissima cerchia che annovera anche Rondoni e un certo Guzzi…). Mettere un dono a servizio di altri è una cosa che faccio per egoismo, diciamo: è un dono (poco o tanto che sia, non importa) che non sopporta di non essere comunicato… ci starei male a tenermelo, te lo assicuro.

    La gioia di evocare una risonanza nel cuore di altre persone, è una delle gioie più profonde e consistenti che mi sia mai stato dato di sperimentare nel mio percorso di vita fin qui 😉

  9. “Lo stupore per la meraviglia del cosmo….ha a che vedere con la Bellezza”.
    Marco, anche ora, nel leggere il tuo post, ho sobbalzato di contentezza all’annuncio di quest’altra sorprendente scoperta! Grazie al cielo ( è proprio il caso di rendergli merito) non sopporti di non comunicare attraverso lo scritto ciò che senti, scopri.
    Un sorriso grato,
    agata

  10. Grazie Agata!

    Ti confesso, per tanto tempo mi sono interrogato su come abbracciare la vocazione allo scrivere – che ho sempre sentito molto forte – con la mia (bella) professione. Credo che proprio il cammino in DP mi abbia fatto intravedere come delle cose che a volte pensavo opposte si conciliano invece… e possono farlo molto bene.

    E’ proprio vero che nella misura in cui uno diventa un po’ più sé stesso, è più utile agli altri…
    Mi sento di dirlo tranquillamente, proprio perché non c’è nessun merito personale, niente di cui vantarsi: tutto è dato, in fondo. E così è ancora più bello.

    Ti ringrazio per le tue parole,

    Marco

  11. Le scoperte scientifiche, più o meno popolari, come quelle astronomiche su cui tu, Marco C. ci tieni informati, e te ne ringrazio, mi sollecitano a riflettere sul fatto che noi umani non ci accontentiamo mai di quanto già sappiamo, ma ci spingiamo sempre oltre, oltre anche le nostre apparentemente limitate possibilità e capacità cognitive e immaginifiche. L’oltre che sempre avanza è il nostro orizzonte, sia che ci occupiamo del cielo , della terra, della storia , della nostra interiorità.
    Questo per me è il sigillo divino impresso nella natura umana, non ho bisogno di altre prove e sono piena di entusiasmo! Mariapia

  12. “L’oltre che sempre avanza è il nostro orizzonte, sia che ci occupiamo del cielo , della terra, della storia , della nostra interiorità.” Cara Mariapia, è proprio questo il “messaggio” che cerco di trasmettere (o meglio verso il quale cerco di rendermi “trasparente”… è infatti un messaggio che mi attraversa, ma che non parte da me).

    Questo dell’oltre potrebbe essere – se vi interessa l’interiorità di un astronomo – il tratto unificante tra la ricerca spirituale e quella del cosmo. Quello che rende tutto “uno”.

    Un abbraccio,

    Marco

  13. Sono davvero entusiasmanti queste scoperte, ampliano gli orizzonti e il respiro davvero per tutti. Poco tempo fa ho letto “dell’occhio nella galassia IC 2163” formato dallo sfiorarsi di due galassie mi pare di aver capito, l’immagine era davvero suggestiva. Approfittavo per chiedere se si può osservare solo in qualche osservatorio speciale o tutti gli osservatori possono vederlo? Grazie, un saluto. Stefania

  14. Cara Stefania,

    grazie per le tue gentili parole.

    Credo che tu ti stia riferendo a questa notiza, per la galassia IC 2163

    http://www.media.inaf.it/2016/11/07/occhio-allo-tsunami-di-stelle-e-gas/
    http://www.repubblica.it/scienze/2016/11/04/news/enorme_occhio_cosmico_disegnato_da_tsunami_di_stelle_e_gas-151324534/

    Se è questa, purtroppo la risposta che devo darti è negativa: vista la distanza degli oggetti “in gioco”, che sono appunto altre galassie, solo i telescopi più grandi possono accedere a tali “visioni” (ALMA nel caso spacifico). Altro discorso, ovviamente, è per il caso di quei telescopi che operano fuori dall’atmosfera, come il Telescopio Spaziale Hubble che – pur essendo relativamente piccolo, per gli standard odierni – ha il vantaggio di operare in un ambiente grandemente vantaggioso: anche quello ha accesso alle immagini delle galassi più remote, per nostra fortuna!

    Guarda che belle immagini può prendere Hubble, a proposito…
    http://www.spacetelescope.org/images/archive/bestof/

    Un abbraccio,
    Marco

  15. Cara Stefania,

    grazie per le tue gentili parole.

    Credo che tu ti stia riferendo a questa notiza, per la galassia IC 2163

    http://www.media.inaf.it/2016/11/07/occhio-allo-tsunami-di-stelle-e-gas/

    Se è questa, purtroppo la risposta che devo darti è negativa: vista la distanza degli oggetti “in gioco”, che sono appunto altre galassie, solo i telescopi più grandi possono accedere a tali “visioni” (ALMA nel caso spacifico). Altro discorso, ovviamente, è per il caso di quei telescopi che operano fuori dall’atmosfera, come il Telescopio Spaziale Hubble che – pur essendo relativamente piccolo, per gli standard odierni – ha il vantaggio di operare in un ambiente grandemente vantaggioso: anche quello ha accesso alle immagini delle galassi più remote, per nostra fortuna!

    Un abbraccio,
    Marco

  16. Caro Marco,
    grazie era questo, una mia curiosità un po’ infantile.
    Buon lavoro in tutti i sentieri che poi diventano uno.
    Abbraccio contraccambiato.
    Stefania

  17. Ciao Stefania,

    nessuna curiosità infantile nella scienza (oppure, solo curiosità infantili, scegli tu…), e nella sua divulgazione.
    Ora e sempre…

    Un abbraccio,

    Marco

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