Gli ingredienti della speranza

Commenti

  1. Shiann Mun Lou dice

    Siamo Fatti Così (Di Parole E Di Emozioni IN SINTONIA) E Siamo Chiamati/A Fare (DELLA PAROLA La Nostra Levatrice)..

  2. Mariapia Porta dice

    Grazie! Molto bello e utile questo post! Nell’ascoltare, nel parlare, nel fare cercherò di nutrire in me e negli altri questa
    preziosa virtù! Mariapia

  3. Mariapia Porta dice

    Grazie! Molto preziosa questa virtù, me ne ricorderò nel comunicare con gli altri! Mariapia

  4. Mariapia Porta dice

    Grazie! Molto preziosa questa virtù e queste riflessioni, me ne ricorderò nel comunicare con gli altri!

  5. Stamattina guardavo un’immagine astronomica, una delle tante meravigliose che ci forniscono gli strumenti moderni, e non potevo fare a meno di chiedermi (anche alla luce del tuo post) come mai mi desse sollievo, mi accendesse un inizio di speranza. Senza capire perché, prima di capire un accenno di qualcosa.

    Ora forse capisco un po’, capisco che ho bisogno più che mai, in questo tempo asciutto, in questo “oscuramento tramite ostentata trasparenza” di un sistema che ci rimpinza di cifre e numeri e statistiche (come se potessimo asetticamente “digerirle”), ho bisogno di un orizzonte ampio, colorato, fragrante, buono. Ho bisogno di questo, di speranza. Mentre scrivo la “pillolina astronomica” del giorno, che commenta l’immagine, decido di inserire un rimando al tuo post.

    Eccola, http://www.gruppolocale.it/2020/12/un-arazzo-cosmico/

    Senza questo “cielo colorato” che fa percolare speranza, sono annichilito, impotente. Il sistema mi atterrisce, se scivolo nella sua logica. Ma lo diceva bene Marabotti in un post su Facebook, pochi giorni fa. Alla fine tutto è starsene buono a casa senza disturbare, senza dar fastidio al manovratore. Certo tutte le accortezze sanitarie vanno rispettate, fino al più piccolo dettaglio. Ma vorrei dire, dateci sogni da sognare in grande, dateci speranza e non finto realismo, dateci e parlateci di Qualcosa più grande di voi e dei vostri (e nostri) piccolo calcoli da bottega. Ora, o non sarà il covid ad annichilirci, ma saremo noi stessi.

    Leggo in don Giussani che “sono perché sono amato”. Altrimenti non sarei, ontologicamente. Scompaio. Parlatemi di questo Amore, allora. Parlatemi dell’unica cosa vera. Ridatemi speranza, in modo da poter sognare, anzi poter vedere, cieli colorati sopra di me. Sognare, e relazionarmi con la gente intorno a me, con i piedi ben piantati sul sogno.

    Cara Antonietta il tuo post riapre il cuore, in modo ragionevole e “percorribile”.
    Grazie!

  6. Concordo, vi è un cammino di serena e graduale maturazione personale. Tale percorso può portare a divenire sempre più consapevoli anche della società, della cultura, in cui si vive. Gesù getta semi di vita, accompagna la crescita personale ma per certi aspetti lascia l’approfondimento culturale, la politica e via dicendo alla ricerca e al dialogo, nei tempi e nei modi di ciascuno, delle e tra le persone. Pur essendo comunque elementi della maturazione. Si può dunque da un lato aiutare, in uno scambio reciproco, una maturazione serena, libera e non schematica e dall’altro con chi vuole sviluppare anche un dialogo su cultura e società. Se dal lato della maturazione personale l’interesse per questo secondo piano può svilupparsi in ciascuno secondo modi e tempi personalissimi, la drammatica, esiziale, e sconosciuta perché nuova, situazione che stiamo vivendo non potrà che stimolare chi se ne avvede a cercare insieme a chi vorrà le possibili contromisure. https://gpcentofanti.altervista.org/la-democrazia-aggirata-raggirata/

  7. Giuseppina Nieddu dice

    Grazissime cara Antonietta per questo post, farmaco di Speranza, Parola che rilanci come esperienza personale e come visione radicata, cantata fin dal primo Salmo.
    Vigiliamo insieme e aiutiamoci per non lasciarci rubare la Speranza, per essere vero vaccino anti angoscia , confidenti
    “come albero, piantato lungo corsi d’acqua/ che da frutti a suo tempo / e le sue foglie non cadranno mai /riusciranno tutte le sue opere. ”
    E le nostre parole siano parole che curano, “Bene-dette” che fanno e sono Natale in noi, ingredienti del nostro pane quotidiano!
    Un abbraccio
    Giuseppina

  8. Maria Carla Mangili dice

    Grazie Antonietta x questo post davvero puntuale, in un tempo come il nostro pervaso spesso di depressione e disperazione..
    Io ho sempre ribaltato il detto ” finché c’è vita c’è speranza” nel suo opposto “finché c’è speranza c’è vita” …leggendoti ho percepito una piacevole consonanza e sono d’ accordo con te nel sottolineare che alla base ci debba essere un qualità di relazione con gli altri e con il mondo, senza cui puo’ venir meno qualsiasi spinta ad un agire motivato e significativo.
    Possibile tutto ciò?
    In DP stiamo lavorando x questo…un augurio a ognuno di noi per continuare a farlo!!!
    mcarla

  9. CARMELA DE SANTO dice

    Cara Antonietta , è proprio vero: il potere trasformativo della parola, umana e divina, è un farmaco . Posso dire che solo ora , dopo aver letto, meditato e ascoltato la Parola per una vita, comincio a comprenderne il potere trasformativo e di guarigione . Anni fa ho letto “Parola che salva, Parola che guarisce “di Drewermann. Ho continuato a rifletterci ed a fare connessioni con le Scienze . Ora capisco il nesso tra remissione dei peccati, liberazione interiore e guarigione del corpo.Infatti Gesù dice :(Mt9,1-8 )”Che cosa infatti è più facile dire “Ti sono rimessi i tuoi peccati “, oppure dire :”Alzati e cammina? “Ora , perchè sappiate che il Figlio dell’ Uomo ha il potere in terra di perdonare i peccati :”Alzati ( disse al paralitico ), prendi il tuo lettuccio e vattene a casa !” L’ odio, il rancore, la vendetta ci paralizzano, bloccano la vita. Occorre liberarsene perchè la vita ri-fluisca , per riprendere il cammino. La Parola guarisce ,se l’ accogliamo nel profondo e ci lasciamo ri-creare da essa, aiutandoci anche con le Scienze Umane . E’ un’alchimia continua , che va ripetuta giorno per giorno, momento per momento.

  10. Mi paiono sagge osservazioni quelle che leggo in questi commenti. Ognuno, per come può in questo difficile tempo, abbia la sua serena maturazione. Al tempo stesso osservo, condividendo anche in questo le osservazioni di Marco Guzzi, che viviamo un tempo drammatico, si rischia il crollo dovuto allo spogliamento di ogni umanità.
    https://gpcentofanti.altervista.org/il-discernere-concreto-di-gesu-e-la-psicologia/

  11. cristina grassi dice

    Grazie mille,
    voglio condividere con Voi l’emozione che ha suscitato in me l’immagine di questo bellissimo cuore che baldanzoso, senza paura alcuna, prende per mano e conduce un cervello che appare un poco disperso. Ridiamo credito ed importanza, ascolto, a quella parte emotiva, sensibile e vera che spesso è stata negata, considerata di impaccio, qualcosa di cui vergognarsi e nascondere.

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