Un gioco da ragazzi

Commenti

  1. grazie per questo bellissimo articolo, riprendendo le parole di Giuliana Martina, è proprio così che si abita il tempo. grazie al percorso Darsi Pace possiamo abitarci e stare nel mondo con occhi diversi e menti più libere e aperte che possono intercettare il nuovo che è poi “l’inizio” che ci abita. come dici tu ci alziamo dalla comoda poltrona e proviamo ad attuare la trasformazione di oggi per essere artefici del tempo che è e che verrà.
    complimenti per tutto, buona giornata

  2. Grazie cara Loretta; in effetti la fisica ci aiuta, se la comprendiamo bene, in questo nostro lavoro di “riposizionamento” continuo che poi le tradizioni sapienziali ci hanno sempre insegnato. E’ forse un segno del “cambiamento d’epoca” che la scienza sveli nella sua profondità un accordo con le antiche sapienze, un allineamento mirabile dove fino a pochi anni fa sembrava ci fosse una aspra collisione. Siamo qui, ora. E’ un tempo particolare, fecondo.

    Un abbraccio!

  3. Articolo molto interessante, mi ricorda una lettura fatta molti anni fa, “Il Tao della fisica” di Fritjof Capra, quando ancora non conoscevo il pensiero di Marco Guzzi. Sarei curioso di sapere se Marco Castellani conosce questo libro ed eventualmente che opinione ne ha, da fisico e alla luce dell’esperienza dei gruppi Darsi Pace.

  4. Giuseppina Nieddu dice

    Che Gioia poter leggere questo gioco da ragazzi come un gioco antico e sempre nuovo che uno scienziato-poeta, compagno di un percorso iniziatico senza fine, ci/ mi rivela in maniera semplice e chiara.
    Si, il compito di svelare il potere segreto e liberante col denunciare che il re e’ nudo, consente di percepire e sperimentare che “io da solo non sono nulla. Se non mi relaziono non esisto.”
    La Beatitudine è mettersi in cammino per darsi Pace e per-Donarsi, è scoprire che la Gioia non invecchia, la Gioia non ha età: è un gioco da ragazzi in cui giovani e vecchi insieme danzeranno.
    Grazie di cuore ai due Marco che ci richi-amano adesso a metterci in gioco con una nuova audacia rivoluzionaria.
    Un abbraccio areospaziale a tutti i compagni di viaggio.
    Giuseppina

  5. Pasqualino Casaburi dice

    Caro Marco, ti ringrazio per questo tuo graditissimo ed illuminante contributo. Approfitto per ricordare alcune affermazioni del prof. Marco Guzzi che mi sembrano calzare.
    “L’era della ragione, della ragione egoica, che crede di “controllare” il gioco, cioè di sapere e conoscere tutto sta per essere sostituita dall’era dell’empatia, cioè da un modo di conoscere sapendo che siamo tutti correlati empaticamente e connessi tutti col tutto, sempre.
    Questo ci fa entrare in un campo diverso dell’ azione, dove non è che noi siamo passivi ed impotenti, ma la nostra creatività si svolge in un modo diverso che è più recettivo per essere più creativo. Quindi una creazione che non presume di essere autogena (sono io che che faccio tutto quello che mi pare !!) Questa libertà è un’illusione egoica.
    La libertà consiste più nel lasciar essere quello che è e, nel lasciarlo essere, mi rivela chi sono.”

    È questo l’ atteggiamento da coltivare. Essere un seme deposto in un terreno dai giusti “componenti” chimici, Marco.
    《Aprirci ad un nuovo ordine, più elastico, morbido e relazionale…》 Mi sembra l’ atteggiamento giusto ! Quello che mai si ferma davanti alle sfide. Conviviamo con queste due tendenze. Una distruttiva che, convincendoci che stando lontani e separati ci proteggeremo da tutti pericoli, l’altra positiva che con un pensiero sempre rinnovato possa affiorare in noi quell’ esile stelo ad increspare appena il seme, la visione anche baluginata dell’intima essenza delle cose, essenza chimica e sub-atomica, come riporti te, il senso nascosto della vita misteriosamente coniugato con l’ apparente freddezza della materia.
    E il cammino di Darsi Pace è questo tempo. Quest’orologio cosmico che sta facendo vibrare in molti i rintocchi cadenzati dei passi dell’Uomo Nuovo.

  6. Grazie Fiorenzo, Giuseppina, Pasqualino per i vostri graditissimi commenti!

    Per Fiorenzo, sì conosco il “Tao della Fisica”, l’ho letto qualche anno fa e mi ha molto colpito. E’ un libro ambizioso e coraggioso, in certe parti esaltante, in alcune un po’ forse difficile a prima lettura. Inoltre alcune considerazioni soprattutto cosmologiche risentono forzatamente degli anni passati dalla stesura e andrebbero rivisitate (la cosmologia ha fatto molti passi avanti). Ciò detto, resta ancor oggi un libro appassionante, fondamentale per la profondità delle connessioni che svela tra la scienza e la sapienza orientale, è un’avventura attraverso la quale si comprende come la scienza sia appena un modo di conoscere, che cammina parallelo e in amicizia con modalità antichissime e differenti nell’approccio. Ritengo che il libro abbia forse qualche difetto ma senz’altro molti più meriti, tra i quali certamente quello di non svendere il “rigore” scientifico e allo stesso tempo di non aver paura di “osare” con analogie e correlazioni, anche molto fuori dalle orbite usuali.

    Un saluto carissimo!

  7. Il canto di Maria

    Tutto e niente.
    Niente senza di voi,
    senza la gente.
    Il canto che sento
    è un canto che sente.
    Shema’ Israel.

    Si scienza e filosofia, spiritualità, tendenzialmente convergono e si aiutano nella ricerca del vero: https://gpcentofanti.altervista.org/i-fondamenti-spirituali-culturali-di-un-nuovo-discernimento-in-gesu-dio-e-uomo/

  8. Dove si può svolgere il percorso a cui alludi nell’articolo?
    Grazie

  9. Ciao Claudia, grazie intanto per l’interesse.

    Nel nostro ambito, il gruppo culturale AltraScienza (www.altrascienza.it) si propone di lavorare proprio in questo senso. Si può seguire il lavoro come dettagliato dagli articoli del blog, intervenendo con commenti e iscrivendosi alla newsletter, ma anche si può entrare a farne parte attivamente, se si desidera (così si può partecipare alle teleconferenze periodiche e allo scambio di messaggi). Non è necessaria una specifica preparazione scientifica ma l’attitudine a mettersi in gioco e portare i propri specifici talenti in questa opera comune. Nella pagina del sito DP dedicata ai Gruppi di Attività Culturale trovi il manifesto del gruppo e le modalità per contattarci, se ti fa piacere.

    Un saluto!
    Marco

  10. Davvero davvero bello, lo scenario che rappresenti, lo condivido appieno. Mi vengono a mente le connessioni del nostro cervello, le sinapsi che esistono solo se si è fatto un determinato “passaggio”, con il pensiero, con i sensi,… Queste diventano la forma, la consistenza e la sostanza aggiungerei, del nostro cervello, del nostro essere, di fatto. Non so entrare bene nel dettaglio scientifico dei quanti, ma credo che si stia scoprendo che anche la forma organizzativa vitale della cellula rispecchi questa visione. Il macrocosmo che si riflette nel microcosmo. Davvero eccezionale!

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