CHI REGNA, IN ME?

Commenti

  1. Fammi amare ciò che comandi Signore, fammi desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende del mondo il mio cuore pensante dia fisso là dove Tu sei, dove è la vera gioia

  2. Stefano Sandron dice

    Grazie Brunella, sono proprio io, le parole che riporti descrivono in pieno il mio stato egoico.
    Perciò grazie per questa bella preghiera, riflessione, meditazione, osservazione, tutto molto lucido e preciso e al contempo molto benevolo, proprio come la verità, come la luce dello spirito che le tue parole invocano alla fine.
    Grazie per questo ricordare la profondità del nostro (mio) essere.
    Grazie per questo ampio respiro finale.

    Un abbraccio
    Stefano

  3. Alessandro Macioci dice

    Cara Brunella, grazie.
    La tua riflessione mi aiuta molto nel combattimento spirituale quotidiano, così aspro. Sono mille e mille le maledizioni, le paure, i pensieri negativi che ci vogliono incatenare in questa gabbia.
    Ma mi consola sperimentare che basta un solo espiro – svolto con coraggio e fiducia – per svincolarci dalla paura, e cominciare a vedere nella verità. Nella luce.
    Diciamo no a questo sistema fondato sulla paura. Molliamo la presa. Ne vale la pena.
    Occorre farlo proprio per sperimentare che la paura – che ci appare così forte ed “oggettiva” – in realtà è più infondata ed inconsistente di quello che crediamo.
    La libertà è a portata di mano. Sempre.
    Lo Spirito è libero per definizione.
    Dobbiamo soltanto esercitarci quotidianamente a scatenarlo.

  4. Bianca Sghedoni dice

    Molto bello il tuo scritto Brunella, pungente, calzante, danzante….mi fa pensare a una seria e leggera ricerca di integrità…
    Ciaoo
    Bianca

  5. Sono mesi, anzi, anni che rifletto proprio su questa tematica. Ogni giorno, nel tragitto casa-lavoro e viceversa, spendo tre ore buone a osservare cosa succede tutto intorno, tra i volti smarriti e i passi incerti ma svelti. Mentre lascio trasportare il peso del mio corpo-zombie dalle scale mobili o dal tapis roulant e poi dalla metro, dove si sta così ammassati, mi sembra quasi di andare con tutte quelle persone al macello. E mi domando dove sia il senso di tutto questo. Non trovo ancora risposte, ma fermarsi per farsi queste genere di domande e avere fede che c’è una risposta e che prima o poi, quando saremo pronti verrà a galla, è sicuramente un gran sollievo. Grazie

  6. Grazie per il tuo scritto, cara Brunella.

    Mi fa molto pensare, mi ci vedo proprio io, in molti istanti della vita. Magari quel me stesso che si definisce cattolico, impegnato in percorsi di consapevolezza, con tante belle intenzioni, sotto sotto convinto di saperla lunga (senza dirlo, ovvio: perché anche la maschera della falsa umiltà, è appiccicosa)… e poi si accorge che è passata la giornata e ho scelto di servire tutt’altri di chi avrei voluto. Che umiliazione!

    Se l’Essere non mi ama per come sono (non per come vorrei, non per come me la racconto) non ho alcuna speranza.
    Se mi ama così, quando lo sento, riparto e addirittura, sorrido.
    Uno molto amato, che sa di esserlo, ma chi lo ferma?

  7. Cara Brunella,
    risuonano tanto in me le tue domande: è davvero difficile sapere o capire chi stiamo servendo, perché in ogni momento c’è una scelta da fare, se ne siamo consapevoli.
    Anch’io credo che la risposta stia nella ricerca, nell’ascoltare e nell’ascoltarsi, quindi nel pregare per abbandonarsi a Dio.
    Gesù ci insegna che il senso è costruire un regno di pace e di amore. Ci insegna anche che non si può servire a due padroni, contemporaneamente aggiungerei, in quanto è un attimo cambiare tra i due… eppure ogni volta che torniamo siamo perdonati.

  8. agapero@libero.it dice

    Si, cari amici e amiche, tutti noi sperimentiamo queste forme di ambiguitá, confusione e lacerazione…ma, accorgersene e cominciare a cercare altre vie in noi, è possibile e augurabile…come ben dici Pier, ogni volta che torniamo, allo stato di piú profonda consapevolezza, e ci vediamo meglio, siamo perdonati. Aggiungerei, incoraggiati a proseguire, sulla via della veritá che ci libera. È questo, il segno del vero Amore. Grazie per le vostre risonanze. In comunione di cammino. Brunella

  9. Grazie Brunella e grazie a tutti.
    Anche ogni passo che facciamo chiedendoci, chi sto servendo ? è un passo verso noi stessi. Voglio impegnarmi a vivere quel passo intensamente, ringraziando della possibilità di viverlo. Perché la felicità non è dove voglio andare ma lì dove sono, andando dove voglio andare.
    Buon cammino a tutti.
    Andrea

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