Nuovi Cristiani: il punto di rottura (1/4)

Commenti

  1. Domenico Rosso dice

    Grazie,caro Marco,per tutto l’impegno che ci metti a lavorare per le persone come me che credono nella Parola di Dio,che desiderano farla conoscere al mondo che come sappiamo vive nelle tenebre ma che spesso si sentono davvero sole nel portare avanti la missione che Cristo ci ha affidato. Condivido in pieno quando parli dei falsi trionfi delle mega-riunioni “cristiane” e effettivamente poi,chissà come mai,nella vita di tutti i giorni non si incontra mai nessuno (neppure tra chi vedo alla messa della domenica) che condivida con me qualche passo del Vangelo…
    Ancora due considerazioni:
    1) a mio modo di vedere la nuova evangelizzazione è ancora più difficile da comunicare agli uomini del nostro tempo rispetto ai pagani-gentili dei tempi di Gesù e degli apostoli,in quel tempo non conoscevano la Rivelazione dell’Uomo-Dio e molti hanno accolto l’invito alla conversione non appena sono stati messi alla conoscenza della Verità. Oggi le persone hanno più e meno tutte sentito parlare di Gesù,del Vangelo e ahimè della chiesa e spesso credono già di sapere quello che si vuole dire. E sotto questo punto di vista il giudizio di Dio alla fine potrà essere ancora più severo per la nostra civiltà di radice giudeo-cristiana rispetto alle civiltà pagane. Mi sbaglio?
    2) Per Grazia di Dio però lo Spirito soffia dove vuole e se anche mi fa tremendamente soffrire partecipare alla messa domenicale vedendo una tale miseria di comunicazione esistente tra i fedeli (e di questo mi verrebbe da essere maligno con tanti “pastori” ma poi dico “ce ne sono già pochi!”) non ho perso la Fede e la Speranza.
    Grazie caro Marco per l’ascolto
    Domenico da Vinovo (To)

  2. agapero@libero.it dice

    Grazie per queste nutrienti lezioni…anzi, incontri, perchè non insegni (appunto come il Professor!) ma cerchi di risvegliare la fede speranza e amore del Vangelo perchè diventi vita cultura civiltá possibile oggi! La povertá che viviamo nella chiesa ( non certo quella lieta di Francesco) è imbarazzante, per l’ ignoranza e l’ infantilismo imperante, insieme ai rigurgiti fondamentalisti. Dove la gioia dello Spirito? Dove la Bellezza ?
    Dove la fraternitá? Sempre piú mi vergogno a chiamarmi cristiana. Forse potrei dire: aspirante cristiana!
    È ancora lungo il cammino.
    Ma, non cambio strada.
    Nessun altro Maestro… con tutto il rispetto per gli altri pluri millenari…mi ha innamorato!
    Soffierá Soffierá il vento forte della vita…ti saluto cantando…Brunella

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