Risveglio

Commenti

  1. Andrea Cioni dice

    Leggendo questo post tanto interessante e ben scritto, mi rendo conto di non dare ai sogni l’importanza che invece hanno, non solo per la loro funzione in relazione all’individuo che li sogna, ma anche per l’insegnamento che possono dare a chi li ascolta raccontati da altri. Questo sogno di Giuliana impressiona anche l’ascoltatore per i motivi che lei ha saputo così bene evidenziare.
    Mi piace allora considerare, anzi vivere, Darsi Pace come una sorta di tribù “primitiva”, in cui i sogni hanno un valore anche collettivo, direi profetico (della nuova umanità).
    Grazie Giuliana, le tue parole sono state molto importanti per me.

  2. Carissima Giuliana, bella la tua esperienza trasformativa e belli i nostri sogni, quando riusciamo a viverli , rielaborandoli nel presente , da svegli ! Se hai incontrato Thomas Merton, che ti dice ben arrivata, allora vuol dire che sei entrata nella comprensione di quanto lui notava, di distruttivo, dentro di noi e nella nostra storia collettiva, come in questa sua citazione che i praticanti di Darsi Pace ben conoscono:
    “Colui che tenta di agire
    e di fare le cose per gli altri, o per il mondo,
    senza approfondire la conoscenza di sé,
    la libertà, l’integrità, la capacità di amare,
    non avrà nulla da dare agli altri.
    Non comunicherà
    loro niente altro che il contagio delle sue ossessioni,
    la sua aggressività, le sue ambizioni egocentriche,
    le sue delusioni sui fini e sui mezzi,
    i suoi pregiudizi, e i suoi dogmatismi. (…)
    Stiamo vivendo la più grande crisi
    della storia umana
    e questa crisi interessa soprattutto il paese (pensava agli Usa, ma riguarda anche tutti noi )
    che ha perso (o forse non ha mai avuto)
    il senso della contemplazione”.
    Thomas Merton (1914-1968)

    Un forte abbraccio.
    ivano

  3. silvia rambaldi dice

    Grazie, cara Giuliana, della ‘lettura’ condivisa del tuo sogno, che incoraggia tutti noi ad essere introspettivi, cercando il senso nel profondo della nostra vita.
    Grazie Bruno: ho aperto i links, tutti molto interessanti. Ho apprezzato particolarmente la presentazione, ricca di spunti, specialmente le interessanti riflessioni sull’arte.
    Mi avete ben-disposta per l’esercizio di auto-conoscimento che mi accingo a svolgere!
    Un abbraccio e Buona Festa dell’Assunta, già da ora!
    Silvia

  4. Carissima Giuliana,
    sono convinto che i sogni sono parte di noi. E ci parlano!
    Credo che ricordare la luce, le sensazioni, e i colori brillanti di un sogno importante possa rigenerarci sempre e ridonare freschezza di vita all’ anima.
    Forse proprio questa memoria preziosa potrebbe anche essere o diventare l’energia e la forza del nostro presente: uno sprono di vita per continuare, ringraziare, e non arrenderci mai!
    Io lo sperimento spesso, e ti ringrazio perché ricevo una grande tua conferma in questo bel racconto.

    Grazie anche per i commenti ricchi e profondi che ho letto con piacere.

    Un affettuoso e forte abbraccio,

    Fabio Fedrigo

  5. Giuliana Martina dice

    Caro Andrea,
    l ’esperienza di questi anni nei gruppi dP mi dice quanto sia preziosa la condivisione nella nudità, nella condizione primitiva in cui come bambini ci fidiamo e scopriamo, fuori dalla logica del consumo, le cose fondamentali che non hanno prezzo: la vita, l’aria, il respiro, la gioia, lo Spirito di Dio, come scrive Marco Guzzi nel suo ultimo post in FB.
    La tua risonanza è per me una ulteriore e incoraggiante conferma.

    Caro Ivano,
    la contemplazione ci apre alla forma più alta di conoscenza, quella in cui i concetti spariscono per fare spazio alla visione. Contempliamo per vedere l’Invisibile e respirare l’Eterno.
    Le pratiche di autoconoscimento e meditativa ci preparano al salto che possiamo compiere solo nella fede quando tutto ciò che abbiamo costruito nella distorsione viene lasciato andare e noi torniamo all’Inizio, un po’ più consapevoli del compito che abbiamo all’interno della creazione.
    Impariamo a morire all’ego e a rinascere nella fede dell’Uomo Nuovo.

    Cara Silvia,
    la tua vicinanza mi è preziosa in questa affascinante ricerca di verità e di libertà nella quale ci sosteniamo guardando con compassione le nostre fragilità e scoprendo la gioia di ricominciare.
    La donna assunta in cielo sia grido di vita e risvegli la nostra fede.

    Carissimo Fabio,
    ricordare è tornare al cuore e ricordare il sogno è dare la possibilità alle mie parti sconosciute ed oscure di venire alla luce, è sentire che l’anima vive, è non lasciarmi abbattere dalle illusioni e dalle delusioni di questo mondo.
    Mi arrendo invece ad una Forza inquietante, nostalgia bruciante di vita, che nonostante le mie debolezze urge, spinge, urla dentro di me, la stessa Forza che vedo in te.

    Grazie Andrea, Ivano, Silvia e Fabio per le vostre risonanze.

    Un grande abbraccio, Giuliana

  6. Antonietta dice

    Cara Giuliana, sento un filo in comune tra arte e sogno.
    Condividono ragioni e linguaggi diversi rispetto alla vita ordinaria, e un’espressività che chiede di essere decodificata.
    Occorre un ascolto capace di cogliere intuizioni, accenni, sfumature.
    Occorre anche sapersi arrendere davanti a ciò che non comprendiamo, per gustare solo il sapore di quello che appare.
    Quando un sogno che avvertiamo importante ci si svela è come se piani diversi della nostra vita si fondessero insieme, credo per illuminarci la strada, aiutarci e sostenerci.
    Un abbraccio!
    Antonietta

  7. Cara Giuliana, sollecitata dalla lettura del tuo post mi lascio attraversare da alcune suggestioni che scrivo di getto..
    La mia vita è un corso, un filo translucente non interrompe il suo raggio di trasmissione, non separa, la sua potenza va oltre ogni mia resistenza. Che ne sia consapevole o che viva nella dimenticanza la Luce traspare incessante mente, la variegata sfumatura colora il buio della mia ignoranza e porta compimento nella storia che mi attraversa.
    Ti abbraccio, vanna
    Grazie a Bruno per la sua originale proposta meditcreativa che apre a spazi illimitati.

  8. Giuliana Martina dice

    Cara Antonietta,
    il sogno è stato per me una visione verso un oltre, immagini da osservare, da ascoltare che ho sempre sentito piene di vita e che mi hanno fatto compagnia sollecitandomi a non accontentarmi dell’oggettività di questo mondo.
    Scoprire il senso del cammino iniziatico nel laboratorio Darsi pace mi aiuta a scorgere nel sogno il filo che dentro una apertura infinita mi riporta all’Inizio.

    Credo che l’arte, per come l’ho avvicinata in questi due anni nel gruppo di Milano, sollecitata dalle proposte di Bruno, sia vera arte quando torna in questa dimensione, quando lavora la materia e le dà espressione attraverso linguaggi diversificati in contatto con la fonte creativa, con l’Inizio.

    Cara Vanna,
    le tue parole, come è accaduto altre volte, hanno sempre l’effetto di portarmi nella giusta postura, in cui piano piano, morendo ad una serie di pensieri, di giudizi, di pregiudizi fino a cedere al pregiudizio di conoscere chi sono scopro di essere infinita apertura, nulla di definito o di bloccato, ma una vivissima, trepidante, beata apertura.
    In questo silenzio ogni giorno ritrovato, nella dolcezza dell’abbandono l’anima si unifica e le parole risuonano in tutta la sostanza dell’anima non come oggetti ma come spirito, energia, incremento di vita.

    Grazie care Antonietta e Vanna per la vostra amicizia.
    Un forte abbraccio, Giuliana

  9. Cara Giuliana, la trasformazione che avviene all’interno della luce che brucia tutti i colori della vetrata e diventa una mi sposta dentro la parte più libera e pacificata , in quel punto dove tutto si rinnova e trovo riposo.
    Sento la potenza creativa della luce che luce dissolve e trasfigura le mie distorsioni, annullando ogni forma, per entrare nel campo energetico di pura ricezione della vita .
    Sentirmi sveglia dentro questo processo continuo è il sogno ad occhi aperti che vivo dentro la cattedrale del corpo, bisognoso di cure intensive che aprono le finestre dell’anima e dilatano gli spazi bui con la luce dello Spirito.
    Un forte abbraccio!
    Un grazie a Bruno per questa ricerca artistico spirituale toccante e poetica.

  10. GianCarlo Salvoldi dice

    Mi sembra che diventiamo tutti co-creatori, partendo da quella luce che la vetrata di Colonia accoglie, modella e fonde.
    Entriamo in scena in tanti:
    Bruno, con quelle immagini accompagnate dalle note musicali.
    Giuliana, la rocciatrice che ora scala gli abissi e le vette dell’anima.
    Einstein, che la luce, dopo gli studi più profondi al mondo, magnificamente così definì: “LA LUCE E’ L’OMBRA DI DIO”.
    Maria Assunta in cielo, noi distratti non ci pensiamo, ma dopo la “dormitio” la Vergine è stata assunta col suo corpo che vive realmente, in una forma di Luce che per ora non conosciamo ( Einstein sta forse capendone di più, beato lui).
    Un abbraccio a tutti, GianCarlo

  11. Giuliana Martina dice

    Cara Rosanna,
    nella pratica meditativa viviamo ciò che dici. Ci fermiamo, portiamo attenzione al corpo bisognoso di cure, attendiamo l’inspiro e lasciamo andare l’espiro, osserviamo nella quiete pensieri, giudizi, paura, rabbia senza appropriarcene.
    Ci lasciamo assorbire da una coscienza sempre più morbida che si manifesta come luce, luce cosciente, luce che ad ogni espiro si va purificando dalle nostre limitazioni, luce che gode nel non trattenere, sostanza cosciente che gode nel lasciare scorrere.

    Piano piano, senza fretta e senza ansia, la trasformazione si fa esperienza lampante, nessuna rappresentazione, e ci sentiamo dentro uno spazio che è apertura infinita.
    Grazie per la tua risonanza.

    Caro Giancarlo,
    la luce dentro la quale diventiamo co-creatori è luce che fa del nostro Io un Noi, luce in cui Io sono me stessa senza essere separata da niente e da nessuno.

    E’ l’Immacolata concezione, è l’Io pensato da Dio, l’Io mariano, l’Io in relazione, la bellezza, a mio parere, della spiritualità cristiana che non culmina nel vuoto e nel silenzio, ma nel dialogo di un Io e un Tu distinti eppure uniti nello Spirito.

    Un piccolo raggio di questa luce cambia la nostra vita. E noi ne stiamo facendo esperienza. E quando ricadiamo nella distrazione e nella confusione le pratiche ci aiutano a ritornare nella giusta postura e a mantenerla il più possibile nelle nostre relazioni quotidiane.
    Grazie per le tue parole.

    Un forte abbraccio ad entrambi, Giuliana

  12. Grazie di cuore, cara Giuliana, credo che la coscienza dei sogni appartenga allo stato dell’io in conversione, ad un suo livello molto profondo, illumina cioè aree non consce sia della struttura egoica, che forse, a volte, dell’area spirituale già liberata …. in tal senso può aiutarci nel passaggio dall’io in conversione a quello in relazione … che questa luce possa illuminare sempre il nostro cammino. Un abbraccio. Marco

  13. Giuliana Martina dice

    Caro Marco,
    nel percorso che generosamente ci offri senza risparmiarti ci accompagni a scendere nella notte senza perderci invasi dal buio; così imparo a camminare nel mondo con i piedi poggiati a terra e gli occhi rivolti al cielo respirando aria di libertà.
    Te ne sono infinitamente grata.
    Ti abbraccio anch’io, Giuliana

  14. Grazie cara Giuliana per il tuo post e per avere condiviso il tuo sogno così ricco di luce e colore.

    Un proverbio africano dice: “Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme è la realtà che comincia”

    Mi piace osservare come permettere agli altri di “entrare” nel nostro sogno è un invito a un risveglio collettivo.

    Come dice Ivano Fossati nella canzone:
    “Dicono che c’è un tempo per seminare
    E uno più lungo per aspettare
    Io dico che c’era un tempo sognato
    Che bisognava sognare.”
    Ecco tu l’hai fatto!

    Un abbraccio.
    Lula

  15. Giuliana Martina dice

    Cara Lula, grazie a te per la tua risonanza.
    In questi undici anni di laboratorio Darsi pace, mi pare di risvegliarmi lentamente come ho scritto raccontando il sogno, ed è come il risveglio nel mio corpo di una memoria profonda che mi libera dall’inganno e mi riporta dentro l’ordine dell’opera creativa in atto.
    Un forte abbraccio, Giuliana

  16. Cara Giuliana,
    bellissima l’immagine della cattedrale di Colonia che ci conduce, come in un sogno, sulla scena dello Sprito.
    Ci sono tutti gli elementi: la luce, il pavimento- prato, il tetto- cielo, i colori, il tintinnio della coralità, la brezza piacevole e leggera… Non sei sola nel cammino! Questa tua descrizione mi ha commosso!
    Proprio in questi giorni pensavo a quanto di bello sto imparando nei gruppi e al grande bisogno di sostegno, che ancora sento forte.
    Il mio sogno è quello di una bambina poco più che neonata, bellissima e innocente con i suoi occhioni azzurri spalancati sul mondo. E’ in braccio alla sua mamma che la cura amorevolmente e si intravede defilata una figura maschile che sembra essere attenta e amorevole anche se più distante…Poi non ricordo più, ma senz’altro il tema della nascita mi appartiene, come ben sai!
    Credo che i sogni ci rivelino sempre chi siamo e a che punto ci troviamo del cammino.
    Ti ringrazio della bella testimonianza.
    Ti abbraccio forte
    Eliana

  17. Giuliana Martina dice

    Cara Eliana
    riconoscere che siamo bisognosi di sostegno ci consente di apprezzare il dono reciproco che ci scambiamo nel gruppo quando condividiamo a cuore aperto la nostra fragilità aiutandoci a non rinunciare al sogno nascosto nel nostro cuore.
    Grazie per la tua presenza.
    Anche a te un forte abbraccio in attesa di rivederci, Giuliana

  18. Giuliana Martina, thanks for the article post.Really thank you! Great.

  19. Giuseppina Nieddu dice

    Grazissime a tutti, prima di tutto a Giuliana e a Marco Guzzi, preziosi capi cordata delle luminose risonanze condivise di questo post che mi ha fatto sussurrare un breve bellissimo canto che amo e che dice: “Tu l’Altissimo infinito Amore lascia cantare l’anima mia, l’anima mia”.
    Siamo davvero co-creatori e diffusori di luce quando passiamo dall’Io al Noi, come ho sperimentato anche recentemente in una tre giorni con i missionari( quasi tutti laici) di Italia solidale Mondo solidale.Proprio dall’escursione notturna sul Monte Altissimo, sono nati i versi che desidero condividere con un copia-incolla (tecnicamente non so fare di meglio ) . Li sento come un dono del nostro camminare insieme. Un forte abbraccio .

    VEGLIA SULL’ALTISSIMO *

    Vegliare dentro il cuore della notte
    levarsi per andare incontro all’alba
    nel buio più buio trafitto di stelle

    occhi al cielo come nuove sentinelle.

    In carovana di magi, senza cammelli
    eredi di piedi a terra, alati e belli
    custodi di inestinguibile carsica sete

    dentro invisibile misteriosa rete.

    Silenzio lungo i bianchi sentieri
    di ieri. Scalpiccio di ciottoli e sassi
    in ritmo e respiro cadenzato dai passi.

    Arde lo sguardo di nuovi pionieri.

    A valle il Garda sonnolento giace
    avvolto di silenzio e mistero
    puntuale lento si leva il sole. Tace.

    Risplende come infocato guerriero.

    L’Altissimo* ci attende. Schiude cieli
    risplende in pascoli e greggi senza veli
    mostra trincee e rifugi di violata terra
    insanguinata dalla Grande Guerra.

    Sull’avamposto obici di pazzia mondiale.

    Oggi, stretti in cerchio di solidale libertà,
    salgono testimonianze di canto universale
    di coscienza cristica di cosmica umanità.

    Fiorisce eterna tenerezza in fiori di fragilità.

    * Il Monte Altissimo di Nago (Trento), nella catena del Monte Baldo ( 2078 ms.l.m.), sopra il Lago di Garda.

    Giuseppina Nieddu

    Malga Zures ( Nago) 11-8-2018

  20. Giuliana Martina dice

    Grazie a te, carissima Giuseppina, le tue parole poetiche si fanno canto che dal Monte Altissimo magnifica l’Altissimo.
    E’ l’anima che canta la gioia di essere a casa.
    Un forte abbraccio, Giuliana

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