Avete inteso che fu detto…

Commenti

  1. Ciao Iside,

    ebbene, io che sono sicuro, ma supersicuro, “sicuro al limone” diceva un vecchio film parafrasando antiche pubblicità, di non poter scagliare la prima pietra (ma nemmeno la seconda o la terza, e probabilmente nemmeno l’ultima), insomma sarei lì con le mani inerti (e meno male). Di fatto, le frasi in cui Gesù invita alla “perfezione”, se lette con la mentalità egoica, possono portare alla (mia) disperazione. Io non mi assolvo quasi mai, e lo so che è un mio problema…

    Allora? Forse, sempre recependo il tuo interessante invito, posso lavorare su questo, e capire dove mi sono incocciato.

    Mi aiuta, come spesso fa, Don Giussani: “La santità non è quindi raggiungimento di una perfezione, ma coscienza vissuta di questa impossibilità di perfezione.” Così intesa, mi piace, mi appartiene. E’ mia.
    http://www.bergamopost.it/pensare-positivo/cosa-vuol-dire-davvero-santi-cosi-lo-spiego-don-giussani/

    Allora posso riprendere a respirare.
    Perché qui mi ritrovo, in questa impossibilità, mi ritrovo appieno.
    E capisco che lo scandalo del male altrui, è lo scandalo del mio male, che non voglio accettare.
    Quello a cui ti opponi persiste, avverte saggiamente Jung.

    Siamo di dura cervice, come dici tu.
    La cosa bella, rivoluzionaria davvero, secondo me, è che siamo amati proprio così.
    Questo non lo “accetto” normalmente, ma quando lo accetto, scende la bella pace.

    Marco Guzzi diceva proprio ieri, in una riunione, “non è questione d’esser buoni, qui nessuno è buono”.
    Liberante, e solo così possiamo ricominciare da capo, sempre.

    Un abbraccio!

  2. Giuliana Martina dice

    In questi giorni sto rileggendo alcuni scritti di Dietrich Bonhoeffer e la tua riflessione mi fa sostare sulla lettera in cui il pastore evangelico, trasferitosi in America, si chiede come potrebbe impiegare utilmente le ore che ha in Germania. A distanza di pochi giorni, in un’altra lettera scrive “La decisione è presa: ho rifiutato”, decide di tornare in Germania poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.

    La sua capacità di concentrarsi su qualunque soggetto, l’avversione per i luoghi comuni e la ferma adesione alla realtà, a tutto ciò che è umano, non lo fanno sentire derubato del tempo ma lo sollecitano a interrogarsi su come impiegare nel modo migliore il tempo che ha.

    Più che di tempo io mi sento derubata di pensiero, un furto che ritengo ancor più dannoso per l’essere umano. Diciamo di non avere tempo perché non riusciamo più a rallentare, a fermarci, a concentrarci e ad entrare in dimensioni più profonde di noi stessi in cui possiamo percepire l’istante, l’adesso, la nostra natura spirituale. E’ lì che possiamo tirare un respiro di sollievo e cominciare ad apprezzare il tempo che abbiamo. Lo sperimentiamo nel nostro laboratorio attraverso le pratiche che intensifichiamo nel corso degli anni perché sentiamo di ritornare nel Pensiero, nell’Inizio dove abbiamo la possibilità di ricominciare.

    L’Uomo inchiodato in croce 2000 anni fa ha innescato nella storia un dinamismo inarrestabile e il lavoro spirituale mi rende più consapevole di questo e mi sollecita ad utilizzare il tempo che ho per reimparare a studiare, per meditare e pregare, per espandere la mia vita gustando il dono di ogni istante. Vorrei arrivare alla fine di questo passaggio terreno con una fede tanto solida da dire “E’ la fine, per me l’inizio della vita”

    Così rispose Bonhoeffer a chi gli diceva addio. Era consapevole del cammino pasquale a cui l’aveva condotto la grazia a caro prezzo offerta ad ogni discepolo di Cristo.

    Grazie Iside e un forte abbraccio, Giuliana

  3. Mi veniva da riflettere come nella meditazione cerchiamo la sottigliezza dell’abbandono. Non è un veloce abbandono in massa, ma un graduale rilascio muscolare fibra per fibra, un non attaccamento al singolo preciso pensiero. Allo stesso modo, mi pare, si tratta di affinare i sensi per andare sempre più nelle sfumature dei significati del nostro agire, scoprendone i tranelli e le opportunità.
    iside

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