Il senso della crisi

Commenti

  1. Maria Rosaria dice

    Bravissimi ragazzi, siete stati veramente molto bravi!
    Mi viene difficile in questo momento parlare del ” senso della crisi” perchè mi avete solo evocato la Gioia della Vita e la Fiducia in essa! Vi abbraccio con forza e affetto con la certezza che, contagiosi come siete, il vostro impegno, serio, maturo e ricco, darà presto frutti copiosi! Maria Rosaria

  2. Bravissimi ragazzi…una vera “botta di vita” (scusate la banalità dell’ espressione) !??????
    GRAZIE!
    Questa ricerca di assoluto e di profondità nella dimensione umana E’ la ricerca per eccellenza che ci contraddistingue come esseri umani.
    Continuate a darci il vostro contributo!!!
    p. s.:
    è possibile vedere pubblicato il testo della canzone della ragazza con la chitarra?
    a presto, mcarla

  3. FABIO FALCONE dice

    Inizialmente ho notato la durata del video (più di due ore…) e mi sono detto che non avevo tempo, che non avevo voglia, che non avevo…
    Poi ho provato a vedere. In fondo, Darsi Pace non mi aveva mai deluso e il gruppo “Indispensabile” mi aveva subito fatto simpatia.
    Vi ho trovato meravigliosi. Ho respirato aria nuova, ma forse anche un po’ vecchia, o meglio, un pezzetto di eternità. Mi sembra che voi stiate riuscendo, e direi anche con passione, a tirar fuori ciò che è nascosto dentro a ognuno di noi e che, forse, non abbiamo il coraggio di andare a cercare.
    Mi ha fatto molta simpatia la “tigre” di Gabriele. Potrei scrivere pagine e pagine su quella tigre. Il problema è che, un po’ troppo spesso, è lei che cavalca me, mi pare.
    Vedo tanto ottimismo, e direi anche allegria, quella vera; quella che si può trovare solo quando si ha fino in fondo il coraggio di “ravanare” davvero nel nostro pozzo, senza paura. Anzi, direi vincendola, perché è impossibile non aver paura.
    Un’ultima riflessione: forse, talvolta si ha l’impressione di poter essere sopraffatti. Mio figlio più grande ha ventitré anni e mi parla del senso di “rassegnazione” di molti suoi coetanei, che lui cerca di fuggire di continuo (tra un esame e un altro se ne va in giro pe’ monti… ora è da qualche parte in Casentino con uno zaino e un amico). E sembra che tutto questo derivi dall’assenza di progettualità. Ma in fondo il progetto siete già voi, ragazzi, così come sono io. Il progetto è l’oggi consapevole, da vivere nella sua profondità.
    E io, da cristiano, uomo pieno di limiti e di difetti, ogni giorno chiedo “cosa vuoi da me?”, e attendo risposte. A volte arrivano, spesso no.
    Ma non dobbiamo rassegnarci. Più divento vecchio e più lo capisco. Più il corpo si indebolisce e più cerco la sua forza. Più vedo rassegnazione, e più sento l’allegria che cresce in me.
    Ciascuno di voi mi ha dato qualcosa. Mi sono anche un po’ commosso.
    Non è un fatto emotivo. Siate perfetti così, come siete. In cammino.
    Abbracci, da un ex giovane un po’ vizzo.
    E un po’ pazzo, speriamo.

  4. Francesco Marabotti dice

    Grazie dei commenti.
    Un po’ scalcinati e in travaglio,
    ma orientati da un’intima percezione
    di rinnovamento e di fede proviamo a nostro modo
    ad esprimere l’esigenza di una novità personale e globale.

    Grazie per l’ascolto e la risonanza.

    Francesco

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