Il tempo dell’espansione

Commenti

  1. Esercizio di autoconoscimento
    (è opportuno svolgerlo per iscritto e disporsi in uno stato d’animo il più sereno possibile: non vogliamo giudicarci, ma conoscerci un po’ di più per espanderci sempre meglio)

    1 – Descrivo limiti e problemi della mia vita spirituale e del lavoro svolto nei gruppi.
    ” I limiti e i problemi che in questo momento riesco a individuare in me sono i ripetuti fraintendimenti, gli equivoci in cui cado soprattutto durante le esercitazioni del corso formatori; mi sento spesso confusa, non riesco a tenere il tempo, ad andare a ritmo, sono una nota stonata, non mi amalgamo, sono dis-armonica.”

    2 – Ascolto le mie paure retrostanti.
    Per facilitare lo svolgimento di questo secondo punto, posso completare la seguente frase : “Ho paura che, se mi impegno di più, se do più energia alla mia vita spirituale…”
    Ho completato così la frase : “non avrò più tempo per altro, ne sarò assorbita completamente, quindi scomparirò in una voragine, risucchiata nel nulla, non sarò più io ma un’altra.”
    ( Questo punto mi rivela la modalità della mia fede nel mio stato alienato, ego-centrato, e le conclusioni errate che ne scaturiscono, bloccando ed ostacolando il mio moto espansivo e creativo. )

    3 – Approfondisco l’ascolto delle mie paure, accogliendole con affetto e comprensione, e completo la seguente frase : “Non posso espandermi di più, perché sono troppo …”
    Ho completato così la frase : ” sono troppo contratta, concentrata in me stessa con la densità di un buco nero”.
    ( Questo punto mi rivela le modalità di difesa che ho sviluppato nel tempo, considerando assolutamente vere le conclusioni errate del punto 2, riponendo in esse la mia fede.)

    4 – Questo punto è costituito da un passaggio meditativo-contemplativo: seguendo il metodo della meditazione che apprendiamo nei nostri gruppi, in uno stato di consapevole e ordinato rilassamento, seguendo il mio personale ritmo fisico ed interiore del respiro, sorrido ai miei pensieri male-detti, li minimizzo, li lascio andare ad ogni espiro; anche se percepisco ancora in me le paure, io ora mi RICORDO, comprendo con il CUORE che la Vita è reale, l’espansione è reale e in questo processo reale io ho una precisa funzione. DECIDO DI CREDERE con forza che Dio è e dà la Vita e MI SCHIUDO ALLA RELAZIONE con Lui. Il mistero divino di questa creazione è reale e io decido di ascoltare ciò che questa espansione divina chiede a me personalmente. Nessuna fantasia o pregiudizio o limitazione: mi sincronizzo con la Vita nella sua espansione.
    ( Aderisco consapevolmente, volontariamente e liberamente all’Espansione.)

    5 – In questo stato di grande fiducia e dolcezza, di disponibilità e chiarezza mentale inaudite, chiedo: ” Cosa vuoi, Signore, che io faccia perché la Vita si espanda tramite me ? ”
    “Ascoltare e incoraggiare”.
    (In questo quinto punto scopro la modalità veramente mia di vivere la fede, quella che anima e muove la mia interiorità al di là di ogni paura e di ogni difesa; sento che questo, proprio questo, è ciò che posso e voglio sviluppare come mia peculiare qualità spirituale perché è ciò che mi riesce meglio).

  2. Grande Philo!!!
    Che bella e profonda relazione all’intensivo di S. Marinella!
    Mentre ti leggevo, ho percepito il profumo del mare e dei pitosfori in fiore, il canto lieve delle onde e, soprattutto, i volti dei numerosi amici con i quali stiamo condividento questa strana avventura.
    Il “campo di eventi” di Darsi Pace è capace di accogliere molti semi, e fiori e piante. E rende capaci di far sbocciare dalle nostre mani il glicine ridente di maggio. Per offrirlo in dono.
    Un abbraccio.
    Paola

  3. Saluto tutti i partecipanti all’incontro di Santa Marinella a cui partecipo ora telematicamente, ma come ci fossi stato anch’io tra voi. Bello sentire i vostri guai spirituali, simili ai miei ! Mi rendo conto che per comprendere e agire nella realtà dei nostri giorni, quotidiani e storici, tutto dipende da : In QUALE STATO INTERIORE CI TROVIAMO ? E ‘come voler leggere il giornale senza occhiali ! Ci spaventiamo solo per i fantasmi evocati dai titoloni , dalle parole grosse !
    Bravo Walter, lo scultore che si chiede a che serve la mia arte ? Già a che serve la mia vita ? Saluto anche Giuliana e Rosanna che ho riconosciuto in video ! Ciao Marco, sei proprio forte ! Saluto anche la tua fedele Paola che si dà sempre da fare. Saluto anche il mare di Santa Marinella , anche se sono un alpino !
    Un abbraccio a tutti.
    Ivano

  4. Davvero bello il tuo intervento Filomena e complimenti per il coraggio di esporre la tua condivisione!
    Io a Santa Marinella ho davvero percepito l’espansione di cui parla Marco notando, durante la condivisione con persone delle diverse annualità, i cambiamenti di ognuno man mano che avanza il lavoro. Si è vero che la strada è lunga che si ricade facilmente negli automatismi, ma la consapevolezza è già un enorme passo avanti, un’ ancora a cui ci si può aggrappare per non riprecipitare nel baratro come avveniva una volta. Almeno per me è così, ma penso anche per gli altri.
    Sperimentare nella carne quei momenti di fede, di speranza….sì direi anche di sapienza, incoraggia nel perseverare e nel “credere” che il proprio seme germoglierà e darà un frutto succosissimo!! Un abbraccio Gabriella

  5. Grazie Filomena, molto bello!
    Ogni anno, da quando partecipo, l’intensivo di S. Marinella mi marchia a fuoco e mi accompagna per tutta l’estate.
    Marco ci propone con grande gradualità e delicatezza temi grandiosi che rinfrancano l’anima e la dilatano nella dimensione eterna che le è propria.
    Quanta ricchezza e quanta bellezza in questo linguaggio nuovo, fresco e originale, che non sa di stantio di ammuffito e morto; che è bello e arricchente ascoltare e risuona consonante con la mia anima, anche attraverso le tue parole!
    Un abbraccio
    Daniela

  6. grazie Filomena! questo tuo ripasso è come un vento leggero che soffia via la polvere che immancabilmente si deposita nel “frattempo” …
    Un abbraccio Corrado

  7. Grazissime a tutti a partire da Marco e Paola che ad ogni incontro ci comunicano un sempre nuovo slancio perchè il percorso intrapreso vada verso il compimento e la maturità del frutto.
    Un grazie speciale a te Filomena non solo per l’efficacissimo post ma anche perchè nel gruppo guidato da te, al quale ho partecipato con altre sette persone, abbiamo respirato una condivisione veramente liberatoria ed empatica.
    Tu hai iniziato per prima a condividere con noi quanto riproponi nel primo commento al post e poi ognuno di noi in profondità, serenità ha avuto tutto il tempo per la condivisione veramente fraterna.
    Credimi posso confermare per la mia esperienza che sei chiamata ad ascoltare e incoraggiare …è la tua vocazione, frutto di Grazia da far circolare…
    Un abbraccio a te e a tutti i compagni di D.P.
    Giuseppina

  8. Filomena Bernocco dice

    Cari amici, grazie, veramente, per la vostra partecipazione !
    Per noi tutti l’intensivo di Santa Marinella è un momento particolare e significativo, sia per il luogo in cui si svolge, sia per il periodo dell’anno che prelude all’estate, ma soprattutto grazie al carisma di Marco Guzzi che sa sempre trovare argomenti e parole convincenti avvincenti coinvolgenti.
    Nel post non ho inserito la bellissima lectio di Marco sulla pagina evangelica di Giovanni, credo che occorra un post dedicato !!!
    In particolare, cara Giuseppina, ti sono molto grata per ciò che scrivi : anch’io sono stata felice di come siamo riusciti a fare la condivisione, ma avere un riscontro da te mi rinforza. Sai com’è , non vorrei avere frainteso anche questo 😀

    un abbraccio affettuoso, a presto
    Filomena

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