Ricominciare: paure della notte, speranza di un nuovo giorno

Commenti

  1. Scopro solo stamane, questo video di Marco del 2016 , che sulle paure della notte e le speranze di un nuovo giorno e certo non a caso, dopo il risveglio da una notte angosciose dove mi sono pensato al fondo mio abisso. Davvero una brutta notte, ma la visione di questo video, che da buon visitatore delle video-conferenze di Marco Guzzi, considero come il suo più potente, appassionato, commovente e riuscito Annuncio della Nuova Umanità che sta nascendo in noi, mi ha fatto ritrovare la consapevolezza dell’energia spirituale che sempre possiamo risvegliare in noi, specialmente quando il nostro io auto-entrato e distorto, dice tutto il contrario, mentendo , su ciò che in noi invece, vogliamo che viva e gioisca nella pienezza della sua libertà creativa.
    Grazie Marco, sei un grande dono per tutti coloro che non vogliono arrendersi alle menzogne di questo mondo, ma restare aperti ad una speranza messianica che tutto sovverte , libera e sempre ri-crea noi stessi, il mondo, il cosmo.
    Ivano

  2. Grazie a te, caro Ivano, sì le notti sono spesso molto faticose da attraversare, e questo mondo appare a volte ricoperto da una spessissima coltre di tenebra …. forse proprio allora intuiamo cosa significhi che solo la fede ci salva, solo allora percepiamo che in quella notte rimane soltanto uno spiraglio, una piccola via di uscita: l’abbandono fiducioso, a peso morto, e da lì qualcosa di nuovo, uno spiffero di vita ci raggiunge, e ci dà il sospirato sollievo. Un abbraccio. Marco

  3. Grazie Marco per il tuo sostegno e per direzionarmi spiritualmente nell’ abbandono fiducioso a peso morto della fede di cui, convengo , ne basta davvero anche solo un lumicino ( di più non mi è dato quando la notte è fonda e cupa ) per ritrovare la via di uscita dagli sprofondamenti del mio cuore. La fede del Figlio è la stessa di quella del seme che ha da rimanere seppellito, in umile silenzio, mentre la terra che è sempre fedele, non lo tradisce , ma lo fa germinare. E’ una verità questa, a cui ricorro anche fisicamente, quando sto male, tirandomi addosso una coperta e rimanendo seppellito per un tempo che non decido io, e attendo senza attesa e senza pensieri, ciò che verrà , dentro quel buio che si fa padrone di tutta la luce che mi manca, ma che però, all’alba del nuovo giorno, si disvela dolcemente, fugando ogni mia paura.
    Ti lascio e ringrazio, con questa poesia di Padre Davide Turoldo, che per un sincronismo di sentimenti, capita qui, proprio ora, avendo aperto a caso una pagina dei Salmi da lui tradotti e commentati. Una poesia in tema con l’argomento della notte e della speranza che si accende, proprio grazie al buio.
    QUESTA INTERIORE NOTTE
    Questa interiore notte
    ove luce nessuna rompe
    un attimo la tenebra compatta ;
    questa notte, coltre di morte
    immobile mare ove il grido
    è rottame inutile.
    Notte nemica, ove nessuno
    è presente a segnare il punto
    del tuo viaggio:
    nessuno a dirti la distanza
    della terra, del cielo:
    mia notte , spazio non di vita,
    non di morte,
    ove non è dato sapere
    se una qualsiasi speranza d’approdo
    sia ancora possibile:
    questa inanimata notte
    è mia dimora, Signore,
    il mio elemento ove m’immergo:
    e tu, tu o Assente,
    la mia lontanissima sponda.

    Un caro abbraccio.
    Ivano

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