La Via del Guerriero e il Terzo Millennio – Discipline interiori come strumento rivoluzionario

Commenti

  1. Marco Maria dice

    Ciao, ho una domanda: come si coniuga la visione orientale dello yin e yang, cioè degli opposti (es. Non ci può essere il bene senza il male) con la via del Cristo che era un guerriero della Parola, figlio dell’ Assoluto, dell’Amore?! Secondo gli Orientali l’importante è l’equilibrio tra gli opposti, mentre la via del Cristo prevede un uomo integro, autentico in contatto diretto col Principio che è bontà assoluta! Quando Gesù diceva “Siate furbi come i serpenti ma semplici come le colombe” cosa intendeva?! Lui era radicale, violento quando scaraventó nel Tempio i banchi dei mercanti, ma non me lo vedo proprio con la spada di un samurai!
    Marco Maria

  2. Caro Marco Maria,
    poni un tema molto complesso e arduo, questioni sulle quali il pensiero occidentale e le varie, profondissime, filosofie dell’Oriente si sono misurate da secoli.
    Problemi come la natura del mondo e della creazione, il problema del male, il senso della storia e il ruolo dell’identità umana nel gioco della creazione stessa aprono ampie riflessioni che non sono facilmente riducibili a poche asserzioni.
    Credo che non sempre sia possibile coniugare le diverse visioni, e che spesso esse stesse contengano al loro interno molti paradossi, concezioni in apparenza contraddittorie, pensiamo solo alle parole di Gesù, che in un luogo dice che è venuto a portare la pace (non come la da il mondo…), e in un altro afferma che è venuto a portare la spada (della sua parola, certo, ma forse anche quella del Samurai, perché no? Talvolta la lotta contro il male e la negatività impone anche questo).
    Dal punto di vista cristiano, il mistero dell’incarnazione rappresenta una novità nella concezione del divino: Dio si fa uomo, penetra nella carne ferita dell’umanità (in questa manifestazione che anche per la sapienza orientale è viziata, è ‘illusione’) per redimerla e per proseguire la creazione che era stata distorta all’origine.
    L’armonia del cosmo, e il ruolo dell’uomo come mediatore tra cielo e terra, ha subìto una rottura: quell’equilibrio violato può essere ripristinato solo attraverso un processo lento e graduale in cui l’uomo e la donna diventano collaboratori, co-creatori dell’universo, attraverso il potere che la coscienza del Figlio trasmette loro.
    Per continuare a meditare su questi misteri, ricopio qui di seguito un testo poetico di Marco Guzzi, sottolineando in particolare i versi: “amalgamare è compito divino, all’uomo spetta lo scontro”: la consapevolezza che “tutto è bene, e che ogni sorta di cosa sarà bene” non ci esime dalla responsabilità di lottare per la giustizia e per favorire l’avvento del regno.

    Col Dio Vivente

    Ho visto generarsi sulla terra
    l’indesiderato, e sprofondarsi
    da sé, come un capodoglio.

    La madre lo nutriva
    vomitando; poi si scrollò
    di dosso quel pattume, e lo spianò
    d’un colpo: fu un’ ora amara.

    Nella foresta è facile pregare
    i dèmoni ti stanno più vicini
    coi loro dèi.
    Ma amalgamare
    è compito divino, all’uomo
    spetta lo scontro.

    Ignoro ciò che scrivo; vivo col Dio
    Vivente, vivo col Vivo.

    (M. Guzzi, Teatro cattolico)

  3. Marco Maria dice

    Ciao Paola, grazie per la risposta. Mi vengono in mente certi integralismi che l’uomo ha già sperimentato secoli addietro; in particolare gli Albigesi o Catari che sostenevano una visione dell’uomo puro tanto che i piú “santi” venivano chiamati “perfetti” ma in realtà erano anche loro scissi in quanto disprezzavano il corpo in tutte le sue manifestazioni. Ció non comportava un equilibrio sano e veramente “santo”, un’unione fra terra e cielo, come non erano equilibrati e cristiani quei cattolici che sotto il dominio della Chiesa hanno intrapreso una Crociata contro di essi, uccidendoli, dilaniando queste persone e facendole letteralmente a pezzi con le spade. Come dice Marco Guzzi è importante ricordare il passato sia degli ultimi due secoli, che quella degli ultimi due millenni per capire dove si nascondeva il grande oppositore nell’ambiguità della storia umana.
    Un abbraccio e un saluto e… buona estate!
    ciao

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