LA VIA DELL’INTEGRAZIONE

Commenti

  1. LUISA SUSANNA dice

    Grazie di cuore Daniela per il tuo prezioso lavoro.
    Un caro saluto e tanti auguri per tutto.
    Lula

  2. Queste parole di Daniela, lette stamattina, mi hanno aperto un’immenso panorama sulla Vita: uno sguardo di pace, ringraziamento ed entusiasmo. La buona notizia che mi hanno portato è che ogni istante può essere tale se lo vivo con tutta la persona che sono, raccogliendo le parti automatiche di me che vanno avanti come soldatini programmati per il massacro in nome di ideali di vita irrealizzabili …
    Non c’è nessun ideale di vita, c’è solo Questa, che vivo, ed è questa che voglio amare con tutta la mia presenza.
    Nella gioia di ritrovarmi sempre un pò più completa e presente, auguro a tutti lo stesso nascosto ma realissimo processo di crescita ! E un grazie di cuore a Daniela
    Laura

  3. Giuliana Martina dice

    Mi rispecchio in pieno nelle parole di Marco:

    “approfondire vuol dire incontrare in maniera diversa gli stessi problemi, vedere in modo più acuto e forse drammatico i problemi che abbiamo cominciato a vedere fin dal primo anno o fin dall’inizio del lavoro…”

    Ripeto per la terza volta il primo anno del biennio Per-donarsi e scopro nuova-mente l’organicità del percorso e la concretezza dei passi di questo percorso iniziatico. Ora comprendo più che in passato, nonostante abbia sentito Marco ripeterlo varie volte e io stessa lo abbia ripetuto, che non va mai dimenticata la nostra condizione di partenza, la separazione da noi stessi e dalla vita.

    Essere perdonata è sperimentare che il dolore lancinante della ferita, il dolore che sento nella mia anima, tramandato di generazione in generazione, causa delle mie frustrazioni e della mia impotenza viene risanato.
    Seppure a tratti, posso ritornare e sostare nel Luogo in cui sperimento adesso di essere Uno, posso traslocare dallo stato di separazione psico-cosmica di cui soffro allo stato di essere perdonato, rigenerato.

    Questa esperienza, che ho potuto e posso compiere attraverso l’accompagnamento nel laboratorio Darsi pace rende sempre più urgente l’annuncio; abbiamo tanto bisogno nella storia di questo perdono, di questa esperienza di unificazione che dona pace e gioia. Credo che quando la sperimentiamo sentiamo anche il desiderio di annunciarla.

    Buon approfondimento a tutti e grazie di cuore a Daniela, Giuliana

  4. Grazie cara Daniela; il fatto che questo notevole lavoro che hai fatto abbia come suo specifico perno, come suo contingente e concretissimo incarnarsi, esattamente l’anno di corso che ho seguito, ebbene questo ora mi colpisce, quasi al di là delle mie intenzioni.

    Ripenso a che mistero di profondità è stato per questo corso, ma ancora di più, riassaporo il clima che c’era, mi ritornano impressioni e sensazioni fragranti che pensavo perdute. Ritrovo nella mente, anche, quelle occasionali divergenze, tra qualche praticante o formatore, ma ora mi arrivano appena come piccole increspature, di minimo peso specifico.

    E mi ritorna addosso quel senso di speranza, di novità di vita, che brilla in ogni autentico percorso spirituale.

    Grazie a auguri!

  5. Queste difficoltà le ho tutte. ma so che sono al primo anno. forse diventeranno più estreme, diventeranno le stesse “tentazioni”per cui, in tante cose, mi sono tirato indietro.
    comunque, si va avanti.

  6. Sergio Fabbri dice

    E’ davvero interessante vedere come le stesse parole, le stesse circostanze mettano in movimento in ciascuno di noi esperienze personali apparentemente diverse, eppure perfettamente inserite dentro lo stesso quadro, come se poi contribuissero a un unico percorso dell’io-umano. Vale per il richiamo alla vita presente di cui parla Laura, per il “trasloco” in atto nell’animo a cui accenna Giuliana, per la fragrante nostalgia con qualche increspatura che esprime Marco (immagino che sia lui l’astronomo a cui si rivolge Guzzi a un certo punto nel filmato…).
    A mia volta, di quelle parole relative all’integrazione, a me piace ricordare il riferimento alla creatività. Perché mi ha fatto venire in mente quando, all’incontro di Trevi del luglio 2017 (L’Insurrezione della Nuova Umanità) Marco Guzzi aveva invitato i presenti, taluni rimasti un po’ destabilizzati da tale sollecitazione, a… “creare la (propria) realtà”. Ovviamente non mi permetto qui di ipotizzare che cosa Guzzi volesse davvero intendere. Ma posso dire che per me personalmente è quello che in effetti accade quando, raggiunta una di quelle rarissime situazioni di ascolto profondo e di integrazione, ri-scopriamo che la realtà può essere creativamente modellata e trasformata, poiché ciò che conta non sono tanto i fatti esterni, quanto piuttosto il modo con cui noi li vediamo, li interpretiamo, li viviamo, li condividiamo.
    E dato che la creatività non ha confini e possiamo applicarla in qualunque settore verso il quale ci sentiamo portati (le persone realizzate, dice Maslow, sono creative in tutto ciò che fanno, anche e soprattutto nelle attività quotidiane e “banali”), auguro a tutti noi un 2020 particolarmente… creativo!
    Sergio

  7. Daniela Rondina dice

    Carissimi,
    sto lavorando a questi video con una grande passione, sono perciò molto felice dei vostri apprezzamenti!
    Un abbraccio
    Daniela

  8. Marco quando vieni in Sicilia ti aspettiamo con gioia

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