Guzzi e Galimberti: uno storico confronto sul nichilismo (2010)

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4 risposte

  1. Non di solo pane vive l’uomo. Un significato talora equivocato
    Gennaio 4, 2021 / gpcentofanti
    Non di solo pane vive l’uomo non significa che da un lato vi è il pane, il bisogno materiale e dall’altro il bisogno spirituale. Anche il pane ricevuto da Dio è un dono spirituale. Una cosa accaparrata fuori della volontà di Dio rischia di far male, anche se Dio nella sua misericordia cerca alfine di volgere al bene anche il male che ci procuriamo da noi stessi. Appena torniamo a Lui. La grazia è divina e umana in Gesù, separare l’aspetto spirituale e quello umano è frutto di visuali riduttive, che possono finire per scoraggiare la crescita.

    Il sistema, il deep state, al potere è il frutto di una cultura ormai svuotata di tutto. Per cui chiunque lo sostituisse avrebbe solo per questo un titolo di merito. Ma le soluzioni concrete richiedono un salto di qualità. Il passaggio dal tecnicismo alla libera formazione, fin dalla scuola, nella identità ricercata e nello scambio con le altre. Il solo apparente paradosso è dunque che ci si avvia sempre più diffusamente a comprendere che la mera praticoneria tecnicista spoglia non solo di valori morali ma nel tempo di tutto, anche delle cose più concrete. https://gpcentofanti.altervista.org/la-spiazzante-eterogenesi-dei-fini/

  2. Ciao Luca, non è La terra senza il male, ho già controllato. Mi riferisco alla citazione seguente: Ermeneia non è più consapevolezza dell’assenza di un sapere assoluto, e quindi infinita moltiplicazione delle interpretazioni ma traduzione e trasmissione di un messaggio che, provenendo da altrove, mette in gioco l’uomo in quell’immenso vuoto che separa i due mondi, dove non è più l’uomo ad avere in mano le regole del gioco ma il Dio, che con il suo dono lo gioca».

    Grazie per l’aiuto.

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