IL MONDO IN CLASSE

Commenti

  1. Paola Achilli dice

    Cara Rosanna, hai ben colto le difficoltà in cui tutti noi docenti ci troviamo nelle nostre classi: mondi nuovi, diverse culture, bambini a volte spaesati… Tutto questo, a volte, spaventa ed immobilizza l’ insegnante che vede invece un rallentamento del cosiddetto ‘ Programma’ oppure un dover attuare strategie extra di recupero.
    Ma tu hai dato anche una chiave di lettura per affrontare questo nuovo mondo che, non neghiamolo, si sta ampliando sempre più nelle Scuole.
    Accoglienza, apertura, ascolto.
    Ci vuole pazienza ma sono certa e sicura che gli stessi bambini, come appunto descrivi anche tu, SENTONO bene se l’ insegnante dona a loro in autenticità e verità.
    Anche se parliamo lingue diverse sono sicura che il modo, il sentire da dove provengono le nostre parole ( se dal nistro cuore pacificato oppure arrabbiato ) i bambini lo comprendono benissimo.
    Anche se non comprendono subito la lingua italiana, la lingua del Cuore si.
    Grazie della tua testimonianza, e continuiamo ad insegnare con sempre la passione per questo meraviglioso lavoro.

  2. Dario Falconi dice

    Grazie Rosanna per questa tua testimonianza che mi ha commosso.
    La tua esperienza suggerisce un modo di fare scuola che è al tempo stesso un modo di stare al mondo. Il mondo in classe, appunto. Non gli uni contro gli altri ma sempre “per”, moltiplicatore di possibilità, un “noi” che si disfa dell'”io”.
    Ti mando un forte abbraccio,

    Dario

  3. Carmela De Santo dice

    Bellissima esperienza,Rosanna,hai realizzato un mondo a colori ,fatto di tanta diversa umanità , che è bellezza e ricchezza. Basta saperla vedere e coniugarla con il verbo amare, coome hai fatto tu con splendidi risultati !

  4. Grazie Rosanna per averci fatto vedere uno scorcio della tua variegata realtà scolastica. E’ rasserenante sapere che ci sono insegnanti che seminano in classe un modo di stare al mondo in maniera autentica, di ascolto, di aiuto, di accoglienza ed di empatia. I tuoi alunni sono fortunato a vivere questo tempo scuola in questa atmosfera e sono sicura che rimarrà loro dentro, non solo come un bel ricordo dell’infanzia ma come un’alternativa da proporre anche fuori dalla classe. Tutta la mia stima e il mio affetto.
    Stefania

  5. Complimenti Rosanna per le attività che hai realizzato e le relazioni che hai costruito con i tuoi alunni, non ti sei fermata a considerare il freddo dato del “90% di alunni non italofoni”come uno svantaggioso ostacolo, ma con l’accoglienza e l’ascolto empatico lo hai letto per ciò che era e così li hai visti quali essi sono: bambini con le loro storie faticose sulle spalle, altri sono i luoghi in cui porsi interrogativi sui perché di queste percentuali sempre crescenti, qui ascoltiamo la tua testimonianza che ci dimostra che mantenendoti in questa apertura hai saputo trasformare la difficoltà in opportunità di crescita e ricchezza per tutti. Brava anche per averne scritto dando voce alle esperienze positive che si realizzano nelle scuole.
    Un caro saluto.
    Stefania M.F.

  6. Amedeo Dibitonto dice

    Grazie Rosanna, intorno ad alcune parole ben calibrate (-ACCOGLIERE -ACCOMPAGNARE -ASCOLTARE – EMPATIA) hai realizzato un metodo d’insegnamento e… la “sostanza” di un programma scolastico che si è rivelato anche un programma di vita vissuta e vivibile ancora.
    L’amore per la ricerca di soluzioni adeguate, si è alimentato alla sorgente dell’ “amore per l’umano” ricco, vario e non privo della profonda empatia che sa moltiplicare sia la conoscenza che i legami reciproci.
    Mi sembra che tu abbia provato a realizzare con risultati positivi, l’impegnativo obiettivo lanciato coraggiosamente negli anni ’90:”EDUCARE INSEGNANDO”. Anzi hai aggiunto un elemento nuovo che è un grande collante: l’ EMPATIA. Questa, infatti, sostiene e stabilizza efficacemente ogni insegnamento che voglia anche educare alle sane e produttive relazioni umane.
    Questa tua esperienza, unita a tante altre, arricchisce notevolmente il lavoro di una Scuola che voglia veramente volare alto, senza smarrire la concretezza della realtà umana, sempre da promuovere e potenziare nella quotidiana attività.
    Arricchito ulteriormente da questo valido contributo, tutto il Gruppo DS potrebbe accogliere e far proprio il pressante invito di Seneca: “Ricordati di osare sempre, anche con i venti contrari”.
    Che ve ne pare?

  7. Rosanna Verzeletti dice

    Carissimi Paola, Dario, Carmela, Stefania , Stefania M.F e Amedeo, vi ringrazio delle vostre profonde risonanze che hanno toccato molte delle mie corde . Che bello sentirci assonati rivoluzionari o semplicemente traslocatori capaci di spostarci, adesso e sempre, in quel punto di emissione che ci rende un unico suono.
    Vi mando un forte abbraccio.

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