Ecologia del pianeta, della mente, del cuore

Commenti

  1. Grazie Antonietta, condivido quello che scrivi, soprattutto l’ultima parte, sulla centralità di una ecologia della mente e del cuore.

    Mi ha colpito questa tua riflessione:
    “La nostra mente e le nostre emozioni sono territori molti ambiti e preziosi: influenzare i pensieri e i desideri delle persone ha un vantaggio economico molto importante, perché rende prevedibili le loro azioni, specialmente quelle di consumo, che così possono essere pilotate in modo più efficace. Tutto questo non è nulla di nascosto: si parla da anni di neuroeconomia, neuromarketing e ora anche di psicopolitica.”

    Sulla base di questa tua riflessione, mi preoccupa che gli impegni dell’Agenda 2030 dell’ONU e i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile siano continuamente diffusi dai grandi media e sostenuti dal World Economic Forum di Davos che è finanziato da circa mille imprese associate, in genere multinazionali con fatturato superiore ai 5 miliardi di euro.

    Al di là delle buone intenzioni.
    Che finalità hanno? Quale forma di società vogliono plasmare?

    Un caro saluto

  2. Stefano Sandron dice

    Grazie Antonietta, anche da parte mia, per questo… ricordare “interdisciplinare”…
    Comincio a pensare che l’animo umano, depurato da ogni forma di usurpazione, sia il luogo di ricapitolazione di ogni accadimento nel cosmo.
    Luogo di comprensione ed ascolto, e quindi a livelli di profondità per ora inimmaginabili, di ogni creazione anche di quella che ancora non riusciamo a vedere.
    Per ora siamo ancora luoghi di conoscenza feriti che immaginiamo e creiamo immagini ed esperienze di mondo ferito.
    La cura della ferita dell’anima, aprirà l’udito ad ascolti sorprendenti e lo sguardo a visioni più profonde, più gioiose.

    Grazie

  3. Antonietta Valentini dice

    Cari Aldo e Stefano, grazie per le vostre risonanze.
    Riguardo all’Agenda 2030 dell’Onu, a me sembra un’importante dichiarazione di intenti ma, come accade di solito a questi livelli, ancora molto astratta e ideologica. Ai suoi fondamentali 17 Obiettivi sarebbe bello aggiungerne un altro, una specie di metaobiettivo, che sostiene tutti gli altri, una sorta di “salute dell’ecosistema mente-cuore” – obiettivo che però appartiene ad un altro livello di conoscenza e di coscienza. Portare al livello politico anche solo la comprensione di queste parole sarebbe un passo epocale.
    Curare questo nostro ecosistema interiore, che in fondo è la nostra anima, potrebbe aprire a scenari nuovi. Nel nostro piccolo, noi in fondo questo lo stiamo già sperimentando, almeno un po’…
    Un abbraccio
    Antonietta

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