Lo sguardo che ascolta: incontrarsi a Romena

Commenti

  1. Grazie per questo appassionato resoconto, e grazie per il lavoro che fate nel campo educativo, che è importantissimo in questo frangente di “cambiamento d’epoca”. Nella mia modestissima attività di relatore (sono reduce da una conferenza svolta nel weekend a Mondovì su una “Introduzione all’astrofisica”, tentativamente svolta secondo i paradigmi a noi familiari) vedo in ogni occasione che c’è veramente sete di una parola “diversa”, che provi ad essere “vera” e a non trascurare che dove c’è un cervello, nei pressi si può trovare anche un cuore, e che bisogna parlare a lui, principalmente, altrimenti ogni proposito di cambiamento sarà vano.

    Nella cupezza dei tempi odierni, la ricettività che è presente nelle persone, che aspetta solo di essere attivata, è un grande conforto e un incitamento ad andare avanti. Grazie dunque e auguri!

    Marco

  2. Grazie Marco, speriamo veramente che questo fermento che si sente nel mondo possa convogliare in un obiettivo unico ed evolutivo della nostra umanità ormai a un bivio, come da anni Marco ci preannuncia.
    Noi di Darsi scuola per ora stiamo come dici tu cercando di “non trascurare che dove c’è un cervello, nei pressi si può trovare anche un cuore, e che bisogna parlare a lui” a tutti i livelli, con il nostro cuore di insegnanti prima di tutto, con i cuori dei ragazzi che ci vengono affidati e non da ultimo con il cuore della nostra istituzione educativa, la scuola, che non è un’azienda come hanno provato a farci credere, ma è molto molto molto di più.
    Un abbraccio

    Stefania

  3. Claudia Vignati dice

    Bravi.Bello sapere che anche la scuola ha agenti di nuova umanità al suo interno!!!!!

  4. Un bel seme di speranza, una testimonianza che quello che conta è invisibile agli occhi, uno stimolo a ricercare occasioni future, fisiche, a cui partecipare, la sensazione di non essere soli…grazie

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