Ri-creare il mondo ed insegnare a viverci!

Commenti

  1. Complimenti per questo bellissimo articolo Antonella. Grazie per averci presentato in maniera così chiara e precisa il pensiero di E. Morin ed averlo riletto nell’ottica del nostro percorso in Darsi Pace.

  2. Dario Falconi dice

    Grazie di cuore Antonella per questo articolo così accurato e ben scritto. Ho vissuto l’esperienza della tua lezione in prima persona e si è trattato di un dono prezioso. Il tuo approccio “didattico”, se così si può dire, era già un’incarnazione di una nuova antropo-etica. Mi ha colpito molto il modo in cui accoglievi le nostre considerazioni integrandole immediatamente al tuo discorso, trasformandolo, innovandolo. Trasferendo a tutti la vitale esperienza organica di vivere un processo di apprendimento vivo e in costante evoluzione. Grazie di cuore, cara Antonella!

  3. GRAZIE, Antonella! La Luce di Lula è espansiva e continua a diffondersi e a in-segnarci, a più voci attraverso il nostro prezioso percorso di Darsi Pace che ci guida a ri-creare consapevolmente ed eticamente il mondo.!
    Giuseppina Nieddu

  4. Un sapere che non è mai dato ma processo, che non si ferma al già ma guarda sempre al non ancora, che spinge in avanti, profetico insomma, che trasformando le certezze calcificate in dogmi muta anche il suo soggetto. La conoscenza del XXI secolo promette bene! Grazie di cuore Antonella per avercene dato un assaggio

  5. Francesco Scutari dice

    Carissima Antonella, grazie per questo tuo articolo, molto bello e, mi viene da dire, così necessario. Non solo ci restituisci limpidamente la prossimità del pensiero di Morin al cammino perpetuo di Darsi Pace, ma dà ulteriore voce all’anelito di cambiamento radicale dei nostri paradigmi educativi, dei nostri modi di dare forma a noi stessi in questo tempo di trapassi estremi. Tornare a interrogare l’uomo, abbracciare la complessità relazionale e processuale della vita e della mente: “la riforma di pensiero richiede una riforma delle istituzioni che richiede a sua volta una riforma di pensiero. La condizione è che da qualche parte possa apparire una devianza fruttuosa che possa disseminarsi e diventare tendenza” (E. Morin).
    Ancora grazie.

  6. Laura Lombardi dice

    Cara Antonella,
    di quell’incontro appassionato sul pensiero di Morin mi risuonano alcune suggestioni. Chi sono io? Sono il prodotto di incontri aleatori, improbabili, inattesi. Insegnare le incertezze, immaginare delle strategie per affrontarle. Occorre imparare a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze, attendere l’inatteso per affrontarlo. Insegnare la comprensione: è mezzo e fine della comunicazione umana (mutua comprensione). Per far questo, bisogna studiare dove ha origine l’incomprensione, i suoi meccanismi. Insegnando in un liceo linguistico mi ha interessato il documento di Morin che citavi “Come la molteplicità delle lingue potrebbe rafforzare l’Europa”, come ogni paese dovrebbe proporre a scuola l’insegnamento della lingua con cui confina il proprio paese. E ancora: il nuovo spunta continuamente, le parole figliano, il sapere è un processo da dentro a dentro. Sapere aude, sapere come sapore,qualcosa di buono. Divengo umano, più che sono umano. Il carattere polisemico del termine esprit, non solo spirito, ma anche mente. E il conoscere come combattimento per la lucidità. Bellissimo. Grazie di cuore, cara Antonella.

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