

Lo scorso sabato 3 maggio continua la meravigliosa esperienza degli incontri regionali del gruppo 𝗗𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗣𝗮𝗰𝗲 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗶𝗮 presso le case di alcuni generosi praticanti i quali, gentilmente, mettono a disposizione gli spazi sacri della propria intimità, personale e familiare.
In questa occasione, è stata Adele ad ospitarci a casa sua, che è un vero e proprio scrigno disposto tra le mura della parte più antica di Napoli e, proprio come uno scrigno, ha custodito la condivisione meditata delle nostre esperienze, facendole brillare, come un tesoro, di una luce illuminante, accogliente e rassicurante.
Nello scrigno, ho visto brillare la tensione emotiva di ciascuno di noi che viviamo quotidianamente l’ineluttabile “combattimento” interiore in maniera docile, ma con le armi affilate dello Spirito, che ci dona la corazza ed i calzari resistenti dell’amore. Abbiamo meditato insieme su cosa intendiamo per “combattimento”, illuminati dalla meditazione sulla lettera di San Paolo agli Efesini (6 – 11:18), e mi ha colpito come in molti di noi non sia proprio risonante il termine utilizzato, preferendo piuttosto quello di “Resa”, la possibilità di lasciar andare le battaglie che spesso combattiamo dentro di noi in maniera anche automatica. Una Resa che non sia però totalmente incondizionata, ma frutto del discernimento e della consapevolezza di dover morire al proprio ego bellico, dalla necessità e dalla beatitudine di poter “morire da immortali”, che è proprio uno dei temi portanti delle nostre assemblee terapeutico-rivoluzionarie.
E se tali assemblee si godono anche una pizza nel ventre di questa meravigliosa città, allora la loro dimensione terapeutica è assolutamente facilitata.
Luigi Accardo, praticante Darsi Pace Campania