Momenti di grande intensità a S. Anna di Stazzema.
Abbiamo sostato nell’attimo in cui l’espiro muore, in quel limbo di attesa che non è fine di tutto, ma fase di stasi, immobile e terribile, nella quale il futuro di speranza appare incerto, oltre una cortina impenetrabile. Fermi, accogliendo di vivere la sofferenza, quella percezione che si ha nel cuore della notte, quando il buio pervade ogni cosa.
Scegliere di sostare al centro del dolore, per ascoltare, guidati nei passi lenti del cammino, dalle parole pazienti e sagge di Fabio, ci ha permesso di essere carne viva in questo luogo evocativo.
È stata la Parola, scelta e letta per noi da Roberta, a farci assaporare l’alba di Luce nuova, il soffio del respiro che dilata i polmoni.
Il dolore spaventa, eppure non annienta lo Spirito di vita che soffia in ciascuno.
La meditazione finale, curata da Vanna in uno spazio ombroso benedetto dal vento, ha riaperto i cuori alla Luce, lasciandoci sperimentare ancora una volta la potenza palpitante della Vita che ci è donata continuamente.



