Metti un astrofisico a Trevi

Commenti

  1. Caro Marco Castellani GRAZIE.
    Grazie per la condivisione di questa connessione tra terra e cielo che si realizza nella tua persona. Si spalanca una finestra su un panorama mozzafiato. Anche per me, che vivo nel piccolo angolo di terra dove sono nata, dove incrocio relazioni ancora un po’ sbagliate e ogni giorno guardo in faccia i miei mostri e accetto finalmente il mio buio interiore, aspettando che qualcosa accada lì dove il cuore pulsa.
    Vorrei porre una questione all’astrofisico (ma non solo): a proposito del progetto E-ELT, mi incuriosirebbe sapere quale è la tua VISIONE.

  2. Cara Lidia,

    grazie a te per le tue gentilissime parole! Comprendo bene, sai, l’accenno al buio interiore. Forse per il mestiere che faccio, sono abituato al brilluccichìo delle stelle, ma ahimé anche al senso di buio, molto più faticoso da sopportare quando è interiore, rispetto a quando è “appena” nel cielo. Accettarlo, capisco, è il primo passo per trasformarlo. Non è sempre facile… io in fondo sono in DP proprio per questo.

    Per quando riguarda E-ELT, ovvero l’European Extremely Large Telescope, ebbene a mio avviso è un progetto di grandissimo interesse, per varie ragioni. Primo, è il telescopio prossimo di punta per ESO (l’agenzia spaziale europea), un ente a cui dobbiamo tantissimo della nostra conoscenza dello spazio profondo, e questo è già un ottimo biglietto da visita. Secondo, è (appunto) pienamente europeo: penso sia importante, perché l’unificazione dell’Europa, affinché non sia appunto solo dei banchieri e dell’economia, deve passare attraverso – anche – grandi progetti che ci vedono uniti, e questo è veramente ambizioso e realistico, al contempo. Dunque prezioso. Come ho avuto modo di studiare (e di riferire, ad un congresso di qualche anno fa ad Ischia, http://www.eso.org/sci/meetings/2011/feedgiant.html) si sposa benissimo con progetti di punta come GAIA, attualmente in fase di raccolta dati, per concorrere a formare una conoscenza dell’universo quanto mai dettagliata e precisa.

    Per tutti questi motivi, mi auguro che venga costruito al più presto!

    Un abbraccio,

    Marco

  3. Grazie, carissimo, mi pare proprio una sorta di manifesto per l’Altrascienza, abbiamo infatti tutti fame di un discorso sul senso ultimo, che non dimentichi i significati che la scienza ci offre, liberati dalle limitazioni di uno scientismo fuori moda, che pure pervade tuttora il senso comune. Un abbraccio. Marco

  4. Grazie Marco,

    le tue parole ci aiutano a individuare un percorso sicuro per AltraScienza, un compito di cui avvertiamo sempre di più la responsabilità e anche direi l’urgenza.

    Un abbraccio!

    Marco

  5. Ottimo! ne sono felice, tenetemi al corrente degli sviluppi. Ciao. Marco

  6. E’ per me una gioia che ci siano astrofisici che si occupino anche del nostro mondo interiore! Se entro nello stato del sé, sono in relazione con Dio, con gli altri e con tutto l’universo! Con Darsi Pace lavoro sugli ostacoli, sulle barriere che mi tengono lontano da questa certezza. Auguri! Mariapia

  7. Cara Mariapia,

    grazie per le tue parole! Io penso che per gli astrofisici sia piuttosto evidente che sono tempi “estremi” in cui la conoscenza dell’universo viene scossa dalle fondamenta, e questo provoca quasi inevitabilmente verso la necessità di recuperare un senso in quanto si osserva nei cieli…

    Le notizie ormai si susseguono incessantemente e perturbano un sistema di pensiero, un modo di guardare al comso, che rischiava di sedimentare. E’ come se “qualcosa” ci esortasse a tenerci desti, momento per momento. Dopo le onde gravitazionali, nemmeno spentasi l’eco, ecco la scoperta assolutamente imprevista, di un pianeta come la Terra, nel posto più vicino possibile alla Terra… http://www.gruppolocale.it/2016/08/terre-gemelle-pensieri-nuovi/

  8. Giuseppina Nieddu dice

    Anch’io amo l’astrofisico ( in questo caso proprio te, caro Marco Castellani!!!).
    Ti sento e sei davvero un fedele ricercatore di senso che sbriciola il suo sapere con umiltà, sapendo di sapere poco ma anche con grande riconoscenza verso i maestri e attenzione verso i Pollicini come me che senza le briciole rischiano di smarrirsi nella contemplazione del cielo e nella difficile coniugazione con la Terra. Grazie e Buon cammino sempre. Giuseppina Nieddu

Trackbacks

  1. […] (a proposito, io sono l’astrofisico, ovviamente). Ci si vede la domenica mattina, subito dopo […]

  2. Ricominciamo? ha detto:

    […] quanto le inevitabili differenze. E anche, inaspettatamente, proprio a motivo di alcuni dialoghi, di radicamento in una mia identità di persona di scienza. Perché tutto ciò che avviene di veramente importante, mi pare di capire, […]

Inserisci un commento

*