La Giusta Misura

Commenti

  1. Susanna mannelli dice

    Caro Francesco non potevo leggere niente di più adatto e stimolante per uscire da questo mio “tempo” fatto di eccessi e di periferie, non sono mai mai nel “centro” per poter gustare con serenità una corretta relazione con il principio.
    Grazie è stato prezioso leggerti. un abbraccio Susanna

  2. Giuliana Martina dice

    Caro Francesco,
    credo che non basti una vita per trovare la giusta misura.

    Credere che sia possibile trovarla mi motiva a continuare a cercarla.

    Nel laboratorio Darsi pace comprendo che cercare la giusta misura mi consente di vivere meglio le mie relazioni con gli altri e con me stessa, imparo a staccarmi dalle mie ossessioni e dai miei eccessi e questo non è per niente reprimermi, è imparare a stare nel presente.

    La strada è chiara, a me sta decidere di percorrerla con perseveranza, pazienza, umiltà e coraggio.

    Ogni giorno.

    Grazie in un abbraccio, Giuliana

  3. Angela Plaisant dice

    Grazie Francesco. Anch’io lotto spesso tra un eccesso di accondiscendenza ai miei lati vulnerabili e una rigidità che mi impongo. Attaccamenti a cui non voglio rinunciare e momenti in cui mi sento più libera e vorrei che questa stessa libertà fosse smisurata. Ma la vera libertà è nella giusta misura. Una ricerca continua che ci accomuna. Grazie per questa riflessione.

  4. Grazie Francesco. Ho visto che fare il tentativo di trovarla quando mi rapporto con qualcuno, è già una giusta misura perché in quel momento ci sono. Buon lavoro. Ciao Andrea

  5. Grazie Francesco,

    le tu parole mi danno forza; purtroppo sto io tascorrendo un periodo di grande sofferenza piscologica dal quale mi sempra impossibile uscirne;
    Responsabili della nostra sofferenza riteniamo essere sempre gli altri; non è così me ne rendo conto, devo trovare la forza per andare avanti con entusiamo come prima , a lottare ogni giorno per vincere la paura e l’angoscia in cui il mio corpo e la mia mente sono imprgionate.

    Grazie

  6. Francesco Marabotti dice

    Carissimi,
    grazie delle risposte.

    È un lavoro continuo darsi pace,
    fatto di cadute e riprese,
    e di soste senza tempo lungo la via.

    Incontriamo dolori antichi,
    oscurità senza nome,
    ma anche gioia e forza,
    energie nuove che si sprigionano.

    La giusta misura è l’equilibrio
    che sgorga piano piano,
    una sorta di centro di gravità
    nuovo, vivo, attorno al quale
    ogni cosa ritrova un senso.

    C’è un’intelligenza all’opera,
    e affidarsi è guarire.

    Francesco

  7. luisa baitelli dice

    Grazie Francesco , le tue parole hanno proprio toccato il mio dolore.
    Cerco continuamente la giusta misura, ma a volte la paura nel lasciarmi andare mi blocca.
    Dentro di me so’ che e’ possibile uscire da questa prigione e solo questo percorso potrà’ aiutarmi nella ricerca di un equilibrio

    Affidiamoci
    Luisa

  8. Francesca Minato dice

    Grazie Francesco per questa bella riflessione. È vero, la completezza conta più della perfezione! Anche perché la perfezione non ci appartiene… Mi viene in mente il numero 7 biblico e il suo significato di completezza appunto, proprio perché composto dal 3 ( la perfezione, Dio, l’assoluto ) e dal 4 che rappresenta questo mondo ma anche l’uomo con il suo corpo. Forse il nostro problema sta proprio nel confondere la legittima aspirazione alla perfezione con la pretesa della perfezione. É l’antico e originario peccato dell’uomo, nella sua accezione di ” mancare il bersaglio “. Il compito che ci unisce in questo lavoro è quello di cercare di avvicinare la terra al cielo e di portare un po’ di cielo sulla terra. Buon lavoro, amici e fratelli!

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