Nascere è opera dello Spirito

Commenti

  1. Paola Balestreri dice

    Grazie carissimo Luca, abbiamo bisogno di parole che elevino l’anima e ci ricordino sempre lo scenario spazio-temporale ampio e planetario delle nostre vicende terrene.
    Oggi possiamo ascoltare nuova-mente nelle letture proposte dalla liturgia questa inaudita promessa: O Oriente, splendore della luce eterna e sole di giustizia: vieni e illumina coloro che siedono nelle tenebre e all’ombra della morte.
    Impariamo a cantare e a lodare questo avvento miracoloso che stravolge e libera l’umanità che attende e spera:
    https://www.youtube.com/watch?v=-9eIPY9ydXw
    Buon Natale!
    Paola

  2. Francesca Minato dice

    “Umilissima, e perciostesso inarrestabile” come l’acqua che s. Francesco definiva umile e preziosa. “Un lavoro delle fogne” il nostro, come Marco spesso lo ha definito, prezioso e quanto mai necessario. Grazie Luca per questa bella riflessione sul mistero della nascita dell’uomo. A questo punto non mi resta che augurarvi buon Natale con tutto il cuore.

  3. Buona Nascita a te Luca e a tutti noi.

    Dio non è un anziano sapiente severo e lontano,
    Dio è come un bambino che gira per casa.
    Spesso ci chiama per nome, ci tira la giacca,
    ma presi dal nostro lavoro e dalle altre persone,
    non ci accorgiamo di lui, non lo sentiamo neppure.
    Ma a volte, quando stanchi e snervati ci abbandoniamo seduti,
    lo vediamo,
    che gioca tranquillo.
    Lui ci sorride radioso e ci tende le mani.
    Noi lo prendiamo in braccio stupiti, dimenticandoci di tutto.

  4. Grazie. Auguri anche a voi. Che sia davvero un anno nuovo e diverso dal solito.

  5. Maila Arelli dice

    Grazie Luca per queste riflessioni vere e profonde. Le sento molto vere perché ogni vera Nascita è sempre un travaglio. È un lottare quotidiano con le tenebre della materia oscura che ci abita, che ci ostacola in questo duro processo di sentire e scoprire ciò per cui siamo davvero chiamati. Ed ora è l’umanità tutta che è chiamata a questo difficile compito, che come tale è individuale e collettivo insieme. È impossibile illudersi che il processo di trasformazione riguardi solo il singolo…Mi auguro davvero che una consapevolezza più profonda riesca a filtrare tra le fitte tenebre che avvolgono la nostra coscienza e la coscienza collettiva, che in fondo sono la stessa cosa. Questo è il mio augurio più sentito.

    Un abbraccio

  6. Ludovico Ercoli dice

    Grazie per queste parole che ci ricordano il vero significato del Natale.

    Un augurio di buone feste.

  7. Gabriella Somma dice

    Che belle parole Luca, danno davvero l’idea di ciò in cui crediamo. E la domanda “ci crediamo?” è prioritaria, se non ci credi non ce la fai a “scegliere” di affidarti. Il processo è continuo e inarrestabile CREDO-SCELGO-MI AFFIDO.
    Con l’aiuto dello Spirito, naturalmente.
    Buone Feste a te e a tutti noi
    Gabriella

  8. Luca Cimichella dice

    Grazie a tutti per le meravigliose risonanze.
    Sono molto importanti e preziose per iniziare col giusto animo il nuovo anno.
    Vi auguro e ci auguro quindi di poterle incarnare sempre più profondamente.
    Un caro saluto e augurio di buon anno,
    Luca. –

  9. Grazie caro Luca,

    grazie per queste riflessioni che mi riportano al nucleo di valore, a ciò che conta oltre tutte le mie distrazioni. Grazie anche perché con estremo realismo mi riconduci al tema che spesso ho in testa, il punto esatto di lavoro: il modo di svegliarsi al mattino, il “discorso” che la mente svolge un millisecondo dopo che apro gli occhi alla coscienza del giorno. La fatica che faccio, nel lavorare “a pulire” diecimila “storie” depotenziate, malate, di bassa energia, di sterile lamento, che subito reclamano il mio spazio mentale. La fatica da pazzi, a volte, per elevare lo stato energetico. Il fatto che tu apra a questo, mi rende il tuo post decisamente realistico, fuori da ogni tentazione solo concettuale (sana consuetudine in Darsi Pace, devo dire).

    Il punto che trattengo è “Il Natale allora è quell’evento molto reale che ci mostra come in questo calvario non si tratta di finire nel nulla privo di scopo e di senso, ma anzi di scorgere una segreta Vittoria su questo mondo, proprio laddove quest’ultimo crede di stare celebrando la sua pompa magna.” con il tuo successivo (che riecheggiava le mie considerazioni mentre leggevo), “ci crediamo?”. Il punto è quello, lo ridico per me, per la mia mente che vuole sempre scivolare su nuove cose, nuovi concetti, invece di andare in profondità su questo punto, che è “il punto”. Ci credo, mentre vivo, che tutto non sta scivolando nel niente? Ci sto a lavorare, per crederci di più (e dunque stare meglio) ? Inutile che rispondo ora, sarebbe troppo facile, qui seduti al computer. No, devo rispondere in ogni momento, sempre e di nuovo. Nella “pratica quotidiana”, come tu ben dici.

    Mi piace anche che l’espressione poetica ricorra frequente negli ultimi post su questo blog. Per me è un buon segno. Se è un segno di entrata in una nuova era, beh anche questo è motivo di speranza.

    Auguri carissimi ad ognuna, ad ognuno!

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