Dioniso contro il crocifisso: Cristo e anticristo nell’opera di Nietzsche

Commenti

  1. Il prodramma (=programma di Draghi)
    February 17, 2021 / gpcentofanti

    Un programma che appare desolatamente tecnico. Si parla di Europa ma non si accenna alla differenza tra un’Europa del parlamento, del popolo e un’Europa di un governo senza alcun controllo. Si parla di patrimonio identitario umanistico senza alcun riferimento, fin dalla scuola, ad una libera ricerca identitaria e ad un solo allora autentico scambio. Si parla di unità ma non di onnipervasivo uniformismo. Si parla di slanci senza alcun reale slancio che non sia un venire teleguidati dall’alto. Si parla di annullamento di tante realtà che hanno costituito una fonte di plurale ricchezza spirituale, sociale, culturale. Sempre più a favore dei grandi, omologanti, potentati economici.

    Si consuma nel falso pathos di una falsamente comune lotta in realtà a vantaggio di pochi dominatori il prevedibile dramma di un parlamento sempre più uniformato. Perché dove il potere decide la falsamente neutra formazione e l’informazione si crea nel tempo una classe di manipolatori, al servizio di pochi potenti, e alla fine della falsamente neutra tecnica, e una di manipolati spogliati di tutto.
    https://gpcentofanti.altervista.org/alcune-questioni-di-fede-in-germania/

  2. Caro Francesco,

    grazie per questa riflessione. Penso anche io che ricomprendere veramente il mistero cristiano sia la chiave per risanare questa profonda scissione che hai messo in luce. Come garantire la protezione di certi valori senza riconoscerne la fonte? È questa rimozione in fondo che ci rende così inqueti e che non ci permette di agire in maniera integra. E tuttavia per vivere a fondo il mistero cristiano è quanto mai necessario un lavoro di purificazione delle immagini che ne abbiamo. Questa discesa nella carne di Cristo è il mistero della nostra stessa rigenerazione e di quella del creato, ma solo riconoscendo la mia debolezza e la mia fragilità potrò aprirmi a questo rinnovamento profondo di tutte le mie parti in conflitto e comprendere per tanto che è lì, nella ferita, nel dolore, nel buio della mia disperazione la chiave del rivolgimento. Solo così la “debolezza” della condizione umana e la necessità di proteggerla acquistano senso e di conseguenza anche la necessità, da un punto di vista sociale, di assicurare benessere, giustizia, protezione dell’ambiente e cooperazione. Contrariamente continueremo a parlare di questi valori in maniera totalmente ipocrita, perseguendo in realtà l’esatto contrario.

    Un caro saluto

    Maila

  3. Nei gruppi Darsi pace si aprono piste profonde e innovative in un’epoca non di rado grigia e uniformata. https://gpcentofanti.altervista.org/la-rivoluzione-continua-degli-autentici-esercizi-spirituali/

  4. Walter Mutton dice

    La famosa frase di Nietzsche che hai citato “l’uomo è una corda tesa tra l’animale e ‘l’Oltre-uomo'” sembra indicare con anticipo e chiaramente, la tensione molto difficile e dolorosa che l’umanità contemporanea sta soffrendo, oggi più che mai, anche se spesso a livello inconscio…
    Lui avverte acutamente la difficile e dolorosa necessità di compiere quel salto evolutivo che è il passaggio dall’uomo decaduto e decadente (l’animale) all’uomo “rialzato” e ‘diritto” che sa esprimere la pienezza della sua luminosa dignità (l’Oltre-uomo).
    Non si accorge purtroppo che il Cristo, che lui considera il principale responsabile dell’ignobile decadenza della società umana, in verità è proprio lui il modello incarnato dell’uomo autentico che lui chiama “l’Oltre-uomo”…
    Il Cristo non è un debole per i deboli, ma vera forza, vero eroismo per tutti noi… Coraggio all’ennesima potenza che denuncia sempre, anche oggi più di chiunque e nel modo più completo e radicale, tutta la falsità, la menzogna e l’ipocrisia dei poteri politici e religiosi di questo mondo… Quando Cristo dice: “Io non sono di questo mondo” sembra quasi dire ” Io non sono un uomo comune, io sono “oltre”… e se poi ricordiamo che aggiunge: ” anche voi non siete di questo mondo”… è evidente che secondo lui anche noi siamo vocati ad essere “Oltre-uomini” come Lui e non diversi da Lui, se solo abbiamo l’ardire di crederlo, veramente…
    Un caro saluto
    Walter
    Walter

  5. Walter Mutton dice

    La critica infelice di Nietzsche nasceva dall’equivoco di considerare l’eventuale azione salvifica di Cristo solo come una azione divina esterna e a favore solo degli ultimi, di quelli che secondo lui sono gli uomini peggiori perché deboli e malati… e tutto questo a danno dello spirito dei migliori e quindi dell’umanità tutta.
    Il figlio di Dio, secondo la versione equivoca di Nietzsche, avrebbe gratuitamente elargito la sua salvezza attraverso il suo assurdo e scandaloso sacrificio pasquale proprio ai peggiori così, insensatamente… Senza una ragione comprensibilmente fondata e soprattutto da fuori, come un arbitrario atto divino che scompagina e disordina il giusto ordine delle cose: un Dio assurdo e debole che dall’esterno mina lo spirito dei migliori premiando i deboli, i malati, i peggiori…
    Smarriva invece il ricordo dell’essenziale, e cioè il fatto che la salvezza di Cristo è innanzitutto azione dall’interno. Cristo è per tutti e agisce, se glielo si consente, dall’interno…
    Quando Gesù incrocia la sofferenza dei 10 lebbrosi che anelano alla guarigione della loro terribile e discriminante malattia, toccato da tanta sofferenza e mosso dall’indicibile amore che tanto potere gli conferiva, li guarisce tutti…ma a salvarsi è uno solo.Tutti guariscono (momentaneamente) ma uno solo si salva! Proprio quello che per effetto di misteriosissima sinergia si lascia volentieri “invadere” dallo spirito trasformativo che lo fa essere un altro. Prima era un semplice lebbroso, un debole reietto relegato ai margini della società, dopo, guarito integralmente, un uomo libero e sovrano, un Cristo vero e proprio capace di non temere più nulla e di affrontare se necessario anche la morte grazie alla veramente eroica forza dell’Amore che gli sgorga dall’interno.
    Ancora ciao a tutti
    Walter

  6. Walter Mutton dice

    Piccola ulteriore precisazione:
    Questa forza invincibile che sgorga dall’interno è propriamente lo Spirito Santo, lo stesso Spirito che, per chi ci crede, anima Gesù di Nazareth e che in ogni tempo ci dona la salvezza transitando in noi, se lo lasciamo transitare, trasformandoci… in Lui…

  7. Grazie di cuore, caro Walter, di queste tue interessanti precisazioni. Un abbraccio. Marco

  8. Walter Mutton dice

    Prego Marco, grazie a te, non posso mai smettere di farlo, anche quando non lo esterno…

  9. Fabio Fedrigo dice

    Caro Walter, leggere i tuoi commenti così precisi e profondi è stato per me qualche cosa che conferma il lavoro spirituale a cui ci stiamo dedicando. Lavorare nell’interiorità per far emergere anche solo una goccia dello spirito donato liberamente da Cristo rigenera davvero le nostre anime e il nostro corpo, rivitalizza i momenti delle nostre giornate, dà forza per continuare il percorso terrestre per quanto duro possa diventare. Grazie della tua presenza e della tua amicizia! Un abbraccio e continua a trasmetterci una riflessione, un commento, anche solo un saluto. Mi vengono in mente alcuni versi dalle poesie di Marco Guzzi del tipo: “la mia rivelazione è sempre un buco nella carne, piccola o grande menomazione.“ Oppure “io scavo le mie albe nelle forte piu’ nere dove tu non vorresti vedere.”, Oppure “sradica questo momento da tutte le tue concezioni, sgrovigliarti da te, rimpatria.”……. Credo che siano in sintonia con quanto hai trasmesso nella tua riflessione, con quanto ci hai comunicato nei tuoi commenti a questo bel posto. Un abbraccio e a presto. Fabio.

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